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  • Juvemania: Kean e Matuidi contro i razzisti, che imbarazzo per Giulini
Juvemania: Kean e Matuidi contro i razzisti, che imbarazzo per Giulini

Juvemania: Kean e Matuidi contro i razzisti, che imbarazzo per Giulini

  • Stefano Discreti
Una Juventus imbottita di rincalzi vince anche a Cagliari e accorcia sempre più la strada verso la vittoria dell’ottavo scudetto consecutivo. Non c’è storia quest’anno nel campionato italiano (forse il più scontato di sempre), la lotta per il tricolore non è praticamente mai esistita. E’ terminata il giorno in cui è stato ufficializzato lo sbarco dell’extraterrestre portoghese in Italia la scorsa estate. Lo abbiamo scritto e lo ribadiamo ancora, la rosa bianconera è illegale per l’attuale torneo. La Juve B, se di seconda squadra si può parlare, lotterebbe tranquillamente per lo scudetto contro la Juve A. Una manifesta superiorità, quella bianconera, destinata a durare ancora per anni, almeno altri due; fino al decimo scudetto consecutivo, chiarissimo obiettivo futuro nemmeno troppo nascosto. 

BENE BONUCCI - Partita indirizzata in discesa dall’imperiosa incornata di Bonucci su calcio d’angolo nel primo tempo; ancora un gol da palla ferma per la formazione juventina. Senza Cristiano Ronaldo, Dybala, Cuadrado, Mandzukic, Douglas Costa, Perin, Khedira, Barzagli e Spinazzola e a dispetto delle previsioni della vigilia, una rimaneggiatissima squadra bianconera non ha praticamente mai sofferto nel corso dei 90 minuti contro un Cagliari normalmente abituato invece a difendere con le unghie la propria inviolabilità casalinga. Per assurdo, le tantissime assenze in casa juventina hanno finito per stimolare la concentrazione e la determinazione dei bianconeri, davvero impeccabili (tutti) nella gestione della gara. 

VAI KEAN - Nel finale, a chiudere definitivamente la sfida, ci ha pensato ancora e sempre Kean, nuovamente in gol. L’attaccante di colore bianconero ha confermato il suo momento di grazia vendicandosi sul campo dei vergognosi buu ricevuti nel corso della partita. “La migliore risposta al razzismo” ha postato sui social a fine partita. Probabilmente ha ragione lui anche in questo. Di sicuro dopo il gol del raddoppio bianconero e la sua esultanza di sfida ci sono stati momenti di grande tensione sia in campo che sugli spalti. Matuidi, ancora una volta qui a Cagliari, si è trovato costretto a chiedere l’intervento dell’arbitro per tamponare i cori razzisti nei suoi confronti e nei confronti dei suoi compagni di colore. Ha ragione Allegri, vanno individuati i colpevoli e sbattuti fuori dallo stadio a tempo indeterminato. Quasi alle soglie del 2020 e dopo l’umiliante bocciatura del boxing day, ritrovarci oggi ancora a dover parlare di cori razzisti allo stadio è imbarazzante. Quasi quanto l’arrampicarsi sugli specchi del presidente del Cagliari Giulini nel dibattito a caldo su Sky contro un indemoniato Adani. Davvero un’occasione persa. È arrivato il tempo di finirla con i falsi moralismi, vero, ma soprattutto con le difese di partito.
 
@stefanodiscreti

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