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  • Inghilterra, la regina fatta in casa: 23 su 23 dalla Premier. Le altre? 1 su 33...

    Inghilterra, la regina fatta in casa: 23 su 23 dalla Premier. Le altre? 1 su 33...

    • Stefano Agresti
    Molto si è detto sulle quattro semifinaliste del Mondiale russo: che sono tutte europee, ad esempio, a conferma del dominio ormai schiacciante del vecchio continente, che vincerà il quarto titolo consecutivo; oppure che sono andate fuori le cinque storiche dominatrici, tutte quelle che hanno vinto almeno due trofei a testa (Brasile cinque, Italia e Germania quattro, Argentina e Uruguay due).

    Se esaminiamo le squadre rimaste in corsa, concentrandoci sui calciatori che ne fanno parte, noteremo la particolarità dell'Inghilterra, che è davvero l'unica nazionale fatta in casa: i ventitré convocati di Southgate giocano in Premier. Le altre tre sono esattamente il contrario: Belgio e Croazia non hanno nemmeno un giocatore che milita nel proprio campionato tra gli undici titolari dei quarti di finale, la Francia solo uno (Mbappé).
    Per Belgio e Croazia, possiamo ritenere questo dato assolutamente normale: i campionati d'origine sono di livello basso, tecnicamente ed economicamente, così i calciatori migliori se ne vanno all'estero. Si spiega peggio per la Francia, che ha almeno una società ricchissima (Il Psg) e altre decisamente competitive (Monaco, Marsiglia, Lione). Eppure tutti i Bleus scelti da Deschamps per la sfida con l'Uruguay, con l'eccezione del fenomeno ragazzino, giocano all'estero.

    Il fatto che la Premier sia il campionato più ricco del mondo, a parte altri cinque/sei club sparsi per l'Europa (le grandi spagnole, il Psg, il Bayern, la Juve), giustifica solo in parte i numeri di cui abbiamo parlato, perché in Inghilterra comprano tanto all'estero proprio grazie a questa loro disponibilità economica. Infatti i due Manchester e il Chelsea sono pieni di stranieri. Eppure trovano anche spazio per i loro calciatori.
    Forse la spiegazione è più semplice di quanto si possa immaginare: i club della Premier spendono all'estero per calciatori forti e non buttano soldi per elementi di livello medio-basso solo per suggestionare i tifosi, come accade da noi. Se devono prendere in giro giocatori normali (in questa nazionale di fenomeni ce ne sono pochi, di buoni calciatori molti), tanto vale che si tengano i loro

    @steagresti

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