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  • Milanmania: il mercato di Mirabelli l'unica luce, i misteri di Li e la passione di Elliott

    Milanmania: il mercato di Mirabelli l'unica luce, i misteri di Li e la passione di Elliott

    • Carlo Pellegatti
    L’ora più buia! Sono stati mesi foschi, irrespirabili, complicati, infiniti. L’unica luce è stata la campagna-rafforzamento di un anno fa, che ha messo le basi perché il Milan migliorasse la qualità di una squadra arrivata terza nel girone di ritorno, grazie anche alla sagacia, alla passione, alle conoscenze di Rino Gattuso.  Si  devono oggi ricordare le parole di Massimiliano Mirabelli, che più di una volta, davanti alle critiche per qualche acquisto poco redditizio, ha spiegato l’importanza di un mercato che doveva conciliare quantità e qualità: "Io sapevo di quanto potessi avere a disposizione per l’estate 2017, mentre già ipotizzavo di non contare sulla stessa cifra un anno dopo”. Parole sagge e  profetiche, alla luce di quanto sta accadendo.

    Ora il Milan ha una rosa valida, con la speranza che il gap con Inter e Roma possa essere avvicinato, dopo la positiva campagna delle due rivali, grazie a un mercato milanista  non ancora cominciato nei suoi pezzi più importanti.  L’ora più buia vede, dalle 17.30 di venerdì 5 luglio, una luce fioca che potrebbe illuminare il futuro cammino rossonero. Sì, Li Yonghong è più lontano dal Milan, ormai nelle mani del fondo Elliott. Qualcuno immagina un colpo di coda dell’uomo d’affari cinese, ma con il tribunale del Lussemburgo non si scherza. Mercoledì 11 luglio il fondo americano potrebbe essere il nuovo proprietario del club di Via Aldo Rossi. Esiste la possibilità che Mr Li si presenti con un nuovo proprietario davanti agli avvocati di Elliott. Sarà  poi il fondo statunitense a accettare l’eventuale offerta del presidente cinese

    Rimane uno dei misteri più insondabili, incredibili, illogici come Li Yonghong non sia riuscito a trovare 32 milioni di euro, perdendo così 540 milioni, la cifra investita fino ad ora, in questa sua avventura rossonera. Incomprensibile anche il rifiuto  della  proposta di Rocco Commisso, che gli avrebbe permesso di rimanere dentro il club con il 30 per cento e di non rifinanziare  il debito  Elliott di 380 milioni, pur accusando una perdita importante. Gli scenari ora sono aperti e illimitati, scenari con tante domande. Il fondo americano ha già un compratore, che potrebbe subentrare subito nella gestione della società? La famiglia Singer vuole tenere il Milan, immettendo magari 150 milioni per la gestione ordinaria e la campagna acquisti? E’ indubbio che sia fondamentale interesse per gli americani che la società milanista torni subito ai suoi livelli tradizionali, ridando lustro e valore al suo blasone.

    L’arrivo del fondo può rappresentare anche una svolta cruciale anche in vista della memoria difensiva da presentare al Tas di Losanna.  Sulla questione, stanno lavorando da giorni i legali del Milan, ma  l’intervento dei Singer potrebbe cambiare le strategie. Insomma, anche su questo punto, fondamentale per il futuro sportivo del club, dobbiamo aspettarci sorprese.  Provo a sbilanciarmi, anche se indovinare è molto complicato. Vista la passione per il calcio di Gordon Singer, già in tribuna in Arsenal-Milan e qualche volta a Milano, non escluderei che Elliott voglia gestire direttamente il Milan per questi primi mesi.  Lo stesso Gordon ,presente a San Siro con una ventina di amici in un match dei rossoneri, ha voluto poi disputare una partitella a Milanello, coinvolgendo tutti i suoi ospiti. Il denaro è importante, non dà la felicità, anche se rende tutti meno nervosi. Diventare però proprietario di una squadra così gloriosa può rappresentare un fascino irresistibile . Un regalo che papà Paul potrebbe donare al figlio Gordon e… ai tifosi del Milan!

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