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  • Il Napoli più brutto della stagione: Ancelotti, così niente Europa League

    Il Napoli più brutto della stagione: Ancelotti, così niente Europa League

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    Se si esclude la prima mezz’ora, è stato il Napoli più brutto della stagione. Il Salisburgo ha vinto con merito, giocando una partita da grande squadra e se non si è qualificato lo deve al gol che non è riuscito a segnare all’andata al San Paolo per merito di Meret (tre prodezze) e al gol che ha segnato al ritorno Milik dopo meno di un quarto d’ora, quando il Napoli stava controllando brillantemente la partita. Non ci aspettavamo un’altra prestazione stile-Juve, non ce n’era bisogno, ma queste figure in Europa non si fanno e Ancelotti lo sa.

    INIZIO NAPOLI. Occupare il campo, impossessarsi del gioco, spingere indietro l’avversario. Quello che Ancelotti aveva chiesto alla sua squadra si è visto subito a Salisburgo. Si è visto fino al 25' del primo tempo quando è accaduto qualcosa di raro, molto raro: Allan ha perso palla in uscita, l’ha persa male, fidandosi della sua tecnica, con una superficialità che nessuno gli riconosce avendo doti esattamente opposte. Ha consegnato quella palla a Szoboszlai, che l’ha toccata a Dabbur, in area napoletana il bomber israeliano ha saltato Chiriches, messo la palla sul primo palo e rimesso il Salisburgo in partita. Per la qualificazione no, era troppo tardi. A chiuderla ci aveva pensato Milik dieci minuti prima, in fondo a un’azione in cui Mario Rui era stato due volte protagonista, la prima quando ha strappato la palla allo zambiano Mwepu (pure lui leggerissimo in quella situazione), la seconda quando l’ha scambiata con Zielinski e piazzata al centro dove Ulmer l’ha sbatacchiata addosso a Onguené, che l’ha rimpallata su Walke che, infine, l’ha messa sul sinistro in rovesciata di Milik.
       
    CONTROLLO. Dall’inizio all’uno a uno aveva giocato solo il Napoli. Bello, autoritario, ricco di tecnica, con Zielinski che deliziava la platea con una serie di tocchi da applausi (ma anche qualcuno con troppo zelo), con Mertens che cercava il primo gol del 2019, con Fabian Ruiz che ripartiva e Mario Rui che attaccava. Alle assenze di Albiol, Koulibaly e Maksimovic (difesa nuova con la coppia Chiriches-Luperto e con quest’ultimo al debutto da titolare in Europa League), si è aggiunta durante il riscaldamento quella di Insigne (risentimento muscolare), il cui nome era già apparso nella lista ufficiale dell’Uefa. Ma per mezz’ora, il Napoli ha giocato con l’equilibrio di sempre. 
       
    PRESSIONE AUSTRIACA.
    La rete di Dabbur (12 gol in Coppa e 11 in Bundesliga) ha cambiato la partita e da quel momento il Salisburgo ha messo sotto il Napoli. Sono entrati sulla scena il giapponese Minamino, col trequartista Wolf e soprattutto col giovanissimo interno ungherese Szoboszlai, diciotto anni, bella corsa e ottima visione di gioco. La squadra di Rose ha aumentato velocità e pressione, ma di situazioni pericolose dalle parti di Meret non se ne sono viste almeno nel primo tempo.
       
    LA RIMONTA. Nella ripresa, il Salisburgo non ha mollato, tutt’altro. Per qualificarsi doveva vincere 5-1, segnando 4 gol in 45', ma aveva lo stesso il fuoco dentro. Ha occupato la metà campo del Napoli e non l’ha più abbandonata. Sono calati Zielinski (sostituito da Diawara), Callejon e Mertens. Gli austriaci hanno segnato il 2-1 con Gulbrandsen, entrato al posto dello sbadato Mwepu. L’azione è stata bella: Szoboszlai ha lanciato a sinistra il vecchio capitano Ulmer, cross dal fondo, Gulbrandsen è scappato alle spalle di Luperto e ha toccato la palla sul secondo palo. Da applausi la mezza rovesciata con cui Dabbur ha centrato il palo e nel recupero, un altro nuovo entrato, Leitgeb, ha segnato il 3-1 sfruttando la disattenzione di Malcuit. Anche il terzino francese aveva fatto da poco il suo ingresso in campo per prendere il posto di Chiriches, uscito malconcio. Era il quarto difensore centrale che finiva fuori. Come giustificazione per la pessima partita degli azzurri non era sufficiente. Per andare avanti in Europa League, ci vuole il Napoli dell’andata. Questo del ritorno non va da nessuna parte.


    IL TABELLINO

    Salisburgo-Napoli 3-1 (primo tempo 1-1)

    Marcatori: 14' pt Milik, 25' pt Dabbur, 21' st Gulbrandsen, 47' st Leitgeb

    Assist: 25' pt Szoboszlai, 21' st Ulmer

    SALISBURGO (4-3-1-2): Walke; Lainer, Ramalho, Onguéné, Ulmer; Mwepu (14' st Gulbrandsen), Samassekou, Szoboszlai (29' st Leitgeb); Wolf; Minamino, Dabbur. A disp. Stankovic, Vallci, Todorovic, Daka. All. Rose

    NAPOLI (4-4-2): Meret; Hysaj, Chiriches (33' st Malcuit), Luperto, Mario Rui; Callejon, Allan, Fabian, Zielinski (29' st Diawara), Mertens (43' st Younes), Milik. A disp. Ospina, Ghoulam, Younes. All. Ancelotti

    Arbitro: Del Cerro Grande (SPA)

    Ammoniti: 42' pt Onguéné, 44' pt Milik, 11' st Samassekou


     

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