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  • Juvemania: super Dybala e poker 'da allenamento'. La Coppa Italia va cambiata!

    Juvemania: super Dybala e poker 'da allenamento'. La Coppa Italia va cambiata!

    • Stefano Discreti
    Poco più di un allenamento
     Non ci stancheremo mai di ripeterlo.
    Questa formula di Coppa Italia che favorisce le squadre di alta classifica e che porta le altre a snobbarla con un turnover massiccio non ci piace per niente.
    Sognare una competizione appassionante come quella inglese è forse troppo, ma almeno dare la possibilità a nobili decadute del calcio italiano o assolute rivelazioni di serie inferiori di provare il miracolo contro un top team (possibilmente facendo giocare in casa sempre la squadra meno forte nelle partite ad eliminazione diretta) dovrebbe esser un sogno realizzabile.
    Se da una parte la Juventus, dall’alto di una rosa mostruosa, si può tranquillamente concedere il lusso di un ampio turnover (giusto aver fatto riposare Cristiano Ronaldo) la stessa cosa non è ovviamente sostenibile se applicata da una formazione come l’Udinese.
    La squadra di Gotti (con la testa totalmente al campionato) cambiando 9 giocatori su 11 rispetto alla formazione scesa in campo nella trionfante vittoria contro il Sassuolo di domenica scorsa ha fatto capire da subito che di questa competizione non gliene importava praticamente nulla.
    Per la Vecchia Signora è stato infatti poco più di un allenamento.
     
    Che Dybala!
    Contro un avversario praticamente rassegnato a fare da sparring partner, la squadra di Sarri ha potuto finalmente deliziare il pubblico con una partita di grande calcio spettacolo, cercando sempre la giocata, a volte magari anche esagerando.
    Mattatore della serata è stato indubbiamente Dybala (bello anche il siparietto con Sarri al momento della sostituzione con Pjaca), migliore in campo per distacco.
    Un gol su rigore, un gol alla “Del Piero”, un assist strepitoso per Higuain, un rigore lasciato a Douglas Costa per sbloccarsi.
    Il numero 10 bianconero ha sfruttato al meglio la mancanza di competitività ed aggressività della formazione friulana per mettere in mostra tutto il suo ampio repertorio.
    In particolare l’azione del gol di Higuain che ha sbloccato la partita subito in avvio è stata davvero magistrale.
    Uno scambio di tocchi che ha fatto alzare in piedi tutto il pubblico juventino allo stadio per applaudire uno dei gol più belli realizzati in stagione dalla formazione bianconera.
     
    Bernardeschi mezzala da riprovare
    In una partita a senso unico, quindi con il giudizio ovviamente da rivedere in gare di maggiore importanza e difficoltà, va apprezzata sicuramente anche la gara da mezzala di Bernardeschi, finalmente positiva.
    Era tanto che il centrocampista italiano non disputava una partita senza esser criticato da tifosi, media e stampa.
    Stavolta invece ha sicuramente superato l’esame. 
    Bene, ma sicuramente da riprovare in altre circostanze con avversari più agguerriti e meno rassegnati a perdere.
     
    Chi ai quarti?

    Non resta adesso che aspettare la sfida tra Parma e Roma per conoscere il nome della prossima avversaria che affronterà la squadra bianconera mercoledì prossimo in un’altra partita ad eliminazione diretta nella competizione.
    La speranza ovviamente, oltre che di trovare un avversario meno dimesso, è che nel frattempo la Juventus di Sarri disputi partite ad alto tasso di spettacolo anche con avversari più competitivi e predisposti alla “battaglia”.
    Solo vincendo partite più dure e cercando di alzare il livello si può colmare il gap in Champions League verso le squadre più forti della competizione.
    Gare come quella contro l’Udinese lasciano dentro ricordi di una bella serata di divertimento in bianconero ma non aiutano sicuramente la squadra juventina a crescere per gli impegni più importanti che verranno in stagione; questo però non certo per colpa della Juventus ma di una competizione che ormai da anni praticamente favorisce sempre le migliori, facendole entrare in gioco solo nella seconda parte della stagione e concedendo loro addirittura, nella maggior parte delle situazioni, anche il lusso della partita casalinga nella gara ad eliminazione diretta.
    Roba che in FA CUP non verrebbe mai tollerata.

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