Calciomercato.com

  • Intermania: le contraddizioni della Cina e del fair play finanziario Uefa

    Intermania: le contraddizioni della Cina e del fair play finanziario Uefa

    • Cristian Giudici
    Lisandro Lopez è pronto a diventare il primo rinforzo dell'Inter sul mercato di gennaio. Lo sapeva anche la mamma di Spalletti: serviva un difensore centrale. Low cost, of course. Il 28enne difensore argentino del Benfica non è Sergio Ramos, ma rappresenta una soluzione concreta a un problema numerico. Arriva per fare la riserva, non il titolare. Ovviamente non accende la fantasia dei tifosi che, con l'ingresso in società di Suning, si erano illusi di poter puntare subito al meglio di ciò che offre il mercato. La stessa famiglia Zhang si era presentata promettendo di riportare l'Inter in cima al mondo con l'arrivo di grandi campioni. Purtroppo la storia sta andando diversamente: un po' per il cambio di rotta dettato dalla Cina sull'uscita di capitali all'estero, un po' per il fair play finanziario Uefa. 

    DIFETTI COLLATERALI - Nato ai tempi di Platini con buoni propositi (ridurre l'indebitamento dei club), ma che ha causato un grave effetto collaterale: far vincere quasi sempre gli stessi. Perché il principio di base è: si può spendere quello che si guadagna. Il problema è che chi vince, guadagna di più e di conseguenza può investire maggiormente rispetto alla concorrenza. In questo modo il gap non diminuisce, anzi aumenta. Non a caso in Italia domina la Juventus, come il PSG in Francia e il Bayern in Germania. Il presidente dell'Uefa, Ceferin lo sa bene e infatti sta studiando nuove soluzioni regolamentari. 

    AUTOFINANZIAMENTO - Tornando in casa nerazzurra, non tutti i mali vengono per nuocere. Perché "tanta spesa" non sempre è sinonimo di "tanta resa": ormai non c'è più bisogno di ricordare gli oltre 70 milioni di euro sborsati per i cartellini di Joao Mario e Gabigol... Mercato a parte, Suning sta comunque investendo sull'Inter, facendo crescere il club nel mondo sotto tanti punti di vista. L'obiettivo a medio-lungo termine è renderlo in grado di camminare con le proprie gambe, senza l'aiuto del mecenate di turno: un sistema che andava bene ai tempi di Moratti, ma che non è più competitivo nel calcio moderno. Il primo traguardo da centrare in ordine di tempo è la qualificazione in Champions League. Non sarà facile, ma Spalletti farà tutto il possibile per riportare la squadra nell'Europa che conta. Con o senza altri rinforzi. E con lo stesso spirito di Wang Manfu, il bambino di 10 anni arrivato ghiacciato a scuola dopo aver camminato (#SenzaTregua) per 4 chilometri sulla neve a meno 9 gradi. Altra piccola grande contraddizione della Cina, una superpotenza economica mondiale ancora alle prese con tanta povertà sociale. 

    @CriGiudici

    Altre Notizie