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  • Il miglior Milan dopo quello di Allegri: così è impossibile mandare via Gattuso
Il miglior Milan dopo quello di Allegri: così è impossibile mandare via Gattuso

Il miglior Milan dopo quello di Allegri: così è impossibile mandare via Gattuso

  • Giancarlo Padovan
    Giancarlo Padovan
Il Milan arriverà al derby di domenica prossima davanti all'Inter. Comunque vada la partita dei nerazzurri contro la Spal, la squadra di Gattuso resterà al terzo posto con uno o più punti di vantaggio sui rivali. Non so quanto conterà, ma la quinta vittoria consecutiva in campionato, in casa di un Chievo ormai retrocesso, ma combattivo e pericoloso, chiarisce che la pessima partita interna contro il Sassuolo è stata episodica.

Il Milan non travolge, né domina l'avversario, ma capitalizza il successo con l'accortezza della grande squadra: quella che sa cogliere le opportunità e gestire i momenti. Passati in vantaggio grazie ad una straordinaria punizione di Biglia (31'), determinata da una controversa punizione assegnata dall'arbitro Pairetto per fallo di Leris ai danni di Paquetà (uno dei peggiori), gli uomini di Gattuso (espulso a causa di un battibecco con Meggiorini) si sono fatti raggiungere dieci minuti dopo da un colpo di testa di Hetemaj (nella circostanza male la marcatura di Conti) su cross di Leris.

E' vero che alla fine del primo tempo e all'inizio del secondo, il Milan ha sbagliato troppi passaggi rischiando di consegnare l'iniziativa al Chievo, ma è altrettanto vero che dopo il definitivo vantaggio di Piatek (57') non solo non ha corso alcun rischio, ma si è anche avvicinato alla terza rete in almeno due circostanze. Il gol del polacco (diciannovesimo in stagione come Cristiano Ronaldo e Quagliarella), prima di essere convalidato, è stato sottoposto al vaglio del Var. Il punto non era il tocco sottomisura sull'assist aereo di Castillejo (posizione regolare), ma il tentativo di rovesciata che l'aveva preceduto di qualche secondo. Nell'eseguirla Piatek aveva forse commesso gioco pericoloso su Depaoli. Per sovrammercato Bindoni, primo assistente dell'arbitro, aveva in un primo tempo alzato la bandierina per abbassarla subito dopo. Pairetto, che meglio avrebbe fatto a rivedere l'azione, si è fidato della decisione del Var La Penna e ha convalidato tra le proteste dei clivensi (ammoniti Giaccherini e Sorrentino anche se in due momenti distinti e successivi).

Credo che sul risultato finale abbiano influito sia i cambi che Gattuso ha predisposto attraverso l'ottimo vice Gigi Riccio, sia il mutamento di sistema di gioco nel finale di gara. Aver inserito Calhanoglu per Paquetà è stato decisivo. Essere passati prima dal 4-3-3 al 4-3-1-2 (con Castillejo trequartista) e poi, con l'ingresso di Borini per Suso, al 4-5-1, spostando Kessie davanti alla difesa, è stato molto utile. Il Chievo non ha trovato più spazi in avanti, il Milan ha avuto la possibilità di almeno un paio di contropiede che avrebbero potuto far male agli avversari.

Non è stata una partita bella, ma certamente difficile. Il Chievo, infatti, pur avendo vinto una sola volta in questo campionato, è una squadra che all'organizzazione di gioco abbina la serietà. Se fosse altrimenti non avrebbe pareggiato a Napoli a novembre e non sarebbe riuscito a fermare l'Inter. Di Carlo ha cominciato la partita con quattro difensori e ha finito con tre. Davanti le punte da due sono diventate tre. Purtroppo per lui hanno avuto pochi palloni giocabili, anche perché hanno sofferto la cattiva serata di Giaccherini. L'ex del Napoli avrebbe dovuto fare il trequartista giostrando tra le linee in fase di possesso e marcare a uomo Biglia in fase di non possesso. Non gli è riuscita né l'una, né l'altra cosa finendo, dopo la mezzora del primo tempo, per fare il terzo dell'attacco in una sorta di 4-3-3.

Per trovare un Milan migliore dell'attuale bisogna risalire al 2011-2012. Allora i rossoneri, guidati da Max Allegri, avevano 57 punti, sei più di adesso. Quel Milan era in testa alla classifica, anche se poi lo scudetto lo vinse la Juve di Conte. Gattuso corre forte (sei punti in più rispetto ad un anno fa) e nonostante il derby non ha nessuna intenzione di fermarsi. Per ora è terzo e in semifinale di Coppa Italia. Arrivasse a centrare entrambi gli obiettivi, mandarlo via sarebbe quasi impossibile.    


IL TABELLINO

Chievo-Milan 1-2  (primo tempo 1-1)

Marcatori: 32' pt Biglia (Mil), 41' pt Hetemaj (Chi), 12' st Piatek (Mil)

Assist:  41' pt Leris (Chi), 12' st Castillejo (Mil)

Chievo Verona  (4-3-1-2): Sorrentino; Depaoli, Bani (Dal 43' st Pucciarelli), Barba, Andreolli; Leris, Dioussé (Dal 32' Kiyine), Hetemaj; Giaccherini; Stepinski, Meggiorini (Dal 32' st Djordjevic).
A disposizione: Bragantini, Caprile, Frey, Cesar, Rossettini, Jaroszynski, Piazon, Kiyine, Burruchaga, Pucciarelli, Grubac, Vignato, Djordjevic.
Allenatore: Domenico Di Carlo

MILAN (4-3-3): Donnarumma G.; Conti (Dal 19' st Calabria), Musacchio, Romagnoli, Laxalt; Kessie, Biglia, Paquetà (Dall'9 st Calhanoglu); Suso, Piatek, Castillejo.
A disposizione: Donnarumma A., Reina, Abate, Calabria, Caldara, Strinic, Bakayoko, Bertolacci, Montolivo, Calhanoglu, Borini, Cutrone.
Allenatore: Gennaro Gattuso

Ammoniti: 7' st Conti (Mil), 14' st Giaccherini (Chi), 49' st Hetemaj (Chi)

Espulsioni: 34' pt Gattuso (Mil)
 

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