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Juve, le indagini sulle plusvalenze preoccupano: 'Rischio rilevante su reputazione e situazione economica'

Juve, le indagini sulle plusvalenze preoccupano: 'Rischio rilevante su reputazione e situazione economica'

Non solo sul campo. La Juventus non sta attraversando il suo periodo migliore anche sotto l'aspetto finanziario e le notizie più allarmanti stanno arrivando sul fronte borsistico. Il club bianconero, il cui titolo è quotato a Milano, ha comunicato nei giorni scorsi i dettagli in merito alla collocazioni sul mercato di azioni a cifre molto al ribasso per procedere alla sottoscrizione dell'aumento da capitale di 400 milioni di euro previsto dalla controllante Exor. Una valutazione molto scontata che ha portato a perdite fino a 10 punti percentuali a Piazza Affari. E nuovi motivi di inquietudine arrivano dalle indagini aperte da Covisoc e Consob sul caso plusvalenze, a proposito del quale la Juve ha fornito degli aggiornamenti.

LE PLUSVALENZE FANNO TREMARE - Come riferisce Calcio e Finanza, "La Società è soggetta a una verifica ispettiva da parte della Consob ai sensi dell’art. 115, comma 1, lett. c), del TUF, in merito alla voce “Proventi da gestione diritti calciatori” iscritta nei bilanci al 30 giugno 2020 (complessivamente pari a Euro 172 milioni) e al 30 giugno 2021 (complessivamente pari a Euro 43,2 milioni)", spiega la Juventus nei documenti allegati all’aumento di capitale da 400 milioni. La società è quindi esposta "al rischio che ad esito della verifica ispettiva in corso la Consob adotti provvedimenti sfavorevoli per il Gruppo", prosegue il club. "La Consob può avviare un procedimento amministrativo e nel caso in cui abbia accertato che i documenti che compongono le relazioni finanziarie non sono conformi alle norme che ne disciplinano la redazione, può chiedere agli emittenti di rendere pubblica tale circostanza e di provvedere alla pubblicazione delle informazioni supplementari necessarie a ripristinare una corretta informazione del mercato". Il comunicato della Juve si conclude così: "Ove all’esito dell’eventuale procedimento che fosse avviato nei confronti dell’Emittente si verificasse tale circostanza, potrebbero verificarsi impatti negativi anche significativi sulla reputazione e sulla situazione economica e patrimoniale dell’Emittente e del Gruppo. Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato di media probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo rilevante sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo”. Tenuto conto di tutto ciò, la Juventus "stima che il rischio abbia alta rilevanza".

I PIANI PER IL FUTURO E IL MERCATO - Tra le pieghe dei documenti messi a disposizione dalla Juventus per gli investitori si fa riferimento anche alla strategia aziendale per le prossime stagioni e ai piani di sviluppo previsti dall'aumento di capitale da 400 milioni di euro deliberato lo scorso 29 ottobre. Considerando che 80 milioni sono stati già messi a disposizione dalla controllante Exor per il fabbisogno finanziario dell'annata sportiva in corso, per la parte rimanente la Juve "evidenzia che i proventi netti dell’Aumento di Capitale saranno destinati, in ordine di priorità, per Euro 145 milioni, a coprire il fabbisogno finanziario complessivo netto del Gruppo per i dodici mesi successivi alla Data del Documento di Registrazione e, per Euro 175 milioni, a contribuire al finanziamento delle azioni previste dal Piano di sviluppo Aggiornato e confermato, che sono attese comportare flussi di cassa in uscita successivamente ai dodici mesi dalla Data del Documento di Registrazione". Parte dei 145 milioni destinati al fabbisogno per il prossimo anno potrebbero essere utilizzati anche per quelle operazioni di mercato che la società bianconera sta vagliando per la sessione di mercato. Ad oggi, l'indice di liquidità indicato dalla FIGC per poter operare nell'acquisto di nuovi calciatori lascia pochi margini di manovra alla dirigenza juventina ma, come è avvenuto anche la scorsa estate attraverso l'anticipo di 75 milioni, il nuovo aumento di capitale deliberato da Exor ha come obiettivo quello di mettere nelle mani dei responsabili dell'area tecnica un budget da reinvestire alla riapertura del mercato.
 

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