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  • I record, Mourinho e il caschetto dopo l'infortunio: Cech annuncia il ritiro

    I record, Mourinho e il caschetto dopo l'infortunio: Cech annuncia il ritiro

    • Alessandro De Felice
    "Questa è la mia 20esima stagione da calciatore e sono passati 20 anni da quando ho firmato il mio primo contratto da professionista. Ora sento che è arrivato il momento giusto per annunciare il mio ritiro a fine stagione. Dopo aver giocato 15 anni in Premier League, e aver vinto ogni singolo trofeo possibile, sento di aver raggiunto tutto ciò che potevo conquistare. Continuerò ad allenarmi duramente con l'Arsenal nella speranza di vincere un altro trofeo in questa stagione, poi guarderò al futuro per capire cosa mi riserva la vita fuori dal campo". Petr Cech ha annunciato nella giornata di oggi il suo addio al calcio giocato a modo suo, con poche parole pubblicate sui profili social. Il portiere ceco dell'Arsenal appenderà i guanti al chiodo al termine della stagione, all'età di 37 anni. Una carriera caratterizzata da tanti successi e da un grave infortunio, che ha rischiato di interromperla anzitempo. 

    CARRIERA E MOU... - Il piccolo Petr tira i primi calci a un pallone nella squadra della sua città, a Plzen: Cech entra a far parte del settore giovanile del Viktoria a 7 anni, dove fa tutta la trafila. All'età di 17 anni, la società rossoblù decide di cederlo al Chmel Blsany, club che oggi milita in quinta divisione ceca, che per la prima stagione in massima divisione (1999-2000) decide di affidarsi al giovane portiere. Due stagioni di alto livello, poi il passaggio allo Sparta Praga: sulle rive della Moldava, Cech resta appena una stagione, prima di trasferirsi in Francia, al Rennes. Nell'estate 2004, il neo tecnico del Chelsea José Mourinho lo vuole a tutti costi e riesce ad acquistarlo per 13 milioni di euro prima dell'Europeo in Portogallo, dove Cech sarà premiato a soli 22 anni miglior portiere della competizione. Dopo una partenza alle spalle di Cudicini, l'infortunio dell'italiano 'costringe' lo Special One a lanciarlo dal primo minuto: una scelta che premia il portoghese, con il portiere ceco che non delude le attese. Cech resta a Stamford Bridge undici stagioni, prima di aprire l'ultimo capitolo della sua carriera e passare all'Arsenal.

    L'INFORTUNIO - Il 14 ottobre 2007, una data che resterà indelebile nella memoria di Petr Cech. In occasione della sfida di FA Cup tra Chelsea e Reading, in seguito a uno scontro di gioco contro Stephen Hunt dopo appena 16 secondi di gioco, il portiere ceco si procura una frattura depressa dell'osso temporale sinistro. Subito l'intervento chirugico e l'utilizzo di placche metalliche per ricomporre la frattura, poi un calvario lungo 98 giorni, prima di una seconda vita calcistica: il ceco riceve l'ok per tornare in campo, ma da quel momento in poi indosserà sempre un caschetto, che è ancora oggi il suo segno distintivo.

    TROFEI E RECORD - Tanti trofei e record ancora imbattuti. Durante la sua esperienza al Chelsea, Cech non si fa mancare proprio nulla: quattro titoli di Premier League, 3 Coppe di Lega, 4 Community Shield e 5 FA Cup, oltre a una Champions League e l'Europa League nel 2013, prima di portare a casa con l'Arsenal un'altra FA Cup e due Community Shield. Una lunga lista di trofei collettivi che si aggiungono a titoli a livello individuale e record: eletto per 9 volte calciatore ceco dell'anno, il portiere di Plzen ha vinto 10 Palloni d'Oro della Repubblica Ceca e ha stabilito il record di imbattibilità prima in patria (855 minuti) e poi in Premier League (1024 minuti), oltre ad essere stato il primo a raggiungere quota 200 clean sheet nel massimo campionato inglese. Una carriera costellata di successi che Cech ora spera di concludere con un altro titolo in bacheca proprio al termine di questa stagione.
     

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