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  • Inter calpestata e dominata dal Cagliari: per la Champions si fa dura
Inter calpestata e dominata dal Cagliari: per la Champions si fa dura

Inter calpestata e dominata dal Cagliari: per la Champions si fa dura

  • Alberto Polverosi
    Alberto Polverosi
E ora tutti dentro al gruppone della Champions. La sconfitta dell’Inter, e il modo in cui è maturata (giocando una delle partite peggiori della sua stagione), allarga la lotta. Oggi il Milan può scavalcare i nerazzurri, la Roma potrebbe agganciarla, e poi dietro altri si possono avvicinare. L’Inter non ha vinto in 7 delle ultime 9 trasferte di campionato (3 pareggi e 4 sconfitte gli altri risultati): non è facile raggiungere la Champions con questa media. Ma soprattutto, gioca male. Il discorso opposto va fatto per la zona-salvezza: la vittoria del Cagliari, e il modo con cui l’ha conquistata (poco meno di un’ora di grande calcio), restringe il gruppo delle squadre in lotta. Una squadra che gioca come ha fatto quella di Maran non può in nessun modo retrocedere.

DA APPLAUSI - Quarantacinque minuti quasi tutti del Cagliari, il più bello della stagione. L’Inter sorpresa e calpestata, sul piano del gioco, del ritmo, della grinta, sul piano fisico e atletico. Il 2-1 che portava le squadre all’intervallo era riduttivo per i meriti dei sardi. Che erano partiti con un’aggressività spaventosa, avevano segnato con Ceppitelli (anche se il tocco finale era di Perisic), erano stati a un passo dal 2-0, subito dopo raggiunti dall’unica bella azione dell’Inter del primo tempo conclusa con un colpo da centravanti vero di Lautaro Martinez e infine tornati in vantaggio con un’azione splendida e un’esecuzione spettacolare di Pavoletti. Faragò aveva sbagliato due gol, Handanovic era stato fenomenale su Joao Pedro: al 45' poteva essere 4-1 per il Cagliari.
   
I DUBBI - Di quel primo tempo restavano anche alcuni dubbi sulle decisioni di Banti. Un probabile rigore non fischiato al Cagliari sullo 0-0 per un intervento di D’Ambrosio su Joao Pedro (l’interista non ha guardato il pallone ma l’avversario), un’ombra su un tocco di mano di Asamoah nella sua area di rigore e soprattutto un secondo giallo che Cigarini avrebbe meritato per il secondo fallo su Nainggolan
   
PADRONI SARDI - Il dominio della squadra di Maran è stato totale. Ha impressionato l’esattezza del suo palleggio di fronte all’imprecisione di giocatori più famosi ma, in questa serata, tecnicamente meno bravi. Brozovic ha cominciato sbagliando 3 palloni di fila, Vecino si è disinteressato del gioco, Perisic e Politano non riuscivano a tenere il passo di Srna e Luca Pellegrini che li attaccavano di continuo. Solo Nainggolan reggeva il ritmo infernale dei sardi, guidati dal giovane Barella. Dopo aver ammirato Chiesa in Coppa Italia, la partita di Barella ci rallegrava pensando alla Nazionale: il futuro è molto azzurro. I due interni Faragò e Ionita si inserivano senza la copertura dei centrocampisti interisti. Proprio Faragò ha avuto per due volte la palla buona per segnare: era solo in area quando ha tirato in porta, male però. 
   
I GOL - Il primo: punizione di Cigarini, con una palla tagliata e violenta, Ceppitelli è saltato più in alto di Perisic, che ha finito per toccare la palla per ultimo e metterla in rete. Il secondo: prima palla giusta di Politano per Nainggolan, cross da destra del belga, attacco sul primo palo di Lautaro Martinez, bruciati Ceppitelli e Cragno. Il terzo: cross di Srna (perso da Asamoah), Pavoletti ha incenerito de Vrij (e anche Skriniar) e ha segnato di destro un gol stupendo in mezza girata. Per Pavoletti era il quarto gol nelle ultime quattro gare sul suo campo.
   
ASSALTO FINALE - Per i primi minuti della ripresa, il Cagliari si è difeso ripartendo, poi però la spinta dell’Inter ha cominciato a farsi sentire. Spalletti ha tolto l’inutile Vecino per far entrare Borja Valero che si è mangiato una palla-gol. Il primo cambio di Maran è stato opportuno: Bradaric per Cigarini (che salterà la trasferta di Bologna per squalifica). L’Inter ha cercato di forzare i tempi. Al 39' Lautaro ha centrato il palo con un tiro da...terra deviato da Cragno. Ma in pieno recupero, sull’ultima ripartenza, il bulgaro Despodov, entrato da poco al posto di Joao Pedro, ha fregato Skriniar che lo ha steso in area. Stavolta, rigore giusto visto da Banti. Ma Barella, anziché impreziosire una partita straordinaria, ha mandato la palla in curva.



IL TABELLINO

Cagliari-Inter 2-1 (primo tempo 2-1)


Marcatori: 31' Perisic aut. (C) , 38' p.t. Lautaro Martinez (I), 43' p.t. Pavoletti (C)

Assist: 31' p.t. Cigarini (C), 38' p.t. Nainggolan (I), 43' p.t. Srna (C)

Cagliari (4-3-1-2): Cragno; Srna, Ceppitelli, Pisacane, Pellegrini; Faragò, Cigarini (25' s.t. Bradaric), Ionita (41' s.t. Padoin); Barella; Joao Pedro (36' s.t. Despodov), Pavoletti. All. Maran

Inter (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, De Vrij, Skriniar, Asamoah (38' s.t. Candreva); Vecino (23' s.t. Borja Valero), Brozovic (42' s.t. Ranocchia); Politano, Nainggolan, Perisic; Lautaro Martinez. All. Spalletti

Arbitro: Banti di Livorno

Ammoniti: 8' p.t. Cigarini (C), 20' p.t. Joao Pedro (C), 29' p.t. Skriniar (I), 21' s.t. Vecino (I), 26' s.t.Brozovic (I), 31' s.t. Faragò (C), 34' s.t. Pavoletti (I)​

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