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  • Gli effetti del mercato 1/ Atalanta: ottimi Muriel e Malinovskyi, il bizzarro caso Tameze

    Gli effetti del mercato 1/ Atalanta: ottimi Muriel e Malinovskyi, il bizzarro caso Tameze

    • Pippo Russo
      Pippo Russo
    Un calciomercato mirato ma non troppo. È quello condotto dall'Atalanta, sia in estate che in inverno. Alcuni dei nuovi si inseriscono immediatamente diventando organici a una macchina che funziona a pieno regime. Altri passano pressoché inosservati, lasciando perplessità sui motivi del loro arrivo. È stato così in estate, e quando la società bergamasca ha acquisito cinque nuovi calciatori ma di fatto soltanto due sono entrati nelle scelte di Giampiero Gasperini. E lo schema si è ripetuto nel caso di mercato di gennaio 2020, rispetto al quale però i dati sono ancora esigui per trarre delle indicazioni consolidate. Anche durante la sessione invernale sono arrivati cinque nuovi calciatori, dei quali due (sia pure in misura molto diversa) sono stati privilegiati dalle scelte dell'allenatore. E uno dei due costituisce caso molto curioso, poiché sta macinando presenze (cioè fa curriculum) nonostante l'esiguo numero di minuti giocati. Ma andiamo nel dettaglio. Anticipando alcuni dati. Fin qui l'Atalanta ha giocato 34 partite fra Serie A (25), Champions League (8) e Coppa Italia (1), per un totale di 33.660 minuti giocati (non vengono calcolati i tempi di recupero). Questa cifra si ricava come segue: 11 giocatori in campo moltiplicato per 90 (i minuti del tempo regolamentare di gara), ciò che produce la cifra di 990 minuti, che a sua volta viene moltiplicata per 34 (le gare giocate dall'Atalanta). Fin qui Gian Piero Gasperini ha utilizzato quasi sempre 14 calciatori e in 4 occasioni 13 giocatori (le gare in questione sono Genoa-Atalanta 1-2, Atalanta-Manchester City 1-1, Sampdoria-Atalanta 0-0 e Fiorentina-Atalanta 1-2). Ciò significa che la squadra nerazzurra ha effettuato 472 impieghi (per impiego deve intendersi la singola presenza in campo di un calciatore, anche per 1 solo minuto di gioco). Vediamo quanta parte di questi numeri è stata prodotta dai nuovi arrivati.
     
    MERCATO ESTIVO - Durante la sessione estiva del 2019 l'Atalanta ha acquisito 6 calciatori. In ordine alfabetico: Guilherme Arana dal Siviglia, Simon Kjær anch'egli dal Siviglia, Ruslan Malinovskyi dal Genk, Luis Muriel ancora dal Siviglia (ma già in Italia durante la scorsa stagione, che nella seconda metà era stata trascorsa in prestito nelle file della Fiorentina), Martin Škrtel dal Fenerbhace e Marco Sportiello, rientrato dalla stagione trascorsa in prestito al Frosinone. Dunque si tratta di 5 calciatori stranieri su 6, tutti provenienti da club esteri tranne Sportiello (con Muriel in posizione ibrida, poiché era già in Italia prima di passare all'Atalanta), con una curiosa predilezione per il Siviglia. Che fornisce al club nerazzurro 3 nuovi arrivi su 6, di cui il solo Muriel a titolo definitivo e gli altri due in prestito. Ma dei sei in questione, due finiscono immediatamente ai margini venendo interessati in modo raro dalla pur abbondante rotazione adottata da Gasperini, e uno ha addirittura collezionato nulla più che una presenza in panchina. Si tratta di Škrtel, che ha visto da bordo campo la gara inaugurale giocata sul campo della Spal prima di tornare in Turchia al Başakşehir. Marginale l'apporto di Kjær e Arana. Il danese ha accumulato 6 presenze fra Serie A e Champions League, di cui però 4 da titolare e 3 intere per un totale di 450 minuti giocati. Quasi irrilevante l'apporto di Guilherme Arana: 4 spezzoni di partita di cui nessuno da titolare, tutti in campionato (e tre panchine sulle sei possibili, nelle gare di Champions disputate durante la sua permanenza a Bergamo), di cui una da 10 minuti e una di 5, per un totale di 75 minuti giocati. Ben altro peso hanno avuto Muriel e Malinovskyi. Il colombiano è stato presente in 28 delle 34 gare giocate dall'Atalanta fra Serie A, Champions League e Coppa Italia. Ma di queste 28 presenze soltanto 10 hanno visto Muriel schierato nella formazione di partenza e soltanto in un'occasione per 90 minuti (la gara di Coppa Italia persa 2-1 a Firenze). Nonostante questo impiego fatto a spezzoni di partita, Muriel ha fin qui realizzato 14 gol (13 in campionato e 1 in Champions), con 1.190 minuti giocati. Un emblema della logica di rotazione voluta da Gasperini, così come lo è Malinovsky. Che presenta però numeri più alti rispetto a Muriel. L'ucraino è stato presente in 31 gare su 34, di cui 8 da titolare e 6 giocate per 90 minuti. Per quanto riguarda le altre 2, in una è stato sostituito al 79' (Roma-Atalanta 0-2) e nell'altra è stato espulso per somma di ammonizioni al 74' (Sampdoria-Atalanta 0-0). Il suo bottino di gol tocca quota 5, di cui 4 in campionato e 1 in Champions League. I suoi minuti giocati sono 1.267. Buona anche l'incidenza di Sportiello, che per via del ruolo di portiere ha meno possibilità di entrare nel circuito del turnover. Sportiello ha giocato 4 gare, di cui 3 in campionato (Sassuolo-Atalanta 1-4, Atalanta-Parma 5-0 e Atalanta-Spal 1-2) e 1 in Champions League (la recente vinta 4-3 dalla squadra bergamasca a Valencia). Tutte da titolare e tutte da 90 minuti. Dunque il portiere ha accumulato 360 minuti di gioco.
     
    MERCATO INVERNALE - Il mercato invernale atalantino è quasi una fotocopia di quello estivo. Dopo aver messo alla porta altri 2 dei 5 arrivati in estate (Guilherme Arana all'Atletico Mineiro e Kjær al Milan, entrambi in prestito da Siviglia), l'Atalanta acquisisce altri 5 calciatori: Mattia Caldara in prestito dal Milan, l'ex milanista Raoul Bellanova giunto in prestito dal Bordeaux, il tedesco Lennart Czyborra proveniente dal club olandese dell'Heracles Almelo, il franco-camerunense Adrien Tamèze giunto in prestito dal Nizza e il giovane croato Boško Šutalo proveniente dall'Osijek. Dunque, 3 su 5 sono stranieri e 4 su 5 provengono dall'estero. Dei cinque appena nominati il solo Caldara ha trovato impiego con regolarità. Il difensore è stato presente in 5 delle 9 gare che l'Atalanta ha giocato dal giorno del suo arrivo, tutte da titolare e due per 90 minuti con un totale di 374 minuti. Tre dei cinque nuovi arrivi sono fin qui rimasti a guardare: Bellanova e Czyborra hanno fatto soltanto panchina, Šutalo nemmeno quella ma perché infortunato. E poi c'è il curioso caso di Tamèze, centrocampista classe 1994. Ha giocato 4 delle 6 gare disputate dalla squadra nerazzurra dal giorno in cui è approdato a Bergamo. Quattro presenze per un totale di ben 14 (quattordici!) minuti, con una media di 3 minuti e mezzo a partita. Di queste quattro partite, due sono di Champions League (andata e ritorno contro il Valencia), con ingressi in campo al 92' e al 83'. Ma nel suo score risultano pur sempre 2 presenze nella più ricca competizione internazionale per club, e magari da qui in avanti ne matureranno altre. E vaglielo a spiegare, a chi legge le nude cifre.
     
    QUANTO INCIDE L'IMPIEGO DEI NUOVI? - Nel complesso i minuti giocati dai calciatori atalantini giunti durante le due sessioni di calciomercato sono 3.730, che rispetto ai 33.660 minuti complessivi costituiscono un 11,08%. Per quanto riguarda gli impieghi, quelli dei nuovi sono 82 su un totale di 472, cioè il 17,37%.
    (1. continua)

    @pippoevai

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