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  • Il Milan sovrasta una Juve in crisi. Sarri salvato dal rigore regalato da Valeri, ma può perdere con chiunque

    Il Milan sovrasta una Juve in crisi. Sarri salvato dal rigore regalato da Valeri, ma può perdere con chiunque

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    La Juve è in piena crisi (idee, gioco, velocità) e avrebbe meritato di perdere la semifinale di andata di Coppa Italia con il Milan se l’arbitro Valeri non avesse assegnato un calcio di rigore inconcepibile, dopo astrusa valutazione davanti al video.

    Accade che, ormai prossimi al 90’, Cristiano Ronaldo (il peggiore fino a quel momento insieme a Ramsey, Pjanic e Matuidi) si distenda in rovesciata sul pallone e che questo sbatta su un braccio aperto di Calabria, anch’egli in volo per contrastare il portoghese. Calabria è girato come lo era l’allora cagliaritano Cerri alla prima giornata di campionato quando il Brescia venne omaggiato di un rigore cervellotico, riconosciuto come errore solo alcuni mesi dopo dall’ineffabile designatore Rizzoli. Quindi non solo Calabria è a meno di un metro da Ronaldo, ma è pure girato e, dunque, non vede nemmeno la palla. Quanto alle braccia, sono larghe solo perché il difensore sta saltando e nessuno al mondo è mai saltato con le braccia aderenti al corpo.

    Per onestà intellettuale va riconosciuto che Valeri, di primo acchito, aveva lasciato proseguire l’azione non ravvisando alcunché. Anzi, a qualche juventino che protestava, avrebbe detto proprio che Calabria era girato. Chissà perchè, dopo aver rivisto l’azione, ha cambiato idea. Sul dischetto, naturalmente, è andato Ronaldo che ha battuto centrale, mentre Donnarumma è andato alla propria sinistra.

    Così la peggiore Juventus della stagione non solo ha pareggiato segnando un gol in trasferta (un vantaggio per il ritorno), ma avrà buone possibilità di passare il turno il 4 marzo visto che a Torino mancheranno gli squalificati Ibrahimovic, Castillejo e Theo Rodriguez, quest’ultimo addirittura espulso dall’arbitro (legittime le due ammonizioni) quando mancavano diciannove minuti alla fine.

    Senza un rigore regalato la Juve non avrebbe pareggiato nemmeno con l’uomo in più per la semplice ragione che i suoi sono quasi tutti scarichi. De Sciglio, colpevolissimo sul gol di Rebic, è impresentabile a questi livelli e non si capisce perchè Sarri gli dia tutte queste occasioni visto che Cuadrado, esterno alto, ha giocato tutta la partita. De Ligt ha sbagliato alcuni anticipi da brivido, Bonucci è distratto e presuntuoso, Alex Sandro non difende (il cross di Castillejo per il gol è venuto dalla sua parte) e attacca in modo prevedibile. Dei centrocampisti ho già detto essere stati i peggiori in campo insieme con Ronaldo. Non fosse stato per Buffon (tre parate decisive) la Juve sarebbe sprofondata, mentre davanti hanno brillato Dybala (sempre l’unico a venire incontro alla palla, il solo capace di aprire il gioco e di dare i tempi ai compagni) e Cuadrado (suo l’unico tiro pericoloso respinto nel finale di tempo da Donnarumma).

    Il Milan, al contrario, sta benissimo, gioca con brillantezza, si difende stretto e ogni volta che ha passato la metacampo ha fatto paura. Abbiamo rivisto la stessa squadra del primo tempo con l’Inter che, però, questa volta, non si è arenata all’intervallo, ma ha continuato a macinar gioco, costruire occasioni sfruttando l’ampiezza del campo, cercare Ibrahimovic che ha smistato palloni sapienti. Come sempre ha segnato Rebic su cross di Castillejo, anche se De Sciglio che lo guarda e non interviene è un'immagine che va conservata al museo degli orrori difensivi.

    La partita è stata bella e al 4-4-2 del Milan la Juve ha curiosamente risposto con lo stesso sistema di gioco. Tra i rossoneri Rebic e Calhanoglu si alternavano in fascia e nel sostegno a Ibrahimovic, mentre gli esterni della Juve erano Cuadrado a destra e Matuidi a sinistra. Il Milan ha tirato di piu e tenuto meno la palla, al contrario della Juve, lenta e compassata, che della palla non sapeva che farsene perchè gli avversari chiudevano preventivamente ogni spazio, soprattutto dopo il vantaggio.

    Sarri ha tolto Ramsey, in questo caso centrale con Pjanic, inserendo lo sciagurato Bentancur (ricordate Verona?), poi via De Sciglio per Higuain (passaggio al 4-3-3 con Dybala a destra a sovrapporsi a Cuadrado), infine Rabiot per Matudi (assetto rivisto con Pjanic e Bentancur).

    Pioli, senza il rigore, avrebbe portato a casa la vittoria comunque, ma l’espulsione di Theo Hernandez ha pesato. Laxalt ha preso il posto di Rebic sistemandosi basso a sinistra, poi Salemaekers ha avvicendato Castillejo e Paquetà ha sostituito Calhanoglu, dirottato a sinistra.

    Il Milan può recriminare, ma non è di certo eliminato. Anzi, contro una Juventus così, possono vincere tutti. Anche il Brescia che domenica scenderà allo Stadium galvanizzato dall’idea di potercela fare. 

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