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  • Juvemania: Allegri perché?

    Juvemania: Allegri perché?

    • Stefano Discreti
    Siamo sinceri, quando a poche ore dall’inizio della partita abbiamo capito che Allegri avrebbe ripresentato la Juventus schierata in campo con il 4-2-3-1 proprio contro il Tottenham tutti ci siamo chiesti “perché?”
    Finalmente, dopo aver trovato la quadratura del cerchio con i 3 centrocampisti, credevamo che il vecchio modulo fosse stato definitivamente accantonato.
     
    Solo Higuain non basta
     
    Invece l’avvio scoppiettante bianconero ha ingannato ed illuso tutti o quasi.
    In molti avranno sicuramente anche pensato “visto che Allegri l’ha azzeccata anche stavolta?”.
    D’altronde l’uno-due di Gonzalo Higuain (l’uomo su cui in molti, compreso il sottoscritto, avevano scommesso alla vigilia)  sarebbe potuto essere letale per qualsiasi avversario.
    In Italia sicuramente con un avvio del genere la squadra bianconera avrebbe archiviato la pratica in un Amen.
    In Europa invece purtroppo non basta.
    Non si può regalare il centrocampo agli avversari, soprattutto se in uno stato di forma travolgente come il Tottenham di Pochettino di questi ultimi tempi.
    Inutile continuare a ripeterci tra noi sempre le stesse cose.
    D’accordo le assenze di Cuadrado e Dybala; d’accordo la pesantissima assenza di Matuidi, l’equilibratore, ma ormai è evidente a tutti che il centrocampo a due Pjanic Khedira non regge il confronto con avversari di livello.
    A tutti, tranne che ad Allegri.
    Ancora una volta, come successo a Cardiff, la squadra bianconera ha letteralmente regalato la zona nevralgica del campo alla formazione contendente.
    Vero che Higuain, sempre e solo lui, avrebbe potuto cambiare il corso della sfida in più occasioni e realizzare il terzo gol ma per questa brutta battuta d’arresto casalinga ce la si può prendere davvero con tutti tranne che con il ‘Pipita’, l’unico ad aver disputato una prestazione da Champions tra i bianconeri.
     
    Buffon, che errore
     
    Le paure della vigilia sullo stato di forma di Kane & C. sono state confermate in toto.
    L’attaccante inglese ha sbagliato una volta (errore non da lui) ma alla seconda occasione non ha perdonato.
    Il gol del pareggio di Eriksen (il migliore degli inglesi) è arrivato invece per colpa di un doppio errore di Buffon, sia nel posizionare (male) la barriera sia nel fare il passo sbagliato verso la parte sbagliata appena un attimo dopo il tiro del danese.
    Adesso a Londra tra 20 giorni sarà durissima.
    Lo strapotere fisico britannico, si sa, aumenta in maniera esponenziale quando le squadre inglesi giocano in casa.

    Basta 4-2-3-1!

    Servirà la migliore Juventus. Servirà recuperare tutti o quasi gli infortunati; ma soprattutto servirà non vedere più schierato in campo il 4231 con Pjanic e Khedira da soli in mediana. 
    La squadra inglese ha letteralmente dominato nel possesso palla e si è avvantaggiata in maniera clamorosa della supremazia numerica e tecnica a centrocampo.
    E per fortuna che la difesa del Tottenham ha confermato di esser il punto debole di una squadra davvero competitiva; quest’ultima evidenza mantiene pienamente in corso per la qualificazione finale la Vecchia Signora perché ci sono tutti i presupposti per segnare anche al ritorno e provare a vincere in Inghilterra.
    Se alla vigilia della partita d’andata, però, le percentuali di passaggio turno erano di poco a favore della Juventus (55% a 45%) adesso la squadra di Pochettino ha sicuramente ribaltato i favori del pronostico (almeno un 40% a 60%).
    Per alcuni momenti della partita è sembrato di rivivere l’incubo della sconfitta contro il Manchester United di Roy Keane e dei Calypso Boys Yorke & Cole nell’era Ancelotti.
    Anche lì la Juventus era andata subito in vantaggio di due reti a zero prima di crollare sotto lo strapotere fisico della compagine inglese.
    La speranza invece è quella di replicare, magari con finale diverso, l’ottavo di finale di due anni fa quando la squadra juventina dopo aver pareggiato 2 a 2 in casa contro il Bayern Monaco (lì a rimontare due reti furono i bianconeri però) sfiorò l’impresa dominando per oltre 70’ in casa dei bavaresi prima di essere raggiunta per alcune mosse tattiche errate e soprattutto per l’errore difensivo di Evra all'ultimo.
    Nulla è compromesso definitivamente ma la Juventus esce sicuramente ridimensionata da questa partita.
    Ancora una volta l’Europa ha confermato quanto poco allenante sia il nostro campionato, come più volte ribadito anche da Mister Capello.
    Per andare avanti limitarsi al compitino come si fa in Italia non basta!

    @stefanodiscreti
     

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