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  • Inter sontuosa in Italia, ora scopri chi sei in Champions: ma l'eliminazione non sarebbe una tragedia
Inter sontuosa in Italia, ora scopri chi sei in Champions: ma l'eliminazione non sarebbe una tragedia

Inter sontuosa in Italia, ora scopri chi sei in Champions: ma l'eliminazione non sarebbe una tragedia

  • Filippo Tramontana
    Filippo Tramontana
Reduce dalla vittoria sontuosa di Torino l’Inter si specchia per capire chi è veramente. Si perché a fine novembre siamo nella primavera dei verdetti. Già proprio così, da mercoledì la squadra di Conte saprà con più precisione quale dovrà essere il suo futuro prossimo, saprà se la sua corsa finirà per essere circoscritta nei confini italici oppure continuerà anche nell’Europa che conta di più.

Nonostante le mille difficoltà e i tanti infortuni l’Inter in campionato brilla eccome. Conte costringe i suoi a dare il 100% e la sua squadra vince, convince e mette sotto gli avversari. I nerazzurri dimostrano carattere oltre che ottime individualità, voglia e grinta. 

Quando sono sotto rimontano con ferocia, lottano, quando possono partono a razzo e portano a casa i 3 punti.

Dopo 13 partite lo score di 11 vittorie e 1 pareggio fa arrossire i pessimisti di inizio anno e gongolare i sognatori da ombrellone. 
La stagione è ancora lunga e purtroppo, come abbiamo visto, piena zeppa di imprevisti e insidie.

In 3 mesi Conte ha visto smembrare il suo centrocampo e sfoltire il suo già esiguo attacco dagli infortuni ma non si è mai perso per strada. Ha combattuto e, per ora, vinto. 

Abbiamo già scritto più volte che ora il mister nerazzurro dovrà essere aiutato dalla società. L’intervento dall’alto però dipenderà molto dal futuro europeo interista. Ci siamo, ormai è questione di 3 giorni e sapremo.

Contro la Slavia a Praga infatti l’Inter avrà solo la vittoria come unica speranza di mantenere vivi i propri sogni di Champions League.

Siamo al dentro-fuori, dopo la beffa di Dortmund non ci sono più alternative.
Lo Slavia sta facendo benissimo, mette in difficoltà tutti, ha tolto 2 punti all’Inter a San Siro e 2 al Barca al Camp Nou, sono vogliosi e cazzuti. Mettiamoci che l’Inter non avrà Sensi e Barella in campo, avrà un Gagliardini a mezzo servizio e un Brozovic con chilometri e chilometri sulle gambe. Ma così è e con questo bisogna fare. 

Da dopo mercoledì molto potrebbe cambiare. L’eliminazione non sarebbe una tragedia ma sicuramente influirebbe sul morale dell’ambiente con il rischio che, in queste condizioni, l’Europa League possa diventare un ostacolo piuttosto che un obiettivo.

L’ambizione di Conte e le aspettative sulla sua squadra potrebbero portare a sopravvalutare una rosa non attrezzata per competere con le big d’Europa. E’ realismo, questa squadra ad oggi non è ancora costruita per vincere, se hai Conte in panchina e ti chiami Inter però ai più questa suonerà solo come una giustificazione. 

Quindi nonostante le “sfighe” l’Inter dovrà vincere ancora, è la sua condanna, e dopo quella dovrà vincere domenica contro la Spal e poi contro il Barcellona. 

Sembra facile e scontato anche se la realtà alla fine è un’altra.

Giovedì l’Inter si specchierà di nuovo e vedrà la sua faccia, per tre giorni scoprirà chi è per poi tirare una riga e reinventarsi di nuovo. Forza Inter sempre!

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