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  • Juve, Dybala: 'Ora sto meglio, ma nei giorni scorsi mi mancava l'aria. Ho avuto sintomi forti'

    Juve, Dybala: 'Ora sto meglio, ma nei giorni scorsi mi mancava l'aria. Ho avuto sintomi forti'

    C'è Paulo Dybala come ospite d'onore nella trasmissione "A casa con la Juve", insieme a Tania Cagnotto. Questi i temi toccati dalla Joya su Juventus Tv.

    SALUTE - "Sto bene, molto meglio. Dopo un po' di sintomi forti avuti un paio di giorni fa, ora sto meglio. Cercando di provare a riprendere allenamenti, negli scorsi giorni mi mancava l'aria e non riuscivo a fare niente, sentivo il corpo pesante e mi facevano male i muscoli. Ora per fortuna sto meglio"

    PANINO - "Noi lo facciamo con la salsiccia alla griglia!"

    LA COLLEZIONE - "Spostandomi di casa ho dovuto raggrupparle tutte insieme, ma non ho ancora finito. Quelle che ho postato sono solo una parte. Ne ho tante di magliette con nomi strane, tutte hanno una storia personale e speciale. Per quello mi piace collezionarle e continuerò a farle. Di tutte quelle che ho ne scelgo tre, hanno tanta storia, anche ai miei figli e nipoti ne parlerò. Quella di Buffon dei 120 anni della Juve, con la firma di Gigi, non so quanti avranno questa maglia e quel giorno volle cambiare la maglia con me, un'emozione incredibile, sarà la storia del calcio. Poi faccio vedere insieme le maglie di Messi e Ronaldo, giocare con entrambi è qualcosa di straordinario, queste tre maglie saranno sempre nella storia del calcio".

    NIENTE GIOCO - "Quanto posso durare urlando gol? No, ora non ce la faccio..."

    A SCUOLA - "La cosa più strana che mi è capitata quando andavo a scuola? Più che strana, brutta. Quando tornavo da scuola, mio padre mi accompagnava in bici, io ero con le "mezze ciabatte", ho messo il piede nei raggi della bici e mi aveva tagliato tutto il piede per una sciocchezza, mai più fatto"

    RICORDI - "Nel 2001, quando Gigi esordiva alla Juve io avevo 8 anni, andavo a scuola a Laguna Larga e giocavo a calcio per strada con gli amici. Nel 2013, quando Bergoglio diventava Papa, ero a Palermo, è stato un gran bel momento per la mia famiglia, siamo molto orgogliosi di un Papa come lui. Nel 2015 quando ho saputo che la Juve mi voleva, ero a casa mia a Palermo con mamma e il mio procuratore, si parlava di tutte le squadre che potevano chiamami ma io aspettavo la chiamata della Juve e non dicevo sì a nessuno, un giorno dopo pranzo mi chiama il procuratore e dicendo che dopo un'ora mi avrebbe chiamato il ds della Juve. Dopo la chiamata ho abbracciato mia mamma dicendole che non volevo nessun altro posto".

    IL VIAGGIO - "Il più bello a Mykonos".

    CONSIGLI AI BIMBI - "L'unica cosa che posso dire è di divertirsi, come ho fatto io da bambino. A quell'età non bisogna pensare ad altro. Più avanti si può capire l'ambizione e il sacrificio per diventare professionista, ma da bambino bisogna pensare solo a divertirsi".

    IL PIATTO - "Il piatto italiano che preferisco è la pizza, per quello argentino dico l'asado".

    IL MOMENTO PIU' BELLO - "L'ultimo gol. Anche se non c'erano i tifosi, ho festeggiato con tutti i compagni perché è stato incredibile, abbiamo fatto una partita clamorosa. Con Ramsey mi trovo bene, sa giocare molto bene nell'uno due, appena ho ricevuto palla sapevo che potevo rientrare per prendere tempo ad Handanovic d'esterno".

    LA SERIE TV - "Sto guardando "Non parlare con gli sconosciuti", ho iniziato da poco, è interessante".

    LA DYBALA MASK - "Un tutorial? E' molto semplice, puoi usare la mano che preferite, io però lascio sempre il naso fuori dalla mano. Non c'è nulla di difficile".

    IL TUFFO - "Tanti tifosi si arrabbiano delle altre squadre perché dicono che mi tuffo...ci prenderanno in giro dopo questa diretta, sarà anche peggio per gli altri (scherza, ndr)".

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