Juve, perché Ramsey serve già in Champions contro l'Atletico Madrid
Omar Savoldi
Il responso del campo è per la Juve, giusto. Quello del gioco no. Il Milan avrebbe meritato il pareggio e i 22 punti di differenza tra le due squadre non si sono visti. Come appare ormai frequentemente, la Juve è apparsa spesso imballata, ma, al di là del dato tecnico-tattico, sembra che i bianconeri soffrano mentalmente le partite secche e non siano ancora quella squadra capace di giocare a memoria un calcio di controllo e dominio al tempo stesso. Eppure con questa rosa a disposizione, con la potenza di Ronaldo, la velocità di Douglas Costa e Cancelo, l’agilità di Dybala, la garanzia di Chiellini, la squadra dovrebbe essere capace di vincere e convincere. Così non è. C’è troppo spesso un certo eccesso di calcolo o un’irruenza talvolta cieca. Il punto dolente è sempre lo stesso: il centrocampo.