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  • Juvemania, ecco chi pescare ai quarti

    Juvemania, ecco chi pescare ai quarti

    • Stefano Discreti
    Finalmente si torna a parlare solo di calcio giocato anche in questa rubrica. Magicamente, come si abbandona il campionato italiano e si "emigra" in campo internazionale, spariscono le polemiche figlie della costante ricerca di alibi di chi non sa perder con dignità e si torna a parlare invece di quello che accade esclusivamente all'interno del rettangolo di gioco. 

    ANCORA DYBALA - Contro il Porto, la Juventus aveva il compito di dover 'solo' amministrare il doppio vantaggio ottenuto in trasferta nella gara di andata. E così è stato. Massimo risultato con il minimo sforzo. Non una bella gara, con ritmi bassissimi (a volte soporiferi) e condizionata, come nella partita d'andata, da un'espulsione (sacrosanta) che ha lasciato la squadra portoghese nuovamente in 10 uomini. La svolta del match è stata proprio nell'azione che ha visto Maxi Pereira all'opera come novello Casillas nel disperato tentativo di evitare che Gonzalo Higuain gonfiasse la rete. Risultato: rosso diretto per il difensore uruguaiano e rigore indiscutibile a favore della Juventus. Anzi, a dirla tutta, siamo certi che in Italia qualcuno sarebbe stato capace anche di metterlo in discussione, con le solite blande attenuanti degli anti-juventini di professione. Ma questa è un'altra storia. Dal dischetto, così come contro il Milan, Dybala non ha perdonato.

    TUTTO IL RESTO E' NOIA -  Da quel momento, in pratica, la partita è finita e l'esito dell'ottavo di finale è stato scontato. Nel secondo tempo il Porto ha provato perlomeno ad evitare la sconfitta e quasi quasi non ci riusciva, mentre Allegri ha dimostrato ampiamente di avere la testa già alle prossime gare, in particolar modo ai quarti di finale, risparmiando ad esempio la seconda frazione di gioco al diffidato Cuadrado rilanciando Pjaca. Non è stata una bella Juventus come molti tifosi si aspettavano, ma quello che contava era centrare l'obiettivo prefissato a inizio stagione di entrare nelle prime 8 d'Europa. E l'obiettivo è stato ampiamente raggiunto, senza patema alcuno. Tra andata e ritorno quasi una passeggiata.

    DORTMUND O LEICESTER - Adesso, per capire quanta strada potrà fare la Vecchia Signora nella coppa dalle grandi orecchie, bisognerà seguire con attenzione il sorteggio di venerdì. Buffon si augura di non pescare la favola Leicester, anche se ormai orfano di Ranieri. Personalmente mi piacerebbe affrontare il Borussia Dortmund, squadra che ha sempre portato bene per tradizione alla Juventus nell'ambito della doppia sfida andata/ritorno. Non dovesse uscire dall'urna il nome dei tedeschi, checché ne dica Buffon, pescare il Leicester sarebbe veramente il male minore. Perché gli altri nomi (Barcellona, Real Madrid e Bayern Monaco) fanno davvero paura e più tardi si incontrano, meglio è. Senza un pò di fortuna (anche e soprattutto nei sorteggi) la Champions resta un sogno irrealizzabile. O quasi...

    @stefanodiscreti

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