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James 'fuori' dal Bayern: meglio il Liverpool, ma il migliore è un italiano

James 'fuori' dal Bayern: meglio il Liverpool, ma il migliore è un italiano

  • Alberto Polverosi
    Alberto Polverosi
Si deciderà fra tre settimane a Monaco, dove il Liverpool porterà alcuni rimpianti. Ha giocato meglio del Bayern, ha avuto molte più occasioni per segnare, ma in area bavarese ha fatto troppa confusione, è stata troppo impreciso e ha sbagliato troppe volte la scelta finale. A Klopp è mancata la qualità risolutiva del solito Salah e in parte l’apporto di Firmino che non stava bene. Il Bayern ha fatto poco per vincere ad Anfield, al di là di un assetto assai ambizioso, con due soli centrocampisti di ruolo: Thiago Alcantara e Javi Martinez. Non l’ha aiutato James Rodriguez, troppo distante dal gioco e dalla squadra. Per capire il disagio della squadra di Kovac è sufficiente ricordare che Lewandowski, capocannoniere di questa Champions con 8 gol, non ha mai tirato in porta. 

AVVIO LENTO - Per una ventina di minuti, a Liverpool e Bayern è mancato qualcosa delle loro caratteristiche. Ai Reds il ritmo e l’intensità di cui dispone in Premier ma molto spesso anche in Champions, ai bavaresi la qualità del gioco d’attacco nonostante un quartetto tecnico formato da Gnabry, James Rodriguez e Coman alle spalle di Lewandowski. Non che la partita fosse stata noiosa fino a quel punto, tutt’altro, ma era distante da quanto potevamo immaginare essendo di fronte due squadre di tale livello. 
   
BAYERN, PALLEGGIO DIFENSIVO - Prima del 20', a un’occasione del Liverpool rispondeva una del Bayern, con Salah (parata di Neuer), Matip (rischio autorete su cross di Gnabry: respinta di Alisson), Mané (fuori) e Coman (esterno della rete). Da quel momento, la partita ha preso una piega assai più netta ed è passata decisamente fra le mani degli inglesi. I tedeschi palleggiavano lentamente (e talvolta stucchevolmente) con tre difensori (Kimmich, Sule e Hummels) oltre a Neuer, costretti a farlo dal pressing dei tre attaccanti del Liverpool (Mané, Firmino e Salah), che avevano un obiettivo chiaro: impedire che la manovra bavarese partisse da giocatori di maggior qualità come Javi Martinez e Thiago Alcantara. Obiettivo centrato. 

IL GIOCO DEI REDS - Intorno al 20' sono entrati sulla scena, quasi contemporaneamente, sia Firmino (che il giorno prima aveva accusato un po’ di febbre), che Keita, un centrocampista di questi tempi, capace di attaccare e difendere con la stessa efficacia. E’ stato il momento in cui il Liverpool è tornato se stesso e ha messo in difficoltà la difesa bavarese. In mezzo al campo, la superiorità numerica e dinamica dei Reds ha cominciato a farsi sentire. Il ritmo è aumentato, la velocità pure, il Bayern si è abbassato e ha perso la possibilità di ripartire. In quelle condizioni, la presenza di quattro attaccanti era eccessiva, anche perché James Rodriguez era fuori partita. Il risultato è stato che Lewandowski era così isolato da non trarre nessun vantaggio dall’assenza della coppia centrale difensiva inglese, van Dijk-Lovren. Al Liverpool è mancata però la precisione in zona-gol con Mané, Salah, Matip e Firmino. Ma ora era il vero Liverpool. Il Bayern no. E fra le notizie negative per Kovac c’era pure l’ammonizione dopo 27' per Kimmich che, già diffidato, salterà il ritorno di Monaco di Baviera. 
   
DOPPIO CAMBIO INGLESE - Anche nel secondo tempo il Bayern si è rifugiato nel palleggio difensivo, il Liverpool pressava sempre sul limite dell’area bavarese, aggiungendo ora Wijnaldum, ora Keita al tridente, attaccava sugli esterni con la velocità di Robertson e soprattutto di Alexander-Arnold, ma continuava a perdere lucidità nel finale dell’azione. Troppa imprecisione per superare la difesa del Bayern, nonostante l’assenza di Boateng. La squadra di Kovac era pericolosa solo a tratti con Gnabry e in mezzo al campo si sosteneva grazie a Javi Martinez che, col passare del tempo, è diventato sempre più difensore, salvando un paio di brutte situazioni nella propria area di rigore. A un quarto d’ora dalla fine, Klopp ha tolto due giocatori esausti, Keita e Firmino, per far entrare Milner e Origi. Il Liverpool è rimasto col 4-3-3. Negli ultimi 20', la squadra di Klopp si è quasi fermata e quella di Kovac si è accontentata. 
   
OTTIMO ROCCHI - Quello che ad Anfield ha sbagliato di meno, praticamente niente, è stato Gianluca Rocchi. E’ vero che la partita, come spesso accade in Champions League, è stata dura ma corretta, è vero pure che non ci sono state cadute, tuffi e scorrettezze come siamo abituati a vedere in Serie A, però Rocchi ha visto tutto, comprese le due ammonizioni per Kimmich e Henderson. 



IL TABELLINO:
Liverpool-Bayern 0-0
LIVERPOOL (4-3-3): Alisson 6; Alexander-Arnold 6,5 Matip 6 Fabinho 6 Robertson 6,5; Wijnaldum 6,5 Henderson 6,5 Keita 6,5 (31' st Milner 6); Salah 6 Firmino 6,5 (31' st Origi) Manè 7. (A disposizione: Mignolet, Sturridge, Moreno, Lallana, Shaqiri). All. Klopp 6,5. 
BAYERN (4-2-3-1): Neuer 6,5; Kimmich 6 Sule 6,5 Hummels 6 Alaba 5,5; Thiago Alcantara 6 Javi Martinez 6,5; Gnabry 6,5 (46' st Rafinha sv) James Rodriguez 5 (43' st Renato Sanches sv) Coman 6 (36' st Ribery); Lewandowski 5. (A disposizione: Ulreich, Rafinha, Davies, Mai, Shabani). All. Kovac 5,5. 
ARBITRO: Rocchi 7. 
AMMONITI: 27' pt Kimmich (B), 10' st Henderson (L) per gioco falloso. 

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