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  • L'erasmus non fa bene agli italiani: Mbappé segna il doppio di tutti i nostri 'migranti'
L'erasmus non fa bene agli italiani: Mbappé segna il doppio di tutti i nostri 'migranti'

L'erasmus non fa bene agli italiani: Mbappé segna il doppio di tutti i nostri 'migranti'

  • Marialaura Scatena
Fare gol è un mestiere difficile e i professionisti del settore italiani non se la passano troppo bene. Sarà un caso che la nazionale di Mancini fatichi a segnare? In serie A il primo italiano a figurare nella classifica dei marcatori è Ciro Immobile. Classe 1990, l’attaccante biancoceleste ha realizzato 10 gol, subito sotto di lui il trentacinquenne Fabio Quagliarella con 8 reti messe a segno per la Samp. Immobile è il solo italiano della nuova generazione ad aver vinto la classifica marcatori della massima serie nazionale: nella stagione 2017/18, condividendo il primato con Mauro Icardi, e in quella 2012/2013 con la maglia del Torino. Che fine ha fatto la generazione di attaccanti nati negli anni ’90?

In Germania, nelle file dell’Hoffenheim, milita Vincenzo Grifo. Fresco di convocazione in nazionale maggiore, l’attaccante nato nel 1993 è cresciuto calcisticamente in terra tedesca. 6 le presenze in campionato e un solo gol, su calcio di rigore, nel 4-1 contro il Bayern Leverkusen. L’unico italiano a vincere la classifica dei marcatori della Bundesliga è stato Luca Toni ma bisogna tornare indietro di dieci anni.

In Spagna i gol tricolore sono due e portano le firme di Nicola Sansone e Daniele Verde. Sansone è un altro azzurro nato nel settembre del 1991 e cresciuto in Germania, nelle giovanili del Bayern di Monaco. Prima di finire al Villareal per 14 milioni, ha vestito le maglie di Parma, Crotone e Sassuolo; proprio con quella ducali, timbrando il cartellino contro Napoli, Milan, Inter e Juventus si è guadagnato la fama di "ammazza grandi". Nella partita pareggiata contro il Rayo Vallecano ha realizzato la sua prima rete in questa stagione: un gol di pregevole fattura nato da un dribbling ben riuscito e andato a morire con un tiro sul palo più lontano. È una punizione dalla distanza invece quella che vale al Valladolid il pareggio nei minuti di recupero, l’unico gol stagionale di Daniele Verde. La vittima è l’Espanyol, trafitta anche da due punizioni di Leo Messi proprio di recente. L’esterno d’attacco classe ’96 cresciuto nelle giovanili della Roma sotto l’egida di Vincenzo Montella, ha realizzato anche tre gol in coppa del Re che fanno ben sperare. Quando l’ultimo e unico italiano ha vinto la classifica cannonieri della Liga, Daniele Verde aveva appena due anni: era Christian Vieri, uno che a Madrid, sponda Atletico, non hanno mai dimenticato. 

In Inghilterra, dove a nessun italiano è mai riuscita l’impresa di diventare massimo goleador stagionale, il gol della bandiera è di Manolo Gabbiadini. 27 anni, 12 presenze con il Southampton e un gol nato da un calcio d’angolo nel pareggio contro il Watford di Giampaolo Pozzo. Solo un altro gol parla italiano ma lo ha segnato un centrocampista che veste la maglia più azzurra d’oltremanica, quella della squadra di Sarri, di Sir Gianfranco Zola, Vialli e Cudicini. Nel 3-0 del Chelsea ai danni del Huddersfield, Jorginho ha trasformato il rigore del momentaneo 2-0, segando così la sua prima rete in questa Premier League.

In Francia, dove il giovane campione del mondo Mbappé comanda la classifica dei marcatori con 12 gol in 11 presenze, l’unica rete è di Pietro Pellegri in forza al Monaco. Il baby attaccante genovese, prodotto della cantera del Genoa, è stato il più giovane esordiente – insieme ad Amedeo Amadei - in serie A. Contro il Bordeaux, Pellegri ha firmato il suo primo gol francese facendo valere il suo strapotere fisico. In un campionato in cui nessun Italiano ha mai segnato più di tutti, eccezion fatta per il naturalizzato argentino Delio Onis, può essere il primo acuto di un 2001 a riaccendere le speranze di una nazionale che ha troppa voglia di tornare a segnare su grandi palcoscenici? Ce lo auguriamo.

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