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  • Inter, Conte: 'La visita di Zhang? Non ci si vedeva da tempo, ci ha fatto l'in bocca al lupo. Stanchezza? I miei pensino a fare la storia'
Inter, Conte: 'La visita di Zhang? Non ci si vedeva da tempo, ci ha fatto l'in bocca al lupo. Stanchezza? I miei pensino a fare la storia'

Inter, Conte: 'La visita di Zhang? Non ci si vedeva da tempo, ci ha fatto l'in bocca al lupo. Stanchezza? I miei pensino a fare la storia'

  • Pasquale Guarro
Alla vigilia della sfida contro il Crotone, il tecnico dell'Inter, Antonio Conte, ha risposto alle domande dei giornalisti dalla consueta conferenza stampa da Appiano Gentile. 

Che partita dobbiamo aspettarci?
“I ragazzi sanno che domani dovremo fare l’Inter perché se andremo pensando a qualcosa di diverso, ci aspetta una brutta sorpresa. Il Crotone vuole dimostrare di meritare la A e quale migliore occasione se non farlo contro chi sta vincendo lo scudetto. L’ho detto ai ragazzi e mi auguro che mi ascoltino”

Cosa ci può raccontare sulla visita del presidente?
“C’è stato un semplice saluto visto che non ci vedevamo da tempo. Ha salutato i calciatori e ci ha fatto l’in bocca al lupo. Sa che non abbiamo vinto ancora niente”.

Questa settimana è servita per ricaricare le pile o farà giocare chi è più fresco?
“La stanchezza c’è per noi ma anche per gli atri, magari altri visto il distacco la stanno accusando ancora di più. inutile parlare di stanchezza, stiamo facendo qualcosa di storico e pensino a questo i calciatori. Poi se qualcuno è stanco me lo dica e lo metterò in panchina”.

Come giudichi questa stagione all’interno della tua carriera?
“Ho già risposto a questa domanda, inutile tornarci su. È importante che questa annata termini nella giusta maniera e che ci ripaghi dei sacrifici e delle notti insonni”

C’è un calciatore che l’ha sorpresa per crescita di rendimento?
“Se ben ricordate, a inizio anno ho detto che le fortune dell’Inter sarebbero passate dalla crescita dei singoli. Questo è accaduto e per questo adesso stiamo facendo qualcosa di straordinario. Sono cresciuti tutti e tutti hanno un maggior senso di responsabilità. C’è stata una crescita generale di tutti i calciatori, anche dello stesso Pinamonti, che finora non è riuscito a ritagliarsi uno spazio perché aveva davanti gente come Lautaro, Lukaku e Sanchez, ma gli ho detto che oggi è un calciatore molto più forte rispetto a quello di inizio stagione”.

La svolta di questa stagione può essere stata la vittoria contro la Juventus?
“Penso che ci siano stati diversi punti chiave in questa stagione, che hanno accresciuto l'autostima e ci hanno dato consapevolezza. Non è la singola partita, ma anche quando stavamo inseguendo e quando poi siamo passati in testa, perché a quel punto la pressione può mangiarti e vieni risucchiato. Questo non è accaduto, bravi i ragazzi, sono arrivati i messaggi giusti”.

Come sta Vidal?
“Ha avuto un contrattempo perché il ginocchio operato va in sovraccarico e si forma un edema. Si sta allenando a parte e non è disponibile, mi auguro possa rientrare per il finale di stagione”.

Sanchez stava per andare alla Roma e oggi è importante per l’Inter, è stata la scelta giusta tenerlo?
“Tutti stanno facendo qualcosa di importante e tutti stanno contribuendo. Sanchez, nel momento in cui si è chiuso il mercato, si è tuffato anima e corpo nella squadra. Credo sia felice, perché qui ha trovato un clima familiare, dove tutti sono importanti al di là dei titolari. Mi auguro di regalargli più spazio in questo finale di stagione”.

Ha vinto scudetti con Juve e Chelsea, sta vivendo l’attesa in maniera diversa?
“Quando ti avvicini a un traguardo, l’attesa devi saperla gestire. È inevitabile che non è facile, ma penso che stiamo gestendo il tutto nella giusta maniera per cercare di non avere sorprese e arrivare in porto quanto prima. Chi lavora in Pinetina, dalla guardia al giardiniere, sa che stiamo facendo qualcosa di eccezionale”.

È evidente come lei abbia cambiato l’Inter attraverso il lavoro, come l’Inter ha cambiato lei?
“Il mio obiettivo è portare il mio credo e ilio bagaglio. Portare un percorso che è sicuramente fatto di sacrificio e sudore. Porto i calciatori al limite, ma alla fine questo è il percorso da seguire per essere credibili. Qualcuno non lo accetta e resta nella mediocrità, dove si sta senza mal di testa, ma qui ho trovato molta disponibilità”.

Ha detto che darà più spazio a chi ha giocato meno, sarà solo un premio o farete anche valutazioni in vista della prossima stagione?
“Ho detto che darò più spazio a chi lo merita e non perché devo fare un favore a qualcuno. Li manderò in campo perché mi hanno dato molto in allenamento. Con la Juventus abbiamo fatto 102 punti e abbiamo vinto prima lo scudetto, ma non abbiamo mollato nulla”.


   

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