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  • Juvemania: Pirlo ha ragione, questa squadra non è da rifondare. Bastava poco per giocarsela fino alla fine...

    Juvemania: Pirlo ha ragione, questa squadra non è da rifondare. Bastava poco per giocarsela fino alla fine...

    • Stefano Discreti
    Fino alla fine
     
    Una Juventus ordinata e coraggiosa si aggrappa alla speranza di entrare nella prossima Champions League; battuta l’Inter, squadra neo campione d’Italia, al termine di una partita con i ritmi classici di fine stagione, condizionata però in negativo da un arbitraggio assolutamente non all’altezza da parte di Calvarese. Tanti, tantissimi, errori da una parte e dall’altra, alcuni però, fortuna per lui, corretti dal VAR. Davvero un pomeriggio da dimenticare per l’arbitro abruzzese.
    Due volte in vantaggio nel primo tempo, grazie a Ronaldo e Cuadrado, la squadra di Pirlo si è fatta prima raggiungere da Lukaku nel corso della prima frazione di gioco e poi da un autogoal di Chiellini proprio nel finale di gara, quando tutto a quel punto sembrava finito, anche perché la squadra bianconera ha disputato quasi tutto il secondo tempo in dieci per un’espulsione perlomeno esagerata di Bentancur.
    La Vecchia Signora però ha avuto il grande merito di crederci fino alla fine e ancora Cuadrado, forse il migliore in assoluto della complicata stagione bianconera, ha decretato la vittoria che tiene la Juventus in lotta per la Champions League.
    Certo, come ormai capita già da un po’ di tempo non dipenderà da lei ma da quello che faranno le sue concorrenti, che dopo ieri (con l’Atalanta ormai certa del posto) sono rimaste in due: Milan e (soprattutto) Napoli.
     
    Quasi la formazione titolare
     
    Ancora una volta in stagione Pirlo ha cambiato l’undici iniziale rispetto al precedente.
    Ad osservarlo attentamente in questa circostanza però ci viene quasi da scrivere che, con Dybala al posto di Kulusevski, al netto di infortuni, squalifiche e positività da Covid-19, questa (forse) sarebbe stata in assoluto la formazione titolare migliore.
    Szczesny tra i pali, la coppia Danilo-Alex Sandro sugli esterni di difesa come ai tempi del Porto, De Ligt – Chiellini migliore coppia di centrali per distacco.
    A centrocampo intoccabili Cuadrado e Chiesa sugli esterni con Bentancur e Rabiot in mezzo al campo.
    Davanti ovviamente Ronaldo, supportato da Dybala che nella Juve ideale sarebbe sempre ovviamente titolare.
    Cosa ci dice l’analisi di questa formazione? Che comunque andrà a finire la stagione, la squadra non è assolutamente da buttare e su questo almeno ha ragione Pirlo.
    E’ stata un’annata negativa, sfortunata, condizionata soprattutto dalla scriteriata scelta estiva del Presidente Andrea Agnelli di puntare su un totale esordiente in un anno senza amichevoli e preparazione fisica.
    Un errore davvero gigantesco, se pensiamo all’esperienza del gruppo dirigenziale bianconero nel settore, che però non deve portare alla rivoluzione nell’organico.
    Se c’è qualcuno che dovrà pagare, come anche giusto che sia, si devono trovare prima di tutto i colpevoli al di fuori del campo di gioco.
    La Juventus titolare analizzata qui sopra schierata con un classico 4-4-2 o con una variante nel 4-3-3 di Sarriana memoria non avrebbe mai fallito l’obiettivo della qualificazione in Champions, a prescindere dai risultati delle avversarie.
    Anche la partita giocata contro l’Inter, di cui va tenuto conto ovviamente il fatto di esser arrivati all’appuntamento a “pancia piena”, dimostra che la squadra juventina se avesse avuto un po’ più di attenzione, cura nei dettagli, organizzazione e fiducia in se stessa se la sarebbe giocata fino alla fine, proprio come fatto ieri nella sfida contro l’ex Conte.
    Peccato, davvero un anno buttato via.
    @stefanodiscreti

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