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  • Hubner: "I gol, le sigarette e il Milan, vi racconto tutto. Oggi? Sono disoccupato e gioco in porta"

    Hubner: "I gol, le sigarette e il Milan, vi racconto tutto. Oggi? Sono disoccupato e gioco in porta"

    Sigarette e gol. Era questa l'accoppiata perfetta per chi ha segnato più di 300 gol in carriera: "Io fumavo davanti a tutti, la maggior parte dei giocatori lo fa di nascosto" parola di Dario Hubner, l'unico insieme a Protti ad aver vinto la classifica marcatori di Serie A, B e C. Lui che ancora non ha accettato il fatto di aver abbandonato il calcio: "E' ovvio che mi manca - racconta Hubner a ilposticipo.it -  è stata la mia vita per vent'anni. Oggi? Faccio il portiere in categorie amatoriali, se gioco in mezzo al campo rischio di farmi male".

    IL PRESENTE - Nessuno gli ha mai regalato nulla, e anche oggi - a 52 anni - si rimbocca le maniche ogni giorno: "Ho seguito i corsi da allenatore, ma al momento sono disoccupato. Vado in giro a vedere partite, ho fatto anche il master per poter allenare in Serie A". Esperienza da vendere per Hubner, che tra i tanti i tecnici in carriera ha avuto anche Carletto Mazzone: "Quando vincevamo si arrabbiava e se perdevamo tirava su il gruppo raccondando degli aneddoti di quando aveva allenato la Roma". Pirlo è il giocatore più forte col quale ha giocato: "L'ho visto crescere, già a 18 anni aveva qualcosa in più degli altri. Sapevo che avrebbe fatto una grande carriera".


    L'ESPERIENZA AL MILAN - Nel 2002 una tournée indimenticabile con il Milan: "Quell'anno c'erano i Mondiali, loro avevano bisogno di una punta e mi hanno chiamato. Avevano un'organizzazione pazzesca, mi sono reso conto che una società come il Milan ha qualcosa in più rispetto ad altre".


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