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  • Ecco perché il Barcellona ha preso Boateng. Ma dopo un mese il piatto piange

    Ecco perché il Barcellona ha preso Boateng. Ma dopo un mese il piatto piange

    • Tommaso Rossi
    È passato un mese esatto da quando Kevin-Prince Boateng, calciatore di origine tedesca naturalizzato ghanese,  ha lasciato nuovamente l’Italia (per la terza volta, considerando non solo l’esperienza al Sassuolo ma anche le prime due esperienze con il Milan) per approdare al Barcellona di Ernesto Valverde.  Un trasferimento senza ombra di dubbio clamoroso, poiché si pensava che l’ex trequartista scudettato rossonero classe ‘87 fosse tornato in Italia al Sassuolo per godersi le ultime soddisfazioni della sua carriera. Invece, la vita riserva sempre qualcosa di inaspettato e, possiamo dirlo, di meraviglioso dietro l’angolo. 

    Bisogna anche dire che in un passato non poi così remoto il Barcellona qualche contatto con il Sassuolo lo aveva già avuto:  il 22 dicembre 2018, infatti, uscì la notizia che in casa blaugrana, non avendo ancora risolto la grana per cui Valverde non aveva rinnovato il contratto (poi rinnovato lo scorso 15 febbraio fino al termine della stagione 2020 con un opzione per un altro anno), si stava già pensando a chi mettere sulla panchina per la prossima stagione e fu fatto il nome dell’attuale allenatore neroverde Roberto De Zerbi. Verrebbe da chiedersi per quale motivo De Zerbi e non un allenatore completamente affermato. Il motivo è semplice: il Sassuolo gioca con un 4-3-3 di stampo guardiolano. Guardiola e De Zerbi sono stati compagni ai tempi del Brescia e l’influenza dello spagnolo ha avuto sicuramente inizio da qui, considerando che il Pep ha sempre messo a frutto i principi del calcio di posizione appresi da Johan Cruijff.

    Prima di tutto ciò si pensava che l’unico che legame che ci fosse tra il Barcellona e il “Boa” fosse quello splendido gol segnato dal giocatore ai blaugrana ai tempi del Milan nel 2012 in Champions League, quello che, detto da lui, è il gol più bel della sua carriera. Dopo un inizio esaltante con il Sassuolo (3 gol nelle prime 5 di campionato) cui fa seguito una normalizzazione delle sue prestazioni, anche grazie all’ex dirigente del Milan Ariedo Braida, che è stato capace di convincere la dirigenza blaugrana e l’a.d. nero verde Giovanni Carnevali, Kevin-Prince Boateng veste ora la prestigiosa divisa del Barcellona. Il giocatore in questione ha indubbiamente delle doti tecniche indiscutibili e con il passare delle stagioni è riuscito a migliorare la sua visione di gioco e il posizionamento in campo.  Può ricoprire tutti i ruoli dell’attacco: esterno alto sia a destra che a sinistra, ma anche punta centrale del tridente come falso nueve, posizione ricoperta, con ottimi risultati, proprio nel Sassuolo di De Zerbi.

    Dopo il secondo addio al Milan, avvenuto nel 2016, con il Las Palmas nella stagione 2016/2017 ha collezionato 29 presenze e un totale di 10 gol, mentre la stagione successiva, vissuta a Francoforte con l’Eintracht, lo ha visto andare a segno 6 volte in 36 match.  Quest’ultima stagione lo ha visto trionfare in Coppa di Germania in finale contro il Bayern Monaco. L’acquisto di Boateng, anche se inizialmente inaspettato, un senso ce l’ha: il Barcellona ormai è lontano dall’idea di costruire la propria squadra sull’idea di gioco di movimento e di posizione cruijffiiana.  La società blaugrana, pertanto, per colmare alcune lacune in rosa, vedi anche gli acquisti di Murillo dal Valencia e di Vidal dal Bayern Monaco, preferisce stare al passo con il calcio moderno che esige versatilità tattica e tecnica dai giocatori di una squadra.

    Però, non è tutto oro quel che luccica: l’arrivo a Barcellona del calciatore ghanese è stato in parte avverso da difficoltà. In primis, la separazione dalla moglie e showgirl Melissa Satta. I due, ormai, ex coniugi, sposatisi nel 2016, e con un figlio, Maddox di 4 anni, per via della reciproca lontananza (Melissa ha deciso di continuare a vivere a Milano con il figlio, nonostante il trasferimento a Modena per motivi professionali del marito) e per via del fatto che sembra che Boateng abbia cominciato a riavere contatti, secondo alcune testate tedesche, con la sua ex moglie Jenny, hanno deciso di interrompere la loro relazione. Anche a livello di campo le cose non sono partite per il meglio: a due giorni dal suo arrivo, il ghanese fa il suo esordio con il Barcellona in Coppa del Rey perdendo 2-0 contro il Siviglia, rimanendo in campo per 63 minuti senza brillare, poi sostituito da Suarez.  Meglio è terminato, invece, il suo esordio in campionato il 16 febbraio scorso contro il Valladolid, match vinto per 1 a 0 grazie a un rigore di Lionel Messi, che ha visto Boateng giocare per circa un’ora.  Traumatico è stato invece il rientro nella sua nuova casa, nella parte alta di Sarrià, al termine della partita: quella che doveva essere una serata di festa per l’esordio in Liga con la maglia del Barcellona si è tramutata in un incubo. La sua nuova dimora è stata svaligiata da alcuni ladri, che secondo gli inquirenti hanno seguito il calciatore e che hanno agito velocemente, i quali hanno portato via gioielli e contanti per un valore di 300.000 euro. 

    Due partite sono ancora troppo poco per giudicare il rendimento complessivo di un giocatore in una grande squadra, tra l’altro come il Barcellona. Per il momento, il ricordo più bello, a un mese dall’arrivo a Barcellona, è ancora il gol segnato in Champions League con la maglia del Milan.
     

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