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È MORTO MARCHIONNE: le reazioni

È MORTO MARCHIONNE: le reazioni

Sergio Marchionne è morto a Zurigo, dove da alcune settimane era ricoverato, e da alcuni giorni si trovava in coma irreversibile. Il manager, per 14 anni amministratore delegato di Fiat-Chrysler, aveva compiuto 66 anni lo scorso 17 giugno. 
Marchionne, dopo l’intervento alla spalla subito il 28 giugno, aveva avuto complicazioni inattese e gravissime, che lo avevano costretto in uno stato di coma irreversibile a partire da venerdì. 
Al suo posto, in Fiat-Chrysler è subentrato come amministratore delegato il britannico Mike Manley, mentre la carica in Ferrari è passata a carica a Louis Carey Camilleri, con John Elkann presidente di entrambe le aziende. 


BIOGRAFIA - Marchionne nasce a Chieti il 17 giugno 1952. Il padre, maresciallo dei Carabinieri, si trasferisce in Canada dopo la pensione per cominciare una nuova vita. La madre (Maria Zuccon) era di origini dalmate. Prende tre lauree (in Filosofia, Economia e Giurisprudenza) più un master in Business Administration. Nel 1985 diventa dottore commercialista, poi procuratore legale e avvocato. Nel 2002 passa alla guida della ginevrina Sgs, colosso dei sistemi di certificazione che vede fra gli azionisti di controllo la famiglia Agnelli ed è in Svizzera che Marchionne si costruisce una rete di relazioni che contano. 

Marchionne ottiene la carica di amministratore delegato di Fiat nel 2004, a pochi giorni dalla morte di Umberto Agnelli, il primo a credere in lui tanto da cooptarlo in Consiglio di amministrazione. Marchionne, in giacca e cravatta come non avvenne poi praticamente mai, si presenta alla stampa insieme al nuovo vertice del gruppo Fiat: il presidente Luca Cordero di Montezemolo e il vicepresidente John Elkann, all'epoca 28enne. L'azienda era sull'orlo del fallimento. 

Negli anni seguenti, grazie all'ottimo andamento delle vendite sul mercato europeo e il boom delle immatricolazioni in Brasile, la Fiat nella seconda parte del decennio 2000-2010 fa segnare una notevole ripresa in termini di redditività e di risultati di bilancio. Grazie a questi dati arriva una svolta epocale: l'acquisizione dell'americana Chrysler, fallita nella crisi del 2008. Il 20 gennaio 2009 la Fiat annuncia un accordo con l'amministrazione Obama per entrare nel capitale di Chrysler. 

Nell'aprile del 2010 Fiat disdice il contratto nazionale, poi esce da Confindustria e chiede una serie di concessioni ai sindacati come condizione per investire a Pomigliano nella produzione della nuova Panda. La maggior parte delle sigle sindacali accetta l'accordo, mentre la Fiom è contraria. In due successivi referendum, prima a Pomigliano e poi a Mirafiori, gli operai dicono sì all'intesa a larga maggioranza. 
Nel 2014 prende il timone anche della Ferrari
guidata da oltre 20 anni da Montezemolo. 


REAZIONI

Il presidente di Fiat e Ferrari, John Elkann: "E' accaduto quello che temevamo, Sergio, l'uomo e l'amico se n'è andato. Penso che il miglior modo per onorare la sua memoria sia far tesoro dell'esempio che ci ha lasciato, sia coltivare quei valori di umanità, responsabilità e apertura mentale di cui è sempre stato il più convinto promotore. Io e la mia famiglia gli saremo per sempre riconoscenti per quello che ha fatto e siamo vicini a Manuela e ai figli Alessio e Tyler. Rinnovo l’invito a rispettare la privacy della famiglia di Sergio". 

La Juventus ricorda con commozione Sergio Marchionne e partecipa al lutto, dedicando un pensiero speciale alla famiglia e a tutti coloro che gli sono stati vicino. 
Il presidente del club bianconero, Andrea Agnelli: "Safe journey Sergio - keep enlightening! (Buon viaggio Sergio, resta illuminante!)". 

Il presidente Urbano Cairo e tutto il Torino esprimono il loro profondo cordoglio alla famiglia Marchionne per la scomparsa del dottor Sergio Marchionne, figura di spicco dell'industria automobilistica italiana e mondiale. 

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis: "Marchionne è stato probabilmente il più grande manager italiano dell’ultimo ventennio. Una grande perdita per il mondo dell'imprenditoria". 

Il Milan esprime cordoglio per la scomparsa di Sergio Marchionne, imprenditore illuminato, di elevata caratura internazionale. Alla sua famiglia le condoglianze e la vicinanza del club rossonero. 

Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero: "È volato in cielo un artista dell'industria, un vero fuoriclasse, operaio geniale che ha fatto brillare il tricolore nel mondo. È proprio vero che i grandi se ne vanno e qui restano solo....(lasciamo perdere, è meglio) ciao Sergio, ti ringrazio da italiano vero". 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: "La notizia della scomparsa di Marchionne, purtroppo non più inattesa, ci addolora e lascia un vuoto in tutti coloro che ne hanno conosciuto e apprezzato le qualità umane, intellettuali, professionali. Marchionne ha scritto una pagina importante nella storia dell'industria italiana. Nella sua responsabilità di leader della Fiat ha attraversato anni di trasformazioni assai profonde e radicali dei mercati, dei sistemi di produzione, delle strategie finanziarie, delle relazioni sindacali. Ha assicurato continuità e rilancio fino a costruire una nuova aggregazione, a dar vita a una nuova più grande realtà per sostenere la competizione. Non ha mai rinunciato a battersi per le proprie strategie, ad affrontare difficoltà e conflitti, a superare incomprensioni. La sua visione ha sempre provato a guardare oltre l'orizzonte e immaginare come l'innovazione e la qualità potessero dare maggiore forza nel percorso futuro. Marchionne ha saputo testimoniare con la sua guida tutto questo, mostrando al mondo le capacità e la creatività delle realtà manifatturiere del nostro Paese". 
 

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