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  • Genoa, la parabola di Agudelo: da nuovo fenomeno a desaparecido

    Genoa, la parabola di Agudelo: da nuovo fenomeno a desaparecido

    • Marco Tripodi
    Da sconosciuto a fenomeno e ritorno. E' la singolare doppia parabola tracciata nel giro di un semestre da Kevin Agudelo.

    PERFETTO SCONOSCIUTO - Approdato al Genoa in estate, prelevato dall'Atletico Huilà per una manciata di quattrini sufficienti per strapparlo alla concorrenza dei principali club del Sudamerica, il 21enne centrocampista colombiano è rimasto un autentico carneade per oltre due mesi. Sotto la gestione Andreazzoli, infatti, il ragazzo ha dovuto accontentarsi al massimo di fare numero in panchina, senza mai avere l'opportunità di scendere in campo neppure per un minuto.

    EXPLOIT - Le cose per lui si sono però totalmente capovolte allorché le redini del Grifone sono passate nelle mani di Thiago Motta. L'italobrasiliano, fin dalla gara del suo esordio a Marassi contro il Brescia, ha deciso di puntare forte su questo folletto della mediana dalle spiccate doti offensive. Chiamato in causa all'intervallo della sfida con le Rondinelle, con il Genoa sotto di un gol, Agudelo ha ricambiato la fiducia del suo mister siglando la rete del momentaneo pareggio e dando il là alla vittoria rossoblù. 
    Da quel istante la sua storia ha conosciuto una trama diversa. Fin dalla partita successiva, sul campo della Juventus, Agudelo è diventato titolare inamovibile dello scacchiero di Thiago Motta, saltando solo il derby del 14 dicembre a causa del cartellino rosso rimediato la domenica prima a Lecce. Nel frattempo gli osservatori di mercato sembravano letteralmente impazziti per lui, tanto che per diverse settimane il suo nome fu costantemente affiancato a quello dell'Inter, apparentemente disposta ad assecondare le richieste milionarie di Enrico Preziosi pur di assicurarsene il cartellino. Proprio la sfida prenatalizia con i nerazzurri, costata la panchina a Thiagone, ha però rappresentato anche un brusco stop ad un'ascesa che sembrava irrefrenabile.

    DESAPARECIDO - La cacciata dell'italobrasiliano e la contestuale chiamata di Davide Nicola hanno rigettato Agudelo in quell'ombra di anonimato già conosciuta ad inizio stagione. Fuori per 90' contro il Sassuolo, nel giorno del debutto del tecnico torinese sulla panca rossoblù, il giovane colombiano ha ritrovato il campo nei successivi due impegni con Verona e Roma, ma soltanto nei minuti finali delle sfide, facendo capire come Nicola lo consideri poco più di una seconda scelta.
    Da nuovo possibile talento in attesa di consacrazione Agudelo è così tornato ad essere un comprimario della squadra ultima in classifica. 
    Prima della fine di gennaio, tuttavia, la sua annata potrebbe conoscere una nuova clamorosa sterzata. Sulle sue tracce pare infatti essersi messo il Verona, disposto a garantirgli un posto da titolare pur di portarlo in riva all'Adige. Il Genoa per ora prende tempo, indeciso sul da farsi. Ma se dipendesse dal diretto interessato, dopo settimane passate sulle montagne russe, la voglia di scendere avrebbe certamente il sopravvento.

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