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  • Intermania: il Cagliari si è 'scansato', festa scudetto della Juve a San Siro?

    Intermania: il Cagliari si è 'scansato', festa scudetto della Juve a San Siro?

    • Cristian Giudici
    Piace vincere facile? Dopo tre partite senza segnare un solo gol, l'Inter ne rifila quattro al Cagliari e si regala almeno una notte da terza in classifica. Il popolo nerazzurro, accorso anche ieri sera a San Siro quasi in 50 mila spettatori, tira subito un sospiro di sollievo alla lettura delle formazioni ufficiali. 

    L'esperimento della difesa a 3 (o a 5, dipende dai punti di vista) poteva andare bene per strappare un punto a Bergamo contro l'Atalanta, ma non per una partita da vincere a ogni costo in casa con il Cagliari. Che dal canto suo presenta un undici inedito: un po' per le assenze dei vari Barella, Cigarini (squalificati), Joao Pedro (sospeso per doping), Dessena, Deiola e Farias (infortunati); un po' per le scelte di Diego Lopez, che a sorpresa manda in panchina Ceppitelli, Faragò, Pisacane, Han e Pavoletti. A questi ultimi in attacco due vengono preferiti Giannetti e il carneade Ceter. 

    Tutto ciò non cancella i meriti dell'Inter. Anzi, sul campo si assiste a un monologo dei nerazzurri, che sbloccano il risultato con Cancelo dominando il gioco per tutta la durata dell'incontro. Le statistiche parlano chiaro: 75% di possesso palla, con addirittura 20 tiri a zero! Per trovare un'altra squadra di Serie A che non ha effettuato alcuna conclusione verso la porta avversaria bisogna tornare indietro nel tempo a oltre 4 anni fa, quando il Genoa perse 4-0 a Roma il 12 gennaio 2014. 

    Karamoh (promosso da titolare) sbaglia un paio di gol consolidando il primato dell'Inter nella classifica dei legni colpiti (22) senza contare il palo centrato in pieno col corpo. Prima di vedersi annullare una rete per fuorigioco scatenando l'ironia della Curva Nord contro Buffon sull'arbitro: "Insensibile!". Il raddoppio arriva comunque nella ripresa, con Icardi che sale a quota 25 gol in campionato stabilendo il suo nuovo record personale di marcature. Poi la premiata ditta croata Brozovic-Perisic completa il poker. 

    L'unica nota stonata della serata è l'infortunio di Gagliardini: a questo punto bisogna rimettere in piedi Vecino per ridare peso al centrocampo. A proposito di note, durante la moderna #InterSocialNight è stato bello sentire risuonare allo stadio la carica vintage della tromba da Giuseppe "Bepi" Ricciardi (classe 1948). A oltre 10 anni dalla scomparsa di Rinaldo Bianchini, storico trombettiere nerazzurro deceduto nel novembre del 2007. 

    Domenica pomeriggio l'Inter gioca a Verona con il Chievo, poi sabato 28 aprile c'è la sfida in casa con la Juventus. Che "rischia" di festeggiare lo scudetto proprio a San Siro se dopo il derby d'Italia, a tre turni dalla fine del campionato, avesse almeno 9 punti di vantaggio sul Napoli (ora a meno 6) senza perdere lo scontro diretto di domenica sera allo Stadium. Meglio non pensarci e concentrarsi sulla qualificazione alla prossima Champions League: l'unica cosa che conta per i nerazzurri in queste ultime cinque giornate. 

    @CriGiudici


     

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