Italiano del millennio, Totti soffre, ma supera Gattuso. Oggi Immobile sfida Del Piero: chi è meglio? VOTA
Utenti di calciomercato: Gattuso
Gattuso 54,6%
Totti 45,4%
Giuria tecnica: Totti
Gattuso 0
Totti 5
Stefano Agresti: Totti Alberto Cerruti: Totti
Giancarlo Padovan: Totti
Alberto Polverosi: Totti
Mario Sconcerti: Totti
Redazione di calciomercato.com: Totti
Gattuso 0
Totti 17
Carlo Pallavicino: Totti
Gianluca Minchiotti: Totti
Federico Zanon: Totti
Andrea Distaso: Totti
Emanuele Tramacere: Totti
Alessandro Di Gioia: Totti
Angelo Taglieri: Totti
Federico Albrizio: Totti
Cristian Giudici: Totti
Andrea Sereni: Totti
Luca Fazzini: Totti
Pasquale Guarro: Totti
Daniele Longo: Totti
Nicola Balice: Totti
Alessandro Cosattni: Totti
Fabrizio Romano: Totti
Francesco Guerrieri: Totti
Francesco Totti sfiderà Fabio Cannavaro ai quarti di finale dell’“Italiano del Millennio”, il sondaggio ideato da Calciomercato.com per stabilire il miglior giocatore del primo ventennio del 2000. Il romanista ha battuto Gattuso col punteggio di 2-1: hanno votato per lui i 5 opinionisti (all’unanimità), i 17 della redazione (anche in questo caso all’unanimità), mentre i lettori hanno preferito Gattuso che ha ricevuto il 54,6% dei voti.
Siamo arrivati al penultimo ottavo che vede il confronto fra Ciro Immobile e Alex Del Piero.
Immobile rappresenta il meglio dell’ultimo decennio: dal 2011-12, l’anno della B a Pescara con Insigne e Verratti sotto la guida di Zeman, fino al mese scorso, quando è stato fermato il calcio, ha sbagliato solo due stagioni, quelle trascorse all’estero, prima al Borussia Dortmund e poi nel Siviglia. Ma si contano pure i 28 gol in B col Pescara, i 22 in A col Torino e le ultime quattro fantastiche annate laziali con questi numeri: 23 gol nel 2016-17, poi 29, poi 15 e ora sono già 27 dopo 26 giornate. Sono cifre da grandissimo bomber.
A Ciro mancano però le vittorie prestigiose di Del Piero. Il laziale si ferma a una Coppa Italia e due Supercoppe Italia con la Lazio, una Supercoppa di Germania col Borussia, un campionato di B col Pescara. Niente a confronto con il titolo di campione del mondo, i 3 scudetti e le due Supercoppe Italia di Alex (ricordiamo che il periodo esaminato è dal 2000 in poi, altrimenti per lo juventino i successi sarebbero molti di più).
Due attaccanti, ma molto diversi. Il gol di Immobile è lo spunto, il guizzo, l’attacco alla profondità, è freddezza e cattiveria. Il gol di Del Piero (che di media segnava meno di Ciro: nel 2000 solo due volte ha raggiunto e superato quota 20) era talento puro, eleganza, intuito.