Calciomercato.com

  • Dal calendario alla maglia verde al caso-Esposito: la Figc dice sempre sì

    Dal calendario alla maglia verde al caso-Esposito: la Figc dice sempre sì

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    ATTO I - Possiamo anticipare di una settimana l’inizio del campionato in modo tale da concluderlo prima e preparare meglio la Nazionale all’Europeo? chiede Mancini, il ct ingaggiato dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio, che si fa portavoce della richiesta presso la Lega di Milano. E la Lega di Milano risponde con una fragorosa risata: l’inizio lo decidiamo noi. Così il campionato di Serie A 2019-20 comincia il 24 agosto, la Bundesliga (che ha 18 squadre e non 20 come noi) e la Liga una settimana prima, la Ligue 1 e la Premier League due settimane prima. La Figc incassa, subisce e resta in silenzio.

    ATTO II - Giochiamo con la maglia verde contro la Grecia? propone il ricco e generoso sponsor alla Federazione Italiana Giuoco Calcio. Certo, perché no, rispondono da via Allegri. Se l’azzurro è il simbolo di tutte le nazionali italiane mica è importante, i simboli sono la preistoria dello sport, meglio accontentare lo sponsorone che ci mette due palanche in tasca. E stavolta la Figc prova persino a sorridere di fronte al simbolo calpestato affermando che la maglia verde è bellissima.

    ATTO III - Questo, secondo noi, è il peggiore. L’Inter resta senza attaccanti e siccome sta per perdere anche il giovane Esposito, la stella della nazionale Under 17 che giocherà un campionato del mondo (campionato del mondo, non torneino di Roccacannuccia), decide di tenerlo alla Pinetina. Trattandosi di una nazionale giovanile il regolamento glielo consente. Da Via Allegri, il silenzio. Anche senza sollevare un polverone, l’ente responsabile del movimento calcistico italiano può anche dire “non siamo d’accordo” o ancora un più timido “ci dispiace”. Macchè, silenzio.

    L’INGINOCCHIATOIO -  Non vorremmo fare nessun commento, dovremmo usare parole sgradevoli, ci limitiamo a una rapida considerazione. Non è così che si difende il calcio italiano, non è così che si rendono orgogliosi gli appassionati di calcio e nemmeno gli stessi giocatori. Come si fa a subire ogni decisione della Lega quando di mezzo c’è la Nazionale? Come si fa ad accettare che una maglia verde, per due lire, o per mille lire, prenda il posto di un simbolo? Come si fa a non dire nemmeno una parola se un club toglie un Mondiale a un ragazzino? Il nostro mestiere, anzi, il nostro sentimento è il calcio, al centro di tutto, sopra a tutto. Dovrebbe essere così anche per la federazione. Abbiamo nostalgia della sfuriata del ct Antonio Conte contro la Juve per il caso-Marchisio. Lui da solo contro il potere di cui aveva beneficiato fino a pochi mesi prima. Come dite? Che è stato Conte a non far partire Esposito con la Nazionale per il Mondiale? Certo, ma c’è un Conte prima e un Conte dopo. Noi preferiamo il prima.
     

    Altre Notizie