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  • Il Toro ci crede, il Parma di più: a Mazzarri non basta il re dei bomber Belotti

    Il Toro ci crede, il Parma di più: a Mazzarri non basta il re dei bomber Belotti

    • Gian Paolo Ormezzano
      Gian Paolo Ormezzano
    Terzo posticipo consecutivo per il Torino a Parma, chissà se è vantaggio o svantaggio giocare "dopo", a bocce (degli altri) ferme. Se si pensa a giocatori professionisti strapagati, la concomitanza o no della partita con le altre non dovrebbe comunque significare nulla, la si gioca al massimo, rispettando il contratto e lo sport, e via. Però nel nostro calcio grasso e grosso, quello da psicoanalisi costantemente necessaria ancorché regolarmente disattesa, il condizionale ("dovrebbe") usato qui sopra è non una scelta, bensì un must. Nel gioco dei "se", dei "ma" e soprattutto dei "forse" e dei "non è mica detto" entra tutto, in quello del pronostico prepartita entra anche il gran bel successo del Torino proprio a Parma, campo neutro fattosi amico del granata, alla seconda giornata di campionato, contro l'Atalanta dallo stadio squalificato. E quanto al Parma, è al secondo turno interno consecutivo, nel primo ha sconfitto acrobaticamente il Sassuolo in extremis (95'), dopo che a Gervinho, il suo diavolo nero, erano stati annullati due gol ed il suo Inglese attaccante aveva sbagliato un rigore. Insomma, a cercare riferimenti si capisce meno ancora di quel che si capisca affrontando la partita in maniera "naive" e basta per tutti i suoi 90' (più recupero, massì).

    Al via nessuno scroscio di supersfida ma premessa/promessa di una sfida onesta e accesa il giusto. Come sarà, 3-2 per il Parma sul Torino in dieci per oltre un’ora. Il 2-2 sarebbe stato più giusto, ma è anche il punteggio classico delle amichevoli per divertire ed ingannare la gente, a Parma invece è stato sudore vero, è stato buon calcio onesto. E così è, calcio vero e onesto subito. Dopo 1'21'' affondo attesissimo di Gervinho (il suo repertorio fisso) e palla a Kulusevski, svedese di origini macedoni che arriva dal vivaio dell'Atalanta: affondo e Sirigu non può fare nessun miracolo. Nella difesa granata è tornato Nkoulou dopo il lungo "castigo" perché voleva passare alla Roma, ma manca sempre la cattiveria. Comunque passano 10' ed è pari: Ansaldi segna con precisione di parabola, colpo di di testa, ricevendo da Verdi che sta in attacco dall'inizio, al posto di Zaza. Partita bella, giocata con anima, cuore, gambe e cervello. Dopo 27' Bremer in area granata tocca di braccio, una volta non era rigore, adesso la Var ha varato il sì, e Bremer, già ammonito, è pure espulso. Tira Gervinho, Sirigu para tuffandosi sulla destra, Sigiru enorme cioè normalmente Sirigu. Quanto a Bremer, di sicuro sa giocare a calcio, ma di sicuro ha già fatto al Toro i suoi bei danni in difesa.

    Toro in dieci, sembra che nessuno se ne accorga, Meité risparmia il Parma sbagliando un rigore in corsa al 37', due minuti dopo Laurini col gomito colpisce al volto Belotti in un duello aria-terra. L'arbitro La Penna è uno che ama il Var (o la Var, bisognerà pure decidere, per il genere di "automobile" si scomodò a suo tempo D'Annunzio), lo consulta, vede tutto bene, è rigore. Belotti, ormai fattosi specialista, segna per il 2-1 e passa in testa, con Berardi e Zapata e Immobile, alla classifica dei cannonieri. Toro che tiene bene in dieci, ora quasi accademicamente ora quasi affannosamente, recupero di 3' per una Var e l'altra, Cornelius bene imbeccato da Gervinho entra e fa fa il 2-2 a 20'' dalla chiusura del primo tempo, con la difesa granata che si concede la mezza bambola ormai rituale in troppe partite, con e senza Nkoulou.

    Tanta roba, se uno vuole può persino esimersi dall'apprezzare o indagare o anche criticare (poco, però, da condannare) il gioco di per se stesso, gli episodi bastano ed avanzano per saziare ogni voyeurismo ed anche ogni voglia critica. Ripresa a tema fisso ma neanche troppo, comunque, Parma avanti e Toro da contropiede. Gervinho porta il suo tsunami in area granata, Sirigu lo contra bene, c'è persino una traversa scheggiata. Arrivano i cambi: Laxalt per Verdi, Kucka per Barillà. Al 25' mischione creato dal Toro davanti a Sepe, è quasi gol ma alla fine ci sono gambe pronte e miracolistiche di quelli del Parma. Inglese per Hernani, Djidji per Ansaldi, persino Zaza per Belotti stremato e si capisce ancora una volta bravissimo. Sensazione di pareggio che non fa male a nessuno, ma all'88' Gervinho sulla destra ha la palla, è libero, potrebbe scattare anzi schizzare alla Gervinho dentro l'area granata, fa l'altruista e spedisce il pallone davanti a Sirigu. Fotocopia del mischione di un bel po' prima davanti a Sepe, però stavolta uno del Parma, Inglese, trova la palla e segna.

    Il tempo per l'arbitro di espellere (due gialli) Mazzarri che protesta contro la vitaccia e di ammonire D'Aversa che lo imita. Ma alla fine non c'è astio, anche qualche abbraccio fra rivali, e al Bar Sport è possibile e magari anche giusto giocare al gioco del "se il Torino fosse rimasto in undici". Nessuna colpa di questo, anzi, per Hernani, Cornelius, Scozzarella e soprattutto Gervinho, i più bravi di un bravo Parma (Gervinho è quello per i miracoli, ma la fede è di tutti, che ci hanno creduto: due dei tre gol allo scadere del primo e del secondo tempo) che sale a nove punti e sta col Toro. Il quale Toro adesso ha il solito tema, spesso svolto bene, di farsi grande con i grandi: prossimo turno a Torino il Napoli, per il Parma simil-derby emiliano con la Spal a Ferrara.


    IL TABELLINO

    Parma-Torino 3-2 (primo tempo 2-2)

    Marcatori: 2’ p.t. Kulusevski (P), 12’ p.t. Ansaldi (T), 43’ p.t. rig. Belotti, 45’ p.t. Cornelius (P), 43’ s.t. Inglese (P)

    Assist: 2’ p.t. Gervinho (P), 12’ p.t. Verdi (T), 45’ p.t. Kulusevski (P), 43’ s.t. Gervinho (P)

    Parma (4-3-3): Sepe; Gagliolo (1’ s.t. Pezzella), Alves, Iacoponi, Laurini; Barillà (20’ s.t. Kucka), Scozzarella, Hernani (33’ s.t. Inglese); Gervinho, Cornelius, Kulusevski. All. D’Aversa

    Torino (3-5-2): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Bremer; Ola Aina, Meité, Rincon, Baselli, Ansaldi (34’ s.t. Djidji); Verdi (13’ s.t. Laxalt), Belotti. All. Mazzarri

    Arbitro: Federico La Penna

    Ammoniti: 21’ p.t. Bremer (T), 29’ p.t. Bremer (T), 34’ p.t. Rincon (T), 41’ p.t. Laurini (P), 22’ s.t. Hernani (P)

    Espulsi: 29’ p.t. Bremer (T)

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