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  • Genoa bellissimo, Prandelli demolisce Gasperini: dov'è finita la sua Atalanta?

    Genoa bellissimo, Prandelli demolisce Gasperini: dov'è finita la sua Atalanta?

    • Renzo Parodi
    "Dai diamanti non nasce niente. Dal letame nascono i fiori", cantava Fabrizio, aedo col cuore rossoblù. E così è. Dai malumori del nefasto match di Roma con rigore negato incorporato e conseguente amarissima sconfitta, il Genoa risorge dalle proprie macerie strapazzando l'Atalanta del vate Gasperini. Il 3-1 non rende giustizia piena all'exploit del Grifone che ha coraggiosamente affrontato il celebrato rivale e lo ha smontato pezzo per pezzo. Piatek con un gol e mezzo (autorete di Toloi) e Lazovic con un gol da cineteca sono stati il braccio armato della compagnia, ma la medaglia della vittoria va assegnata a tutta la squadra, La mano di Prandelli (prima vittoria in rossoblù) già si vede in un Genoa compatto, corsaiolo, mai imprudente, un Genoa davvero bello. L'Atalanta è sfiorita, una stella cadente precipitata a picco in mare, con l'unica attenuante, assai debole, della perdita precocissima di de Roon. Troppo poco per aggrapparsi a pretestuose auto-giustificazioni. Con Ilicic ha sprecato pure un calcio di rigore, scovato al Var da Orsato e confermato da Doveri. Ne ha segnato un altro, ineccepibile, con l'ex sampdoriano Zapata, agguantando l'effimero pareggio. E' capitolata come un vecchio pugile tramortito dai colpi di un avversario troppo sfacciato. Gasperini ci ha messo del suo richiamando sull'1-1 il folletto Gomez a pro dell'ininfluente Rigoni. Ha chiuso in nove uomini per le espulsioni di Palomino e Toloi, sopraggiunte a giochi virtualmente fatti, col Genoa in vantaggio di un gol e padrone del match. L'Atalanta non perdeva a Genova, sponda rossoblù, dal 2010 e nelle ultime tre stagioni era passata vittoriosa sul prato di Marassi. Sic transit. E' il bello del calcio.

    Aria elettrica, altro che a  Natale siamo tutti più buoni, al "Ferraris" rossoblù. Tifosi del Genoa ancora indispettiti dall'arbitraggio di Di Bello contro la Roma - il solare rigore per il Genoa ignorato anche dal Var - cori anti-Lega e anti-arbitri dalla gradinata Nord, per fortuna si gioca e sono subito scintille in campo. Due minuti e mezzo e un tackle feroce sulla trequarti rossoblù fra Romero e De Roon svelle la caviglia destra dell'olandese che deve chiedere il cambio. Gli subentra Pessina. L'avvio è tutto del Grifone che attacca sotto la sua gradinata e costringe la Gasperini band (applausi per l'ex tecnico) a rinculare. Il terreno di gioco, spelacchiato e gibboso, non favorisce i fini dicitori bergamaschi (Ilicic e Gomez) e viceversa esalta la grinta di Criscito, Biraschi e Romero che spazzano alla brava, mentre la sapienza tecnica di Piatek e l'irruenza di Kouamè tengono in allarme l'Atalanta. Gasperini in panchina è una furia, con i suoi e col quarto uomo Fabbri. Chissà perché. L'Atalanta fatica a superare il pressing furibondo portato dal Genoa ben oltre il cerchio di centrocampo, le rare volte in cui le riesce la porta di Radu traballa. Al minuto 20' il portiere rumeno salva due volte su conclusioni di Ilicic da calcio franco e in rapida successione di Toloi. Ma sono fuochi nerazzurri di paglia, la partita la fa il Genoa con ripetuti strappi lungo l'out di destra, che costringono la difesa a tre di Gasperini ad allargarsi, favorendo gli inserimenti dei centrocampisti. Schematizzando, nella prima parte del match il Genoa prova a giocare come la migliore Atalanta, facendo girare il pallone con combinazioni rapide e verticali e l'Atalanta rimpicciolisce e si acconcia ad un gioco difesa e contropiede che non le è precisamente congeniale. Occasioni limpide per segnare non ne sgorgano fino al tempo di recupero, il match è teso ma alquanto "sporco", condito com'è di spigolosità e contrasti.

    Al 32' la svolta. Orsato al Var richiama l'attenzione di Doveri, ha visto un tocco di mano in area da parte di Romero. Calcio di rigore. Non ravvisato un probabile fallo su Romero, sbilanciato nel momento in cui ha colpito di mano il pallone. Il "Ferraris" è una bolgia. Dal dischetto Ilicic calcia sulla destra di Radu che intuisce e respinge in corner. L'urlo di liberazione della folla genoana fa tremare lo stadio. Sale la temperatura sugli spalti, fortunatamente i calciatori non si fanno trascinare dal clima da corrida e tentano di giocare al calcio. Doveri (39') caccia Raimondi e un altro componente della panchina bergamasca che si erano abbandonati a plateali proteste. Il Genoa dopo il rigore fallito da Ilicic cambia registro e si sistema in un assetto prudente. Senza rinunciare alle ripartenze. Il match resta vivissimo e in equilibrio precario quanto al risultato. E difatti giusto al 20' un colpo di testa di Gomez manda il pallone sul palo e sul tap in dello stesso Gomez, Radu si immola per respingere il pallone. Qui rispunta il Var, sollecitato da un tocco di mano in area di Criscito, stavolta però Doveri al video non ravvisa irregolarità e fa riprendere il gioco con una rimessa dal fondo. Finita? Macché. Nel corso del tempo di recupero un destro di Lavozic diretto in porta trova una deviazione decisiva ed è il Genoa a chiudere all'assalto, sul colpo di testa di Piatek  Berisha si supera. Ma il gol è solo rimandato e arriva giusto allo scadere ancora il pistolero polacco, appostato nell'area del portiere, gira di testa per l'1-0 con l'aiuto della correzione da parte di Toloi.

    Ripresa. Prandelli sostituisce Veloso con Rolon. Gasperini lascia tutto com'è. Eppure non è stato un granché il primo tempo dell'Atalanta. Il match si accende, l'Atalanta deve risalire lo svantaggio e il Genoa non ha nelle corde il fraseggio per gestire il gioco, è costretto a tenere alto il ritmo, evitando di arroccarsi negli ultimi venti metri di campo. Il gioco si sgretola in aspri duelli uomo contro uomo. All'8' splendido 1-2 stretto in area fra Zapata e Freuler, Criscito entra in scivolata sul centrocampista svizzero e commette un fallo evidente. Calcio di rigore indiscutibile - non c sono proteste - se ne incarica Zapata che calcia forte piegando le mani di Radu: 1-1. Sorpresa al 24': Gasperini richiama Gomez e manda in campo Rigoni. Il Papu non era stato brillantissimo ma pur sempre fra i più vivaci dei suoi. Non c'è tempo per stupirsi. Passano quattro minuti e Lazovic, decentrato a sinistra, calcia al volo un pallone piovuto dal piede di Romulo e fulmina Berisha. 2-1. Il Genoa è di nuovo avanti. Esplode lo stadio, Gasperini si dispera in panchina. Prandelli (26') decide di coprirsi e inserisce Sandro per Kouamè, con l'obiettivo di migliorare il palleggio a centrocampo e di conseguenza spezzare il forcing dell'Atalanta. Gasperini risponde togliendo Zapata per far posto a Barrow. Ma è il Genoa che spinge e quasi sfonda alla mezz'ora con Bessa, Berisha assorbe in corner il siluro dell'italo-brasiliano che ha chiuso un magistrale contropiede. Gasperini è un ossesso, salta, inveisce, urla, richiama i suoi. Con scarsi risultati, non è la bella Atalanta che ha smontato la Lazio, è una squadra afona e casuale che non arriva mai a spaventare Radu. E' anzi il dirimpettaio Berisha a soffrire le incursioni rapide dei giocatori del Genoa che "mordono" gli avversari e si lanciano in contrassalti furibondi. Altra svolta al 36', Palomino si aggroviglia a Piatk, Doveri estrae il giallo e poi il rosso, il difensore era già stato ammonito. Emozioni e ancora emozioni. Piatek si mangia il facile 3-1 calciando in gradinata a porta spalancata (38'), l'Atalanta dimentica il gioco euclideo e getta palloni in mezzo all'area di rigore, dove svettano Criscito e Romero. Il Genoa spreca contropiede succulenti, si gioca in una bolgia dantesca. Ma infine la contesa si chiude, al 43' Piatek aggiusta la mira e sull'assist da sinistra di Bessa infila il sette di Berisha: 3-1: gol numero 13 del centravanti polacco. L'Atalanta termina in nove uomini, allo scadere del 90' va fuori anche Toloi che ha falciato il fuggitivo Piatek giusto al limite dell'area di rigore. E dunque tutti a casa a festeggiare il Natale con cappone e panettone. Pardon, non tutti. Per Gasperini e l'Atalanta è quaresima.


    IL TABELLINO

    Genoa-Atalanta 3-1 (primo tempo 1-0)
     

    Marcatori: 51’ pt aut. Toloi (G); 10’ st Zapata rig. (A), 22’ st Lazovic (G), 43' st Piatek (G)
     
    Assist: 22’ st Romulo (G); 43' st Bessa (G).

    Genoa (3-5-2): Radu; Biraschi, Romero, Criscito; Romulo, Hiljemark, Veloso (1’ st Rolon), Bessa, Lazovic (37' st Pereira); Kouamé (26’ st Sandro), Piatek. All. C. Prandelli.
     
    Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Palomino, Mancini; Hateboer, de Roon (5’ pt Pessina), Freuler, Gosens; Gomez (18’ st Rigoni); Ilicic, Zapata (30’ st Barrow). All. G. P. Gasperini.
    Arbitro: D. Danilo di Roma.
     
    Ammoniti: 3’ pt Romero (G), 12’ pt Palomino (A); 9’ st Criscito (G), 26’ st Rolon (G)

    Espulsi: 36' st Palomino (A) per doppia ammonizione, 48' st Toloi (A) per fallo da ultimo uomo.
     
    Note: al 35’ pt Radu (G) respinge un rigore a Ilicic (A).

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