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  • De Ketelaere, gli agenti: 'Dopo l'incontro in Belgio, Milan e Bruges non volevano parlare! I 40 milioni del Leeds...'

    De Ketelaere, gli agenti: 'Dopo l'incontro in Belgio, Milan e Bruges non volevano parlare! I 40 milioni del Leeds...'

    Il Milan si coccola il nuovo acquisto Charles De Ketelaere, arrivato dopo una lunga ed estenuante trattativa con il Bruges. A confermare le difficoltà anche gli agenti del trequartista, Tom De Mul e Yama Sharifi, che hanno parlato a Het Laatste Nieuws e svelato alcuni retroscena dell'affare.

    CRITICHE - De Mul e Sharifi commentano le critiche ricevuto per non essersi allenato: "Non è giusto. Mi dispiace che siano trapelate informazioni errate. Come staresti se il trasferimento dei tuoi sogni rischia di saltare? Charles è sempre stato un professionista. Ha detto solo una volta che non poteva davvero allenarsi perché non si sentiva bene mentalmente".

    LA CONCORRENZA - Tanti club sulle tracce di De Ketelaere: "Non solo loro, molti club si sono informati. West Ham, Newcastle, Arsenal. Quei club non hanno spinto al 100%. L’Arsenal ha preso Gabriel Jesus, che aveva già dato prova di sé in Premier League. Anche il Barcellona lo ha seguito a lungo, ma abbiamo pensato che non fosse la mossa giusta. Finanziariamente, il Leeds sarebbe stata l'opzione migliore. Per il Bruges, per Charles, per noi. Ma Charles ha voluto aspettare ancora un po': 'Se c'è qualche altra opzione, forse posso valutare se andare al Leeds è la cosa giusta da fare'. Quando Charles ha sentito che il Milan lo voleva al 100%, le cose hanno iniziato a cambiare".

    LA SCELTA DI CDK - CDK, però, aveva le idee chiare sul proprio futuro: "De Ketelaere aveva fatto la sua scelta. A un certo punto ha detto: 'Voglio assolutamente andare al Milan'. Poi però c'è un club che ha aspettative troppo alte a causa di un'offerta già arrivata (Leeds, ndr). E un giocatore che ha un sogno. Ho detto anche a Carlo: 'Se vuoi andare a Milano, ti seguo'. Ma ho anche aggiunto: 'Preparati per alcune settimane difficili'".

    L'INTERESSE DEL MILAN - Da quanto il Milan aveva messo gli occhi su CDK? Gli agenti spiegano: "Il Milan lo seguiva già dalle giovanili, ma i primi contatti risalgono a due anni fa. All’epoca pensavano che Charles fosse un grande talento, ma volevano un giocatore che potesse arrivare subito. Hanno preso il tempo necessario per valutare quanto potesse diventare bravo. Maldini e Massara nel frattempo ci hanno fatto domande di ogni tipo. Che tipo di persona è? Com’è questo ragazzo?".

    LA SFIDA CON IL LEEDS - L'insidia più grande però, confermano De Mul e Sharifi l'ha costituita il Leeds: "E' stato molto concreto. Anche Charles se n’è accorto. Lo volevano assolutamente, lì avrebbe giocato ogni settimana. Jesse March è un allenatore di prim’ordine. A un certo punto Charles ha detto che gli sarebbe piaciuto sentire un altro club. Per capire se il Leeds fosse il passo giusto, voleva poter fare un confronto. Abbiamo telefonato al Milan: 'Se lo volete davvero, dovete insistere adesso. E spingere bene, non a metà'. Maldini era ancora impegnato con il suo contratto, ma poi lo ha chiamato. Charles ha avuto una buona conversazione anche con Pioli e si è convinto completamente. Solo che il Leeds offriva 40 milioni e il Milan aveva un limite. Però il Brugge non lo avrebbe venduto per 20 milioni, quindi il Milan doveva rilanciare l’offerta".

    'AFFARE QUASI MORTO' - L'affare è stato anche vicino a tramontare, dopo il viaggio di Maldini e Massara in Belgio: "Abbiamo insistito un po’, mostrando il nostro lato aggressivo. A un certo punto l’accordo sembrava morto", racconta Sharifi. Prosgue De Mul: "Dopo l’incontro in Belgio, i club non hanno più voluto parlarsi". Ancora Sharifi: "Poi siamo andati a Lugano. Due superpotenze si sono confrontate ed è diventata una vera battaglia. Il mondo esterno non può capire quanto sia stato difficile risolvere tale situazione. Tom e io dovevamo decidere la strategia. Abbiamo fatto di tutto per far riuscire il trasferimento".

    LA GIOIA - Il lieto fine però è arrivato, De Ketelaere ha firmato con il Milan. De Mul e Sharifi raccontano un aneddoto dopo il primo giorno rossonero: "Quando siamo tornati in hotel dopo il primo giorno al Milan, Charles ha voluto che tornassimo nella sua camera e ha voluto abbracciarci entrambi".

    RUOLO - Qual è il vero ruolo di CDK? "Lo vedono come un '9,5', una sorta di fantasista che gioca dietro gli attaccanti. Gli appassionati lo apprezzeranno. Non ci piace fare paragoni, ma si può dire che è elegante come Kakà, Totti o Boban. Ha personalità, poi. Se non è d’accordo su qualcosa lo dice".

    IBRAHIMOVIC - De Mul parla poi della presenza al Milan di Zlatan Ibrahimovic, suo ex compagno all'Ajax: "Sarà speciale per Charles, la sua presenza è molto positiva. Zlatan ha assunto il ruolo di mentore al Milan, perché conosce gli standard e i valori del club come nessun altro. E grazie alla sua carriera, ha un'influenza incredibile sulla squadra".

    MONDIALE - Infine, il Mondiale: "Abbiamo parlato con il c.t. del Belgio, Roberto Martinez, e gli abbiamo detto: 'Ora che Charles va al Milan sarà un giocatore migliore, anche se non gioca tutte le settimane'. Era un messaggio, nulla più...".

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