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  • Donnarumma vittima di Reina: un caso gestito da dilettanti

    Donnarumma vittima di Reina: un caso gestito da dilettanti

    • Cristiano Ruiu
    Davanti a una partita del genere sono due strade che puoi percorrere: quella delle lamentele, dei piagnistei sugli episodi arbitrali a sfavore e sulla sfortuna in alcuni episodi. Oppure si può fare come Gattuso, rimboccarsi le maniche, godersi l'ottima prestazione dei ragazzi e preoccuparsi sugli errori commessi e sui quali si può e si deve lavorare per il futuro. Gli errori macroscopici questa sera sono stati infatti 2, il secondo però non nasce oggi, ma nell'ultima settimana. Se sull'abbaglio di Eriksson nessuno ha colpe se non il diretto interessato, sulla papera di Donnarumma il responsabile non è solo Gigio.

    Tutta la gestione dell'affare Reina è stata infatti, come al solito, dozzinale e approssimativa. Sbandierare ai quattro venti il suo arrivo e romanzare le visite mediche del giocatore nella settimana decisiva per l'Europa, è stata l'ennesima dimostrazione dell'inadeguatezza di Mirabelli. Se a sottolineare questo errore è stato proprio Gattuso non solo DOPO la partita, ma addirittura PRIMA significa che lo stesso tecnico aveva constatato che il problema era già presente. Si può imputare a Donnarumma di aver poca personalità e di essere troppo sensibile a fattori esterni? Certo, è probabilmente vero. Dopo tutto quello che è successo nell'ultimo anno con lui, però, un dirigente serio e che impara dai propri errori non mette di nuovo in difficoltà un ragazzo di 19 anni. Gattuso ha già dichiarato che non parlerà più di Reina. Rino ha infatti lavorato tantissimo per creare, prima ancora che una squadra, un gruppo unito e non permetterà a nessuno, nemmeno a Mirabelli, di minare la serenità dello spogliatoio. Il Milan viene prima di tutto, soprattutto della vanità di chi non ha nulla di milanista.

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