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  • Juvemania: lo scudetto 'più brutto' è vicino, il centrocampo va rifondato
Juvemania: lo scudetto 'più brutto' è vicino, il centrocampo va rifondato

Juvemania: lo scudetto 'più brutto' è vicino, il centrocampo va rifondato

  • Stefano Discreti
Ancora una volta in stagione siamo a commentare un cambio decisivo di Allegri in corso di gara. Per raccontare la partita contro il Bologna si può tranquillamente citare il pezzo del 16 aprile 2018 di questa rubrica “Allegri può anche sbagliare, tanto c’è Douglas Costa”, scritto in occasione della partita casalinga vinta con sofferenza contro la Sampdoria e che faceva seguito alla bruciante eliminazione in Champions League contro il Real Madrid.
 
DOUGLAS COSTA, IL PIU' DECISIVO - Stavolta però il Mister ha delle attenuanti importanti a suo favore, viste le vicende personali che hanno coinvolto Douglas Costa in questi ultimi giorni. Lasciarlo fuori senza scusanti sarebbe stato, d’altronde, da ricovero immediato.In questo momento l’ala brasiliana è il giocatore più decisivo e determinante del campionato. E’ uno dei giocatori su cui ricostruire questa Juventus ormai evidentemente a fine ciclo. Buffon, che ieri ha sbagliato chiaramente in occasione dell’azione del rigore del Bologna, è ad un passo dall’addio; Lichtsteiner l’ha annunciato ieri sera. Marchisio, se resterà Allegri, chiederà sicuramente la cessione all’estero. Della vecchia guardia, alla fine, resteranno solo Barzagli a fare da chioccia ai nuovi arrivi e Chiellini, centellinando al massimo le sue forze fisiche in futuro. E’ una Juve, quella che guarda con sempre più fiducia al settimo titolo consecutivo, che ha bisogno di un rinnovamento importante, soprattutto nella mentalità europea (quella di imporre il proprio gioco). Un’altra stagione così, giocando male e senza una vera identità tattica, sarebbe un vero peccato. Non sempre può entrare il Douglas Costa di turno a rivitalizzare una formazione con poche trame ed idee di gioco e raddrizzare la situazione complicata, come capitato anche ieri sera con il Bologna a riposo in vantaggio di una rete a zero dopo il rigore trasformato da Verdi. L’autogol di De Maio e le reti di Khedira e Dybala hanno riportato il risultato sulla retta via. Ma di che partita staremo parlando ora se Krafth sull’1-1 non si fosse divorato una clamorosa occasione da gol, calciandola sul palo?
 
CENTROCAMPO DA RIFONDARE - Il vero problema stagionale della Juventus è stato indubbiamente il centrocampo. Senza più i piedi buoni di Bonucci e Dani Alves ad impostare dalla difesa per mascherare le partenze di Pirlo, Vidal e Pogba subite in questi anni, la squadra bianconera ha avuto grandissime difficoltà a fare gioco nella zona nevralgica del campo in quasi tutte le partite disputate. Non solo Marchisio, ma anche lo stesso Khedira, sicuramente il miglior centrocampista per rendimento e carisma degli ultimi mesi, potrebbe lasciare a fine anno.  Non bisognerà sottovalutare assolutamente questo fattore. Matuidi ha dimostrato di essere un buonissimo centrocampista di rottura e copertura ma non gli si chieda di impostare il gioco, per carità. Pjanic ha bisogno di qualcuno (se possibile anche due) che corra(no) per lui altrimenti rischia sempre di andare in seria difficoltà, Bentancur è evidentemente ancora troppo acerbo, mentre Sturaro resta solo una valida alternativa da turn-over. E’ su questo che la Juventus deve focalizzare il suo futuro, sulla ricostruzione del centrocampo. A prescindere da chi sarà il nuovo allenatore bianconero, se mai Allegri dovesse davvero decidere di mollare a fine stagione, la prossima campagna acquisti andrà impostata totalmente sulla rifondazione della linea mediana. Ha ragione Lichtsteiner quando parla di tifosi della Juventus troppo esigenti e ingenerosi nel fischiare. Ma questi tifosi “esigenti” vanno anche un po’ capiti. Per un’intera stagione, quest’anno, hanno dovuto assistere ad uno spettacolo nettamente inferiore alle aspettative e non sempre può contare solo il risultato. Allegri parla di “scudetto più sofferto”, se arriverà. Siamo d’accordo anche noi aggiungendo che si tratta anche  dello “scudetto esteticamente più brutto”, in termine di calcio spettacolo offerto. Se vincere è l’unica cosa che conta però, va bene così e allora i fischi sono davvero da censurare.

@stefanodiscreti

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