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Juve, sciopero del tifo: cosa è successo in curva al Wanda Metropolitano

Juve, sciopero del tifo: cosa è successo in curva al Wanda Metropolitano

  • Lorenzo Bettoni
La trasferta di Madrid è stata infausta. Sia per la Juve che per i suoi tifosi, sconfitti sul campo e sugli spalti. L’atmosfera del nuovo Wanda Metropolitano era caldissima, così come i tifosi dell’Atletico. Nel settore riservato ai tifosi bianconeri, però, c’è stato ancora una volta uno sciopero del tifo. Il risultato è stato semplice: al Wanda si sono sentiti solo i tifosi Colchoneros. Con quelli della Juve in silenzio. E non è la prima volta che accade in stagione. Ne abbiamo parlato con Salvatore, tifoso bianconero che da qualche mese si è trasferito in Spagna e che era presente nel settore ospiti della Juve al Wanda Metropolitano.

PRIMO CORO – “Quando è partito, alcuni si sono girati male. C’è stata anche qualche minaccia. So cosa è uno sciopero del tifo perché sono stato anche in curva a Torino. Durante la partita sono comunque partiti 3-4 cori che duravano pochi secondi. L’unico coro ‘vero’ che è partito è quello al 39° minuto per le vittime dell’Heysel, oltre a ‘La Juve siamo noi’ e ‘Più rispetto per noi’". Anche venerdì sera contro il Frosinone la Curva Sud è stata in silenzio per gran parte dell’incontro, come già accaduto in altre partite durante il corso della stagione: “Qualche coro c’era - ci racconta Salvatore - ma dato che partivano una volta ogni 20-25 minuti e duravano pochi secondi nessuno ha detto niente. Solo al primo si è capito che c’era questa sorta di sciopero del tifo”.

LE ALTRE REAZIONI – “I motivi? Da quello che ho capito lo sciopero è legato al caro biglietti. Ho visto diverse partite anche allo Stadium e non è la prima volta che mi capita di stare in curva allo sciopero del tifo. A Madrid curva è stata in silenzio per 90 minuti, avrà cantato due minuti su novanta. Vicino a me c’erano dei tifosi provenienti dal Belgio. Non erano tutti italiani. Alcuni erano estremamente contrariati ma non so se tutti avessero capito cosa stesse succedendo. In molti però dicevano che lo sciopero è ridicolo. Nelle trasferte europee il tifo è anche molto sporadico, molti sono occasionali, alcuni stranieri. Quanti cori possono partire se nessuno li organizza? Come si può sostenere la squadra? Tutti gli stadi europei stanno alzando i prezzi dei biglietti. Io vivo in Spagna e succede anche qua, ieri ne parlavano alla radio. Non è una cosa solo dell’Italia o di Torino”.

 

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