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  • Intermania: ok coi gol di riserva, il Tottenham con i titolari e una mossa anti Icardi-Vecino

    Intermania: ok coi gol di riserva, il Tottenham con i titolari e una mossa anti Icardi-Vecino

    • Cristian Giudici
    Tre gol e tre punti per Inter e Tottenham che, in attesa di sfidarsi mercoledì sera in Champions League, si confermano le terze forze dei rispettivi campionati. Come sempre accade in questi casi, entrambi i club hanno mandato degli osservatori a "spiare" i loro prossimi avversari. In questo senso le indicazioni tratte dai collaboratori di Spalletti risultano più utili che quelle avute dagli uomini di Pochettino. Sia per le formazioni schierate dai due allenatori, sia per il livello degli avversari. Ovviamente il Frosinone non è un ostacolo paragonabile al Chelsea di Sarri, alla sua prima sconfitta in Premier. 

    STESSA INTER - I nerazzurri hanno vinto con i gol degli attaccanti di riserva (Keita e Lautaro), invece gli inglesi grazie ai soliti Alli, Kane e Son. Rispetto alla prima sfida di San Siro, l'Inter dovrebbe modificare solo una pedina: D'Ambrosio al posto di Miranda, con il conseguente accentramento al fianco di de Vrij di Skriniar, che all'andata si era adattato nel ruolo di terzino destro. Dopo il turno di riposo, tornano in campo dall'inizio i croati Brozovic e Perisic oltre alla premiata ditta Icardi-Vecino, decisiva per quel 2-1 in rimonta. 

    CONTROMOSSE - Il Tottenham può contare su un uomo "nuovo" per contrastare l'uruguaiano: Sissoko al posto di Dembelé per un centrocampo più atletico. Invece in difesa è inutilizzabile Foyth, escluso dalla lista Uefa. Il giovane argentino (classe 1998) era stato seguito con interesse anche dai nerazzurri quando giocava in patria nell'Estudiantes prima di trasferirsi a Londra. Foyth ha segnato la sua prima rete da professionista con un colpo di testa decisivo nella trasferta sul campo del Crystal Palace di Roy Hodgson prima della sosta, per poi debuttare in nazionale maggiore nell'amichevole vinta 2-0 contro il Messico. Senza dimenticare i recuperi dagli infortuni di Lloris in porta, Alderweireld e Vertonghen in difesa (dove invece non ci saranno Sanchez e Trippier, ancora ai box) e Dele Alli sulla trequarti al posto di Lamela. 

    SVOLTA SPECIAL - All'Inter basta il pareggio per qualificarsi agli ottavi di finale, ma per uscire indenne da Wembley dovrà giocare con una mentalità vincente. Come fece Mourinho nell'ultimo successo dei nerazzurri in terra inglese: sempre a Londra, ma a Stamford Bridge contro il Chelsea di Ancelotti, futuro campione d'Inghilterra. Il 16 marzo 2010 decise un gol di Eto'o, schierato largo a sinistra nel nuovo sistema di gioco, che poi portò al Triplete: il 4-2-3-1. Lo stesso utilizzato ora sia da Spalletti, sia da Pochettino. Anche se ultimamente il tecnico argentino ha provato le varianti del 4-3-2-1 e del 4-3-1-2. In tal caso una contromossa intelligente sarebbe quella di abbassare Nainggolan nel ruolo di mezzala. Tanto alla fine la differenza non la fanno i numeri, ma chi va in campo: "Uomini forti, destini forti. Uomini deboli, destini deboli". 
     

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