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  • Da 'Inter Bells' ai nuovi strumenti: a Rimini il workshop sulla comunicazione dei club

    Da 'Inter Bells' ai nuovi strumenti: a Rimini il workshop sulla comunicazione dei club

    • Luca Bedogni
    “Basta poco a fare impressione, basta poco, basta andare in televisione”. L’essenza della comunicazione moderna, secondo Paolo Viganò, l’ha centrata meglio di chiunque altro Vasco Rossi. “Ci si guarda solo fuori, ci si accontenta delle impressioni”. Ne consegue che, oggi più che mai, rifiutare la comunicazione semplicemente non si può. 

    Siamo all’Hotel Ambasciatori di Rimini, e l’occasione è una due giorni di workshop intitolata “La gestione della comunicazione nei club calcistici professionistici”. Tocca al Direttore della Comunicazione della Sampdoria concludere la prima giornata (ieri), e lo fa in grande stile esordendo col Blasco e sfoderando aneddoti e frasi pirotecniche intorno al tema del rapporto tra tesserati e media: “Mi piace pensare che anche noi siamo allenatori. Allenatori di allenatori”. I tesserati infatti vanno seguiti, stimolati e istruiti sull’argomento, con coraggio, a partire dai giovani per arrivare ai tecnici, che sono talvolta di per sé già abili comunicatori. Viganò, tra l’altro ideatore dell'evento in collaborazione con MasterSport Calcio e Finanza, è stato lui a dare il benvenuto ai partecipanti e a introdurre i relatori. 

    Nella saletta conferenze dell’Ambasciatori sedevano dalla parte del pubblico rappresentanti del Perugia, dell’Entella, della Feralpisalò, del Benevento; pure l’ufficio stampa della Lega Serie B era presente, e ancora la rivista AIC ‘Il Calciatore’, più una serie di agenzie del settore che fanno consulenza digital e comunicazione per club. Addetti ai lavori che potevano benissimo alzarsi e salire in cattedra e che invece no, sono arrivati a Rimini per formarsi, per dialogare e misurarsi con professionisti del calibro di Roberto Scarpini (FC Internazionale), Fabio Guadagnini (AC Milan) e Claudio Albanese (Juventus FC). E d’altronde era proprio questo l’obiettivo degli organizzatori, non accontentarsi, ma diffondere a cascata sul movimento modelli di comunicazione top. O per lo meno particolarmente significativi, come è stato il lavoro svolto e raccontato con brio da Jonathan Greci e Nicolò Fabris, autori della splendida cavalcata mediatica che ha accompagnato la rinascita del Parma dalla D alla A, passando attraverso tre promozioni consecutive. E se questa mattina, dopo l’intervento di Salvatore De Angelis (Nielsen Sport), si terrà una tavola rotonda conclusiva al cospetto di un uditorio arricchito dall’ arrivo degli studenti della 22esima edizione del MasterSport, la giornata di ieri è stata impreziosita dall’apertura di Fabio Santoro (Lega Serie A), tutta incentrata sulla delicata questione dei diritti TV. Notevolissima inoltre, la presentazione di Scarpini svoltasi sempre ieri nel primo pomeriggio. 

    Il Direttore di Inter TV ha parlato dell’ideazione e realizzazione di un club channel, e, nello specifico, dell’evoluzione e trasformazione del fu Inter Channel, nato e cresciuto con lui nel 2000. “La svolta - ha raccontato - è avvenuta nel 2017, quando la proprietà decide di aprire la struttura Inter Media House, un polo produttivo di contenuti per le esigenze dell’azienda”. In seguito alla rebrandizzazione dei contenuti multimediali, dal settembre scorso Inter Channel ha cambiato nome in Inter TV. Un ringiovanimento concretamente realizzato non solo tramite le nuove strutture, i nuovi strumenti e i nuovi nomi, ma attraverso nuove strategie narrative: “Per noi lavorano autori, non solo giornalisti”, “..è importante capire che prodotto vogliono e che linguaggio usano i giovani..”, “..Inter Channel aveva un pubblico dai trenta in su..”, “..non bisogna spaventarsi a usare e osare..”. Tra le operazioni di successo citate, Scarpini ha voluto poi approfondire il caso della famosa e premiata canzone ‘Inter Bells’ (“Nessuno aveva mai fatto cantare uno stadio”) e quello dell’intervista a Icardi confezionata ad hoc per il suo centesimo gol (“Non un’intervista tradizionale ma un minifilm tutto autoprodotto”). 

    E così, mentre “intanto il mondo rotola, e il mare (di Rimini) sempre luccica”, volge al termine questo innovativo workshop sulla comunicazione. Si rifarà l’anno prossimo? La mission da parte degli organizzatori è ben chiara: formazione di altissimo livello basata sul confronto. Avanti, dunque, "domani è già domenica"!  

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