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  • Finalmente l'Inter è tornata! Conte sta lavorando bene, ora va accontentato sul mercato

    Finalmente l'Inter è tornata! Conte sta lavorando bene, ora va accontentato sul mercato

    • Filippo Tramontana
      Filippo Tramontana
    Finalmente l’Inter c’è. Non è ancora una grande squadra ma possiamo comunque dire che dopo anni di lontananze siderali dalla vetta la squadra nerazzurra ha potuto almeno provare a dire la sua.

    Si potrà discutere all’infinito sulle tante, tantissime, occasioni mancate per ricucire ulteriormente uno strappo che, ad oggi, è diventato un distanziamento inevitabile ma quello che conta è che si parli di rimpianti, di possibili occasioni gettate, non di oblio e di vetta che per essere vista necessita di un potente binocolo.

    Negli anni scorsi eravamo abituati a salutare le velleità scudetto a fine novembre, negli anni di Spalletti si arrivava fino a fine gennaio/inizio febbraio, poi la squadra calava, perdeva morale e terreno fino a giocarsi un quarto posto all’ultimo minuto dell’ultima giornata. Situazione non consigliata ai deboli di cuore.

    Quest’anno tutto è stato diverso. Ad oggi l’Inter è seconda a -5 dalla Juventus (che però deve ancora giocare contro la Lazio) aritmeticamente quarta con 14 punti di vantaggio sulla Roma quinta e 16 su Napoli e Milan, e a 4 giornate dal termine ha già 3 punti in più dell’Inter di fine scorso campionato. 

    La squadra di Conte inoltre ha il secondo miglior attacco del campionato (ha mandato in gol 18 giocatori differenti) pur avendo avuto per quasi tutto l’anno solo due attaccanti a disposizione e la tanto bistrattata difesa a 3 ha subito solo un gol in più di quelle di Lazio e Juventus (che devono ancora giocare il loro scontro diretto).

    Insomma Conte sta lavorando bene e i numeri parlano per lui. 

    Certo è che le occasioni l’Inter non le ha mai sfruttate. Ogni volta che si poteva e, in alcuni casi, si doveva fare il passo in più per sognare in grande ci si è improvvisamente fermati. 

    Non credo però che sia il caso di quanto successo a Roma. I giallorossi ne avevano di più, i nerazzurri non avevano la lucidità necessaria per opporsi a tanta brillantezza fisica. Diciamo che l’espulsione non avvenuta di Mancini per gomitata in faccia a Lautaro e il mancato annullamento del gol di Spinazzola non hanno aiutato l’Inter nell’impresa di fermare una Roma in salute che veniva già da 3 vittorie consecutive.

    Il pareggio è arrivato come un regalo dello stesso Spinazzola, ex mancato di un soffio, che per non farsi mancare nulla ha segnato per entrambe le squadre.
    La sensazione è che i giocatori interisti stiano dando tutto e questo è solo da apprezzare, ma è altrettanto evidente che per vincere attraverso il gioco che vuole imporre Conte ci vogliano interpreti più tecnici, fisici e di personalità. 

    All’Olimpico di fronte al pressing esasperato della Roma i giocatori dell’Inter sono andati in grande difficoltà. In pochi (Sanchez, Moses, Lautaro se sta bene) sono in grado di stoppare la palla senza farsela sfuggire spalle alla porta, magari riuscendo a girarsi puntando l’uomo e creando superiorità numerica. 

    In pochi sono in grado di gestire i momenti della partita. Skriniar, per fare un esempio, a 20 secondi dalla fine del primo tempo sull’1-0 non può dare quel pallone in verticale a Lautaro. Si d’accordo era fallo ma comunque hai corso un rischio e lo hai pagato. Li fai girare palla, fai passare i 20 secondi e vai negli spogliatoi avanti di un gol. Capita troppo spesso all’Inter di commettere questo tipo di ingenuità che purtroppo costano punti e velleità di vittoria.
    Serve gente pronta a vincere perché ha già vinto!!

    Un ragionamento va fatto anche su Handanovic che, ad oggi, sembra il cugino del portierone che siamo abituati a conoscere. Insicuro, molto insicuro, non esce quando dovrebbe e lo fa quando non dovrebbe causando scompiglio tra i suoi stessi compagni di squadra. Le parate salva risultato per ora sono solo un bel ricordo finito nel 2019.

    Ma la strada imboccata sembra finalmente quella giusta. 

    L’Inter è li vicina dopo anni di addii anticipati in inverno al campionato. 
    Alla 34^ giornata ho sentito finalmente associare il nome Inter alla parola scudetto. Non arriverà nemmeno quest’anno ma comunque è pur sempre un inizio dopo stagioni di fine. 

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