Verona, Borini: ‘Muoio ogni volta in campo, il Milan lo faceva meno’
SUL GIOCO DEL VERONA – “È una squadra all’inglese. Juric mi ha parlato del modo di giocare prima di venire qua, c’è intensità in entrambe le fasi. Si aggredisce sempre la partita, anche quando si è in vantaggio. Sono compatibile con questa mentalità”
SU RODGERS AL LIVERPOOL – “Grande allenatore, è un misto tra palleggiatore e allenatore inglese. Ho imparato dai suoi insegnamenti”
SULLO SCARSO UTILIZZO – “Da parte mia c’è stata la disponibilità a ricoprire diversi ruoli, al Milan ho occupato sette posizioni su undici senza fare una piega. Le mie qualità al Milan sono le stesse che porterò qua, voglio vincere ogni partita. Bel gol a Bologna, ma ho preso la palla perché volevo vincere”
SULLA TRATTATIVA – “C’erano molte squadre su di me, ho deciso con l’agente di mettere in primo piano l’aspetto tattico. Necessitavo di tornare a fare quello che so fare meglio, l’attaccante e aiutare la squadra. Venivo sfruttato come operaio, ma so fare anche altro”
SULLA CONDIZIONE FISICA – “Mi son sempre allenato spingendo al massimo. Nella mia testa c’era l’immagine della partita alla domenica, per questo mi preparavo al massimo. Qui i ritmi sono diversi, io giocherei anche con una gamba rotta”
SU JURIC – “Il mister è bravo nel comunicare le sue idee. Lui vive il calcio. Io sono simile a lui, vivo grazie alle emozioni che provo sul campo”
SULLA SQUADRA – “Mi ha impressionato la disponibilità che hanno i giocatori, ho visto raramente questa attitudine, forse solo al Chelsea con Ancelotti, infatti lui è un allenatore umano”
SUL MILAN – “Al Milan ci sono tante cose che vanno e altre che non vanno. Prima di partire ho avuto un colloquio con Massara, e ci siamo detti che fare tanti ruoli è una cosa che non mi ha fatto bene. Io muoio ogni volta in campo, forse il Milan lo faceva meno”.