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  • Iachini, il primo obiettivo è la difesa viola (e il lavoro sarà duro...)

    Iachini, il primo obiettivo è la difesa viola (e il lavoro sarà duro...)

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    Giuseppe Iachini è il nuovo allenatore della Fiorentina. Prende il posto di Vincenzo Montella a cui era stato consegnato un organico con una sola stella, Franck Ribery, un giocatore sempre sul punto di esplodere e ancora inesploso, Federico Chiesa, e qualche altro buon elemento. Niente di eccezionale, ma qualcosa di più e di meglio andava fatto.

    A Iachini (che a Firenze, ogni volta che torna da avversario, salutano col coro “picchia per noi Beppe Iachini”, in memoria dei suoi tempi da mediano-mastino nella Fiorentina di Roberto Baggio) è stato promesso un mercato di primo livello a gennaio, con tre acquisti di spessore, un difensore, un centrocampista e un attaccante. Vedremo.

    PUNTO 1°: SISTEMARE LA DIFESA. Intanto Beppe deve pensare a risolvere un bel po’ di problemi. La Fiorentina, perso Ribery (lo riavrà a marzo) ha smarrito il gioco, è una squadra anonima, impigrita, quasi indolente. Dovrà scuoterla, prima di tutto. Ma poi dovrà anche darle sicurezza in difesa. L’ultima volta che non ha subìto gol risale al 21 ottobre scorso a Brescia (0-0), nelle ultime 9 partite ha preso la bellezza di 19 reti. I numeri certificano una clamorosa difficoltà a difendere, una incredibile disorganizzazione se si pensa a interpreti esperti come Pezzella e Caceres e al valore individuale di Milenkovic. E’ il modo di difendere che fa impressione, l’incapacità di trovare un assetto solido. E’ una difesa squinternata.

    DA RIFLETTERE SUI GOL CON LA ROMA.
    Ci siamo soffermati su due delle quattro reti subite venerdì scorso dalla Fiorentina contro la Roma, due reti che dimostrano quanto detto poco sopra. Il gol dell’1-0: quando Pellegrini sta per girare la palla verso Zaniolo, che farà poi l’assist per la rete di Dzeko, intorno a sé ha mezza Fiorentina, ovvero Pulgar e Castrovilli che lo marcano stretto ma vengono beffati, poi Milenkovic e Pezzella e anche Caceres che si sta avvicinando. In cinque attratti dall’uomo con la palla: da ragazzi. Caceres, che è l’ultimo viola a sinistra, lascia Zaniolo, Milenkovic e Pezzella lasciano Dzeko, che segna a porta vuota. Una rete così la prende una squadra che non è in sé. Ma non è stato l’unico della terribile serata fiorentina.

    Iachini, il primo obiettivo è la difesa viola (e il lavoro sarà duro...)


    IN 7 CONTRO 2. Il gol del 3-1: Pellegrini porta su la palla, Badelj arranca alle sue spalle, 7-8 metri prima dell’area di rigore fa il passaggio giusto alla sua destra a Dzeko, marcato da Pezzella; il bosniaco tiene palla, la protegge, fa avvicinare all’area Pellegrini che nessun viola marca da vicino, come invece dovrebbe essere, eppure i viola in area in quel momento sono cinque (Caceres, Pezzella, Milenkovic, Badelj e Lirola) più Castrovilli e Pulgar che stanno arrivando, ma quando Dzeko chiude il triangolo, Pellegrini è libero di piazzare la palla, come un esperto di biliardo, a due centimetri dal palo. La Fiorentina prende gol con sette giocatori in difesa contro due della Roma. Ma stiamo scherzando? Il lavoro di Iachini non sarà semplice.

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