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  • Il Venezuela di Rincon: qui domina il baseball. Che rapporto Chavez e Diego

    Il Venezuela di Rincon: qui domina il baseball. Che rapporto Chavez e Diego

    • Edoardo Siddi
    Tomas Rincon è il primo giocatore venezuelano della Juventus. Capitano della sua nazionale, è nato a San Cristobal, capitale dello stato federato di Tachira e centro più popoloso della Ande venezuelane, oltre che settima città del Paese per popolazione. Passeggiando per le affollate vie della città, non sentirete parlare spesso di calcio. Come in tutto il Venezuela, infatti, non è il gioco più seguito d'Italia lo sport principale.

    DOMINIO BASEBALL - In un Venezuela giunto al collasso economico e che sta vivendo anni estremamente bui, lo sport più seguito è il baseball. La VPBL è la lega più seguita nel Paese e diversi giocatori venezuelani sono riusciti anche ad approdare nella Major League Baseball, la più ambita delle leghe. Sono oltre 200 i venezuelani che hanno preso parte alla competizione dal 1939, e nel 2014 erano ben 59, più di qualunque altra nazione, eccezion fatta per la Repubblica Dominicana. L'eroe sportivo nazionale, è senza dubbio Luis Aparicio, unico giocatore venezuelano di baseball ad essere incluso nella National Baseball Hall of Fame.

    LA RIVINCITA DEL CALCIO - Non solo il calcio non è lo sport più seguito, ma il Venezuela è considerata addirittura l'anello debole del movimento sudamericano, essendo l'unica compagine COMNEBOL a non essere mai riuscita a qualificarsi alla fase finale dei Mondiali. In un momento storico in cui il paese sta vivendo un autentico dramma, però, il calcio ha dato una delle poche occasioni per sorridere, regalando uno dei pochi momenti in cui il Venezuela si è sentito unito, e ha messo da parte i problemi. Copa America Centenario, qualche mese fa, il Venezuela sconfigge l'Uruguay per 1-0 e ottiene la qualificazione al turno successivo, eliminando una delle favorite. Gioia a non finire, e sebbene il sogno si sia interrotto ai quarti, con il brutto 4-1 subito dall'Argentina, il cammino rimane, come testimonianza di una crescita inaspettata e nuova. Con Rincon alla guida di uno dei momenti storici migliori del movimento. 

    HUGO E DIEGO - Eppure, il calcio e il Venezuela si sono sfiorati e legati con due personaggi che li hanno segnati, che ne sono stati forse i massimi rappresentati. Due simboli. Hugo Chavez e Diego Armando Maradona. Tra i due è nata un'amicizia particolare, forte, originata da idee troppo simili per non farli incontrare. Chavez, come tutti, era un appassionato di baseball, ma calcio e motori sono sport globali per eccellenza, veicoli ideali per guadagnare consenso e diffondere ideali. Così, per Maradona, uno che ha un tatuaggio del Che sul braccio, un uomo come Chavez diventa un partner ideale. I contatti diventano frequenti, le idee uniscono, l'utopia di cancellare il calcio capitalistico e corrotto anima i due, con l'altro amigo, Fidel. Chavez diventa un appassionato, i due seguono la Copa America 2011 insieme, dopo che, nel 2007, avevano certificato il legame con la partecipazione del Pibe de Oro al programma condotto da Chavez, 'Ciao Presidente'. E il legame è durato fino alla fine, quando ha reso omaggio alla tomba del Comandante, dicendo che "Hugo Chavez ha cambiato il modo di pensare dei sudamericani'. A testimoniare l'enorme stima di quel grande uomo che aveva, secondo Diego, il grande merito di aver liberato il Venezuela dalla grinfie degli Stati Uniti.

    @Edosiddi

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