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  • Tuchel porta il PSG ai quarti e 'allontana' Allegri. Emre Can il peggiore di un Dortmund che rinuncia a giocare

    Tuchel porta il PSG ai quarti e 'allontana' Allegri. Emre Can il peggiore di un Dortmund che rinuncia a giocare

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    Non sono sicuro che il Paris Saint-Germain, per di più senza Verratti (squalificato) e con Icardi e Mbappé in panchina, sia migliore del Borussia Dortmund. Però l'esito della gara di ritorno dell'ottavo di finale è giusto: 2-0 per i francesi (gol di Neymar e Bernat) e qualificazione per gli uomini di Tuchel, l'allenatore che più è in bilico e più si esalta. So per certo che alla sua panchina mira anche Massimiliano Allegri, tuttavia Tuchel non è facile da scalzare, soprattutto se comincia ad abbinare risultati eccellenti ad un gioco non eccelso, ma sufficiente.

    Per me - lo ribadisco - il Psg non è una delle squadre che può arrivare in fondo, ma con l'eliminazione dei campioni in carica del Liverpool per mano dell'Atletico Madrid, anche molti club non propriamente di prima fascia - cito per tutti proprio Atalanta e Lipsia considerati outsider - possono pensare di avere una chance concreta e non chimerica da coltivare il più a lungo possibile. Figurarsi, dunque, se il Psg non possa cogliere l’occasione che aspetta da anni. La squadra si schiera con un 4-2-3-1 non inedito, ma più che un prodotto collettivo sembra esprimere al meglio le individualità, rappresentate da Neymar e Di Maria. Non è certo un caso che il primo gol, in un confronto equilibrato e difficile, sia arrivato da una combinazione tra questi due giocatori. Nulla di eccezionale, intendiamoci. Però sul calcio d'angolo calciato dall'argentino, Neymar è sfilato alle spalle di Hakimi mettendo in rete di testa. Eravamo poco oltre la metà del primo tempo (28') e fino a quel momento il Borussia si era visto solo per un tentativo di Sancho al volo (fuori) e, poco prima, per una mancata deviazione sottoporta di Haaland (partita pessima con rischio di espulsione per il vizio di tenere le braccia troppo larghe sui contrasti aerei) su cross basso dalla destra.

    Il resto era possesso palla del Paris che tre minuti prima del vantaggio effettivo l'aveva sfiorato con Cavani (incredibile come Tuchel possa preferirlo a Icardi) che aveva sprecato in diagonale un assist del solito Di Maria. Sulla conclusione c'è stata anche la deviazione di Burki con il piede destro, ma da quella posizione il vero Cavani non avrebbe sbagliato mai. Il Borussia ha deluso non solo perché non ha reagito (i soli tiri verso la porta li ha prodotti il subentrato Brandt, per Thorgan Hazard, dopo metà ripresa), ma perché si è allungato, ha perso tanti palloni in mezzo al campo e, nel finale, è rimasto anche in dieci causa espulsione di Emre Can, il peggiore assieme a Witsel, per un fallo su Neymar bissato da una reazione incomprensibile.

    Il Borussia è mancato in quella che una volta chiamavamo la dorsale della squadra: Hummels, Emre Can e Witsel, oltre a Haaland, poco servito, ma anche poco reattivo. Sancho è un buon giocatore che pensa di essere un fenomeno e questo gli peggiora spesso la prestazione. Fosse più essenziale ne guadagnerebbe sia lui che la manovra. La partita si è chiusa ad un passo dall'intervallo. Dopo un’insistita, anche se poco lineare, azione al limite dell'area tedesca, Neymar ha allargato per Sarabia che, da destra, ha messo in mezzo. Bernat è stato il più lesto di tutti e di punta ha messo dentro.

    Favre, l'allenatore francese del Dortmund, ha avuto la colpa di sprecare un tempo (il secondo) e di non cambiare la squadra prima. Che senso ha avuto Goetze, presumibilmente un ex giocatore, al posto di Hakimi solo all'87'? Quanto a Mbappé, influenzato ma per fortuna non toccato dal coronavirus, è entrato a poco meno di mezz'ora dalla fine. Giusto il tempo di farsi ammonire. Come Di Maria che, colpito da un giallo quando è entrato dalla panchina nella rissa generata da Emre Can, salterà l'andata dei quarti. Un’assenza pesante, chiunque il Psg incontri.

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