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  • Da Sheva e Zidane a Wanda-Icardi: quando comandano le lady del pallone
Da Sheva e Zidane a Wanda-Icardi: quando comandano le lady del pallone

Da Sheva e Zidane a Wanda-Icardi: quando comandano le lady del pallone

  • Furio Zara
    Furio Zara
Wanda e le altre. Compagne, mogli, fidanzate, sorelle, mamme. Donne in cerca di soldi, felicità coniugale, fama, guai; non necessariamente in quest’ordine. Fanno, disfano, valigie e destini. Prendete Rabiot, il centrocampista francese del Psg. L’agente che ne cura gli interessi è la signora Veronique, onnipresente, tostissima, litigiosa per partito preso (quando stava trattando con la Roma ebbe uno scontro vivacissimo con l’allora ds giallorosso Walter Sabatini), sempre pronta ad affilare le armi quando discute di contratti, rinnovi, possibili trasferimenti e con un dolore da condividere col figlio: il padre di Adrien da ormai dieci anni è paralizzato per le conseguenze di un ictus.

Ci sono mogli di campioni che hanno deciso a tavolino il trasferimento del marito. Alla signora Veronique coniugata in Zidane mancava il mare e un giorno se ne uscì con «Amore, andiamo a Madrid». Le sfuggiva qualcosa di geografia (il mare a Madrid???) ma il suo bel Zizou la accontentò e se ne andò dalla Juventus. Shevchenko raccontò che dal Milan andava al Chelsea perché la moglie Kristen voleva fortissimamente Londra, dove i figli avrebbero imparato meglio l’inglese: certo, come motivazione è inattaccabile. E’ noto il peso che ha Helena Ibrahimovic sulle decisioni del marito (è lei che anni fa spinse per il ritorno nella Milano rossonera ed è sempre lei che ha indirizzato Ibra alla conquista dell’America), ma anche la modella ungherese Vicky Varga ha inciso sulla scelta cinese (e il conto in banca) di Pellè. Se l’ex centravanti epurato dalla nazionale ha rinnovato il suo contratto fino al 2020 accordandosi per uno stipendio di 15 milioni all’anno, fanno 1,25 milioni al mese, 41mila euro al giorno, 1.700 all’ora, 28 al minuto; è anche merito delle insistenze della bellissima Vicky.

Anni fa Javier Mascherano lasciò Liverpool perché sua moglie non voleva saperne di stare lì. Andò lei stessa in sede a dire che il marito a fine anno avrebbe salutato tutti. E infatti dopo pochi mesi la coppia si trasferì a Barcellona. Il Lavezzi in versione napoletana lasciò l’Italia anche perché la sua compagna, Yanina, aveva voglia di Parigi. Se il matrimonio di David Beckham dura ancora (da vent'anni) è perché - soprattutto al tramonto della carriera - è stata la moglie Victoria, l'ex Spice Girl, a puntare il dito sulla cartina geografica e a dire andiamo qua e qua e qua, cioè Los Angeles, Milano, Los Angeles, Milano, ancora Los Angeles e infine Parigi; tutte scelte dettate dal bisogno di «piazzare» il marchio Beckham in giro per il mondo.

E poi ci sono le mamme, e sono agguerritissime, chiedere alla signora Maria Dolores do Santos Aveiro, pronta a difendere il figlio (Cristiano Ronaldo) sguainando la spada e attaccando la reputazione di certe fanciulle che poi l’hanno accusato di stupro. E/o sono sexy e moderne, come Francesca Costa (vedi alla voce Nicolò Zaniolo), ormai diventata star del web grazie alla popolarità del figlio. Ogni tanto il rapporto lui-lei (quando c'è di mezzo il lavoro) finisce male, ma è meglio non dirlo a Wanda. Silvia Contorto e Matteo Sereni (portierone di buon spessore tra la metà degli anni ’90 e i successivi quindici anni) sono stati oltre che marito e moglie, anche procuratore e assistito. Ma la loro storia è finita male, con strascichi in tribunale. Donne nel pallone, sempre e comunque pronte a tutto.

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