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  • Milanmania: Donnarumma come Ronaldo, vendete tutti ma non lui

    Milanmania: Donnarumma come Ronaldo, vendete tutti ma non lui

    • Carlo Pellegatti
    Che bello quando il calcio sa ancora stupire, incantare, esaltare. E’ capitato due volte in questo mese di aprile. Prima con la rovesciata di Ronaldo, splendida e armoniosa. Poi, ieri, in una domenica di metà aprile quando abbiamo trattenuto il fiato,poi ci siamo stropicciati gli occhi, infine, come bambini, abbiamo battuto le mani felici, con un “oohhh” di meraviglia. Gigio Donnarumma ha effettuato la parata più bella della già sua strepitosa carriera, sul tiro forte, angolato di Milik, impossibile per ogni portiere normale, ma non per il Guardiano della Luna.

    Certo un intervento importante per garantire il pareggio al Milan, protagonista di una partita autorevole contro il Napoli, ma il giovane FUORICLASSE milanista ha regalato soprattutto un gesto tecnico che passerà alla storia, per fisicità, classe, potenza, eleganza, stile, modernità. Mi dispiace che qualcuno, distratto da contratti, denari, procuratori, non riesca a gustarsi appieno lo spettacolo che Donnarumma regala nella sua magica carriera rossonera.

    Certo non è stata sempre una stagione esaltante per Gigio, ma sono sempre stati inappuntabili i portieri dei top-club europei? L’estremo difensore milanista è AVANTI, interpreta il ruolo del portiere in maniera unica, da undicesimo giocatore di movimento, oltre che essere sempre pronto e efficace sulla linea di porta, oltre che mostrare sicurezza nelle prese volanti o nelle prese, anche in situazioni più complicate .Non solo ieri, chi segue questa rubrica sa che lo ho già sottolineato più volte, ha appoggiato palloni ai compagni con precisione da grande centrocampista, anche se appare dura convincere i prevenuti che continuano a sostenere la scarsa bontà dei suoi piedi.

    Donnarumma si avvia a diventare il più grande portiere del mondo, grazie al lavoro di quello scienziato del ruolo che si chiama Alfredo Magni, il suo mentore, il suo maestro. Quello che è stato il musicista Antonio Salieri per Beethoven, Schubert e Liszt, o il Perugino per il suo allievo Raffaello. Una coppia formidabile che non deve lasciare il Milan, che non deve scindersi per le future fortune del Club milanista.

    I dirigenti saranno costretti a sacrificare qualche giocatore per poter operare sul mercato? Bene, ma non devono cedere il vero grande fuoriclasse sul quale costruire una grande squadra. Se poi chiedesse lui di essere lasciato andare… ma no… non lo voglio credere!!!

    Un altro spettacolo della domenica di metà aprile sono stati i controlli volanti, gli stop di quell’altro splendido giocatore con la maglia numero 10, Hakan Calhanoglu, che ha cercato di alimentare l’attacco, il cruccio dei tifosi rossoneri. E’ inutile lamentarsi di Kalinic, di Andrè Silva o di Cutrone, quando vengono chiamati in campo. In questo momento l’onestissimo Gattuso, a proposito ecco l ‘altro fuoriclasse delle squadra, ammette che per giocare con le necessita saldezza, equilibrio e organizzazione viene chiesto un lavoro agli attaccanti, che va a scapito di una efficace manovra offensiva.

    Nelle ultime quattro partite, solo due le reti realizzate. Con un campionissimo là davanti, viste i pochi palloni arrivati, soprattutto con Juventus, Inter e Napoli, non credo che i risultati sarebbero stati molto migliori. Comunque un applauso a questo Milan, terzo in classifica nel girone di ritorno. Non sarà facile colmare lo svantaggio accumulato nella prima parte della stagione, ma oggi finalmente vedere i Ragazzi riempie il cuore e l’anima, oggi andare a San Siro è finalmente gioia, orgoglio, felicità!
     

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