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  • Juric, Veloso e l'atteggiamento del Verona: così il Genoa resta in Serie A
Juric, Veloso e l'atteggiamento del Verona: così il Genoa resta in Serie A

Juric, Veloso e l'atteggiamento del Verona: così il Genoa resta in Serie A

  • Alberto Polverosi
    Alberto Polverosi
Alle 20,45 il Genoa era salvo per un punto, alle 22,33 lo era per quattro punti. Fra Genova e Lecce si giocavano due partite mischiate in una sola, piena di emozioni e di sofferenza. Alle 20,56, il Genoa ha fatto il primo passo avanti: il Parma è andato in vantaggio a Lecce con l’autorete di Lucioni. Alle 20,58, i passi in avanti sono diventati quattro: il Genoa ha segnato con Sanabria. Alle 21,09, in contemporanea, la salvezza del Genoa è stata blindata col raddoppio di Sanabria a Marassi e col raddoppio del Parma a Lecce con Caprari. Alle 21,25 prima notizia bruttina per il Genoa: ha accorciato Barak per il Lecce. Alle 21,29, la ceralacca sulla salvezza: 3-0 di Romero a Genova. Alle 21,30 il Lecce è risalito a -3 col 2-2 di Meccariello. Alle 22,01 ancora +4 del Genoa sul Lecce che ha incassato il gol del 2-3 da Cornelius. Alle 22,17, il +4 è diventato ancora più marcato col 4-2 del Parma con Inglese. Alle 22,19, 4-3 di Lapadula a Lecce, ma restavano sempre 4 i punti di vantaggio del Genoa sui salentini.

VERONA TENERO - Così è andata l’ultima giornata che, come nel campionato scorso, ha consegnato al Genoa un’altra stagione di Serie A. Nel 2019 fu un raccapricciante 0-0 a Firenze a salvare la squadra allora guidata da Prandelli, stavolta almeno sono arrivati tre gol a mettere la parola fine su un’altra annata travagliata. Si è parlato tanto dell’atteggiamento che avrebbe tenuto il Verona in quest’ultima gara, con l’ex giocatore e allenatore rossoblù Juric, col genero di Preziosi, ovvero Miguel Veloso, e tante chiacchiere, tanti discorsi sono affiorati in questa partita. Il Verona ha giocato senza il solito ritmo, la solita intensità, la solita aggressività. Sul primo gol, Veloso ha difeso male su Lerager al momento del cross e Günter ha fatto lo stesso su Sanabria che ha incornato. Ci sono stati pochi problemi per Perin, mentre in attacco appena ha spinto il Genoa ha segnato. Il 2-0 è arrivato con un assist facile e perfetto di Pandev per Sanabria libero in mezzo a una difesa slabbrata come poche volte si è visto nel Verona. Il 3-0, a fine primo tempo, è arrivato su angolo di Jagiello messo in rete di testa da Romero che ha incenerito Rrahmani sull’elevazione. Davvero molto facile per la squadra di Nicola.

I CAMBI DI JURIC - Per il tecnico veronese la notizia più brutta è arrivata però in pieno recupero: un fallaccio di Romero (ammonito) ha steso Pessina che è uscito in barella. Si temono problemi seri al ginocchio. A inizio ripresa sono entrati Pazzini al posto di Di Carmine (mai visto in 45' al pari di Veloso) e Borini al posto di Pessina. Con la vittoria nel pomeriggio di Ferrara, la Fiorentina aveva raggiunto il Verona al nono posto in classifica, ma forse non è stato solo questo il motivo che ha spinto la squadra di Juric a diventare un po’ più minacciosa nella ripresa. Forse ha pesato un pizzico di orgoglio che in questa squadra è sempre stato la prima spinta. Pazzini ha avuto l’occasione per segnare il primo gol veronese, ma Perin è stato prontissimo.

GENOA IN 10 - A mezz’ora dalla fine, Romero l’ha combinata grossa e ha avuto fortuna che non ci sono state conseguenze al suo errore. Già ammonito per quel fallo brutto su Pessina, ne ha commesso un altro, più lieve ma da giallo anche questo, su Pazzini e Irrati lo ha espulso. Nella stessa occasione, espulso anche Juric per proteste. Nicola ha tolto l’eroe della serata e della salvezza genoana, Sanabria, per mettere Goldaniga al centro della difesa. Spinto da Borini, il Verona ha continuato ad attaccare e il Genoa, che già aveva preso la via della difesa, ha fatto ancora qualche passo indietro accentuando la fase difensiva. In attacco restava solo Goran Pandev con una sola missione: tenere palla e prendere qualche punizione. Pandev è un giocatore infinito. Il Verona non ha approfittato dell’uomo in più, nonostante che Juric avesse inserito un altro attaccante, pure lui ex genoano, Salcedo, al posto di Günter. Nel finale, Nicola ha messo Pinamonti al posto dell’esausto Pandev e subito dopo Cassata. In pieno recupero Amrabat e Cassata si sono agguantati a gioco fermo e Irrati li ha espulsi tutt’e due (ma il genoano non aveva quasi niente): tutt’e due salteranno la prima gara del prossimo campionato: Iachini, più di Juric, non avrà gradito... E’ finita con l’abbraccio dei genoani: Davide Nicola, terzo allenatore rossoblù della stagione, li ha salvati.




IL TABELLINO

Genoa - Hellas Verona 3-0

Marcatori: 13' p.t. Sanabria, 25' p.t. Sanabria, 44' Romero

Assist: 13' Lerarger, 25' Pandev, 44' Jagiello

GENOA (4-4-2): Perin; Masiello, Romero, Zapata; Ankersen, Lerager, Behrami, Jagiello (dal 83' Cassata), Criscito (dal 23' p.t. Barreca); Pandev (37' s.t. Pinamonti), Sanabria (dal 19' s.t. Goldaniga). All.: Nicola.

HELLAS VERONA (3-4-2-1): Radunovic; Rrahmani, Gunter (dal 30' s.t. Salcedo), Dimarco; Faraoni, Amrabat, Veloso, Lazovic; Eysseric, Pessina (dal 1' s.t. Borini); Di Carmine (dal 1' s.t. Pazzini). All.: Juric.

Arbitro: Massimiliano Irrati

Ammoniti: 6' p.t. Sanabria (G), 48' p.t. Romero (G), 3' Masiello s.t. (G)

Espulsi: 16' s.t. Romero (G), 46' s.t. Amrabat (HV), 46' s.t. Cassata (G)

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