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  • Milanmania: Yonghong Li come il primo Berlusconi

    Milanmania: Yonghong Li come il primo Berlusconi

    • Carlo Pellegatti
    Senza via di uscita. Quattro punti nelle due partite contro Sassuolo e Napoli li avrei certamente firmati, per continuare a tenere viva la speranza di conquistare un posto in Champions League. Pareggiata la partita contro gli emiliani, ora il Milan ha un solo risultato contro il Napoli, la vittoria. Cioè un’impresa, cioè ottenere il miglior risultato, in campionato, della nuova era del Dragone. Senza Bonucci e Romagnoli, hai detto niente! Ripeto, il concetto di qualche settimana fa. I Gattusiani devono cercare di arrivare più vicini possibile a quota 70 punti e poi guardarsi intorno e capire quale sarà il loro destino europeo, la prossima stagione.

    Domenica prossima intanto festeggia le cento partite in serie A Gigio Donnarumma, un record per lui che sarà il più giovane di sempre toccare questa quota, battendo addirittura Gianni Rivera. Purtroppo “Il Guardiano della luna” sta attraversando la fase più complicata e difficile della sua carriera, forse condizionato dalle manovre di mercato che vedranno l’arrivo di Reina nella prossima stagione. Dispiace perché Gigio è avviato a diventare il portiere più forte del mondo, ma tante sue scelte stanno condizionando e mettendo qualche ombra su un cammino splendente. Un giocatore che sarebbe comunque da tenere stretto perché, anche la settimana internazionale, ha confermato che Donnarumma non abbia grandi concorrenti. Certamente i portieri di Real Madrid, Barcellona, Psg non sono all’altezza dei loro club. Pochi i portieri di grande livello in Europa. Chi ha la fortuna di avere Allison, Handanovic e Donnarumma non li dovrebbe cedere mai!

    Oggi 13 aprile è anche il compleanno della nuova dirigenza cinese. Una eredità pesante dopo i luminosi anni della Presidenza Berlusconi. Un giudizio? Non può che essere positivo. La squadra è più forte rispetto alla scorsa stagione, gli investimenti sono stati massicci, in panchina è stato scelto un grande allenatore. Fondamentale però il lavoro della prossima estate, quella decisiva per il salto di qualità agli ordini di Gattuso. Qualche similitudine si può trovare con gli inizi della Presidenza più vincente della storia. Silvio Berlusconi acquisisce il Milan a febbraio, ma fallisce la qualificazione all’Europa, mentre questo Milan la afferra nel finale della stagione. Anche la sua prima stagione, la ’86-’87, non è brillante sul piano dei risultati in campionato, con la conquista di un posto in Coppa Uefa, solo grazie allo spareggio di Torino. Ora i rossoneri possono addirittura superare quella squadra, quanto a risultati, vincendo la Coppa Italia.

    La seconda campagna acquisti di Silvio Berlusconi, però, è sontuosa. La rosa diventa ricca di campioni agli ordini di Arrigo Sacchi. Beh. Per Fassone e Mirabelli sarà impossibile eguagliare gli acquisti di Donadoni, Van Basten Gullit e Ancelotti, ma lavorando con intelligenza, nei ruoli più scoperti, il Milan può diventare ancor più competitivo.

    I risultati del 2018 lo pongono dietro solo a Juventus e Napoli. Non sono opinioni, ma numeri. Chiudo con una considerazione su Real Madrid-Juventus. Un complimento all’allenatore dell’ultimo Scudetto del Milan. La sua signorilità e il suo equilibrio, nell’acceso dopo gara, sono stati splendidi. Grande Allegri!

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