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  • Bundesliga, l'Hertha stravince il derby di Berlino con un poker. Piatek in campo solo a gara finita

    Bundesliga, l'Hertha stravince il derby di Berlino con un poker. Piatek in campo solo a gara finita

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi

    Berlino è una delle città più belle del mondo, con uno stadio che porteremo sempre nel cuore. All’Olympiastadion il capitano azzurro Fabio Cannavaro alzò la Coppa del Mondo e quella sera c’erano 74.000 spettatori a festeggiare (o a piangere, i francesi) per il trionfo della Nazionale. Dovevano essercene tanti anche stasera, esattamente 74.667, biglietti tutti venduti da mesi e rimborsati da giorni per un incasso (sfumato) di oltre due milioni di euro. Invece erano solo poche decine, quelli ammessi dal protocollo post-virus per seguire il derby berlinese.

    PIATEK IN PANCHINA - Hertha-Union è finita col trionfo dell’Hertha ma quanto aveva detto il presidente dell’Union, Dier Ziegler, alla vigilia “questo è un derby che vuol dire lotta di classe”, in realtà si è trasformato nella vittoria di chi aveva più classe. All’andata (vittoria dell’Union) c’erano stati incidenti fra i tifosi, un tempo legati da solida amicizia, stavolta, a porte chiuse, alla partita sono mancate le scintille nel primo tempo, non nel secondo, quando l’Hertha ha demolito l’Union. Clima fin troppo sportivo e gioco non proprio spettacolare in quei 45', quando tuttavia all’Olympistadion è stato ammirato un solo protagonista, il portiere dell’Union Rafal Gikiewicz, scuola polacca, autore di tre parate, due decisive su Lukebakio e Cunha, tutt’e due serviti dagli assist del vecchio Ibisevic, preferito all’ex milanista Piatek, in panchina fino al 3-0 per la sua squadra. Bruno Labbadia ha azzeccato la scelta: Ibisevic è stato decisivo nel secondo tempo con gol e assist.


    GLI SPUNTI DI CUNHA - L’Hertha ha gestito la manovra, l’Union si è disinteressato del pallone, così come aveva fatto nel turno precedente contro il Bayern Monaco. Al 45', la squadra di casa aveva il 62% di possesso palla, ma alla sua insistita iniziativa mancavano velocità e brillantezza. Non è un caso che, appena si è acceso Cunha, il più tecnico dell’Hertha, sono arrivate le occasioni da gol. Nel primo tempo, l’Union non ha mai concluso nello specchio della porta e si è avvicinato solo al 44' con una punizione alta di poco di Andrich.

    DUE GOL IN 69 SECONDI - L’Hertha ha accelerato a inizio ripresa e la difesa dell’Union è improvvisata crollata incassando due gol in 69 secondi. Il primo al 6', alla fine di un’azione molto bella iniziata da Darida (mai visto nel primo tempo), rifinita da un cross tagliato da sinistra da Plattenhardt e conclusa con un colpo di testa sul primo palo di Ibisevic in anticipo su Parensen. Un minuto dopo Skjelbred ha intercettato la palla che l’Union aveva rimesso dal dischetto del centrocampo, ha toccato per Ibisevic che ha mandato fuori tempo Hübner e lanciato Lukebakio. Stavolta il belga è stato favorito da un altro intervento sbagliato di Parensen, ha saltato Gikiewicz e messo la palla in rete. L’Union è franato e Cunha, dopo un’azione tutta sua, ha chiuso il conto col terzo gol segnato con una rasoiata di sinistro a pelo d’erba. In un quarto d’ora era tutto risolto. Fischer ha consumato i 5 cambi consentiti prima della mezz’ora, Labbadia ha impiegato più tempo e solo per la cronaca ricordiamo che Piatek è entrato al posto del capitano Ibisevic al 30', quando la partita era già finita. E se per caso qualcuno dalla parte dell’Union sperava in un miracoloso recupero ci ha pensato il difensore centrale Boyata a togliergli ogni speranza segnando il 4-0 con un gran gol di testa su angolo di Plattenhardt.

    Herta Berlino-Union Berlino 4-0

    HERTHA BERLINO (4-2-3-1): Jarstein 6; Pekarik  6 Bojata 7,5 Torunarigha 6,5 Plattenhardt 7; Grujic 6,5 Skjelbred 6,5 (35' st Samardžić sv); Lukebakio 6,5 (31' st Dilrosun sv) Darida 6 (35' st Maier sv) Cunha 7 (21' st Mittelstädt sv); Ibisevic 7,5 (31' st Piatek sv). A disposizione: Smarsch, Klünter, Dárdai, Ngankam. Allenatore: Labbadia 7

    UNION BERLINO (3-4-2-1): Gikiewicz 7; Friedrich 5 Hübner 5 Parensen 4,5; Trimmel 5,5 Prömel  5,5 Andrich 6 (27' st Kroos sv) Reichel 5,5 (18' st Rhyerson 5,5); Ingvartsen 5 (12' st Ujah 5,5) Bülter 5 (18' st Malli 5,5); Andersson 5 (27' st Polter 5,5). A disposizione: Nicolas, Subotić, Mees, Gentner. Allenatore: Fischer 5

    ARBITRO: Osmers 6,5

    MARCATORI: 6' st Ibisevic (H), 7' st Lukebakio (H), 15' st Cunha (H), 32' st Boyata (H)

    AMMONITI: 9' pt Parensen (U), 43' pt Lukebakio (H), 23' st Grujic (H) per gioco falloso
     


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