Juve, il taglio degli ingaggi è un'operazione nobile o un salvagente per il bilancio?
Stefano Agresti
La Juve è stata la prima società a trovare l’accordo con i suoi calciatori per la riduzione degli ingaggi: rinunceranno agli stipendi da marzo a giugno. Un esempio? Certo: di prontezza, di unità, di lucidità. Ma si tratta davvero di un modello di sensibilità da parte dei calciatori bianconeri, subito disponibili di fronte alla prospettiva di rinunciare a tanti soldi, addirittura 90 milioni lordi complessivi? Qui il discorso è un po’ diverso. Anzi, molto. Perché una parte di questi ingaggi - si parla di più della metà - saranno recuperati nella prossima stagione. CONTINUA A LEGGERE SU ILBIANCONERO.COM