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  • L'Inter dura un quarto d'ora: manca fiducia, Spalletti è condannato

    L'Inter dura un quarto d'ora: manca fiducia, Spalletti è condannato

    • Mino Fuccillo
      Mino Fuccillo
    Ancelotti-Spalletti, quando i due si salutano a fine partita la scena è: il Gongolante e il Condannato. Ancelotti e il Napoli hanno tramortito Spalletti e l'Inter, la seconda in classifica ha letteralmente steso quella che ormai è una ex terza.

    Spalletti. Il Condannato. Dalla brutta, pessima partita di stasera dei nerazzuri. Dall'obbligo di vincere domenica contro l'Empoli, Empoli che va a San Siro per vincersi la sua Seria A. Condannati lui e l'Inter dall'essersi ridotti all'ultima partita senza la certezza della qualificazione Champions. Spalletti che Ilicic, in quel di Torino casa Juve, aveva condannato alla pena capitale, pena che Mandzukic ha ridotto concedendo una settimana d'aria.

    Handanovic-Zielinski. E' passato un quarto d'ora della partita e il portiere dell'Inter, il più forte giocatore che oggi l'Inter ha, non ce la fa neanche lui a fermare il pallone calciato da Zielinski. E' la chiave che apre la partita. Una chiave, Zielinski, che tante altre partite in futuro aprirà.

    La partita. In nomi è soprattutto qui: Gagliardini, Nainggolan e Brozovic non reggono il confronto, il fiato, la testa e l'organizzazione e la fantasia dei corrispettivi Fabian Ruiz, Zielinski e Allan. Questi tre del centro campo del Napoli riforniscono Mertens e Milik di tanto ben di dio che là davanti a un certo punto non ce la fanno più a sciuparlo. E quindi Mertens e Fabian Ruiz due volte. E fanno quattro gol del Napoli, quattro e potevano essere di più. Aggiungi dietro Koulibaly che tutto prende e salva perfino un gol di testa sulla linea, metti ancora due terzini che scendono, crossano e anche tagliano verso centro campo (Ghoulam e Malcuit) e hai una signora squadra signorilmente messa in campo.

    L'Inter. La squadra nerazzurra sta, come si dice, in partita un quarto d'ora. Poi è un Perisic che pasticcia coi passaggi, un Lautaro a salve, un Politano che brucia di viva luce per subito spegnersi e dietro che non tamponano ai lati e in mezzo che è tutto un vuoto. Icardi segna un rigore buono per le statistiche, si stava già sul quattro a zero. L'Inter che ora rischia l'osso del collo e cioè addirittura di essere scaraventata fuori dal quarto posto addirittura dal Milan.

    Insigne-Icardi. Insigne non serviva al Napoli per vincere, è stato, sorridente e scherzoso, in panchina per 75 minuti e poi è stato giorno di pace con il pubblico del Napoli. Icardi è entrato dal primo minuto del secondo tempo, non è servito all'Inter a cambiare neanche di un grado l'inclinazione della partita. Però è andato meno peggio di Lautaro. Difficile credere ciò sia stato di consolazione a lui e ai tifosi interisti. 

    Guai ai vinti, la storia romanzata narra che i romani una volta subirono questo canone (che i romani, a loro volta, agli sconfitti in battaglia si guardavano bene dall'applicare, lo riservano ai ribelli, non agli sconfitti). Guai ai vinti è comunque qui e oggi il canone e la misura della volontà popolare applicata al calcio.

    Un guai ai vinti che qualcuno si spinge ad applicare perfino ad Ancelotti. Vinto, un vinto chi arriva secondo? Figurasi che guai ai vinto grosso come una casa su Spalletti, ex terzo, pencolante quarto in classifica.

    Guai, diversi per entità e natura, comunque per entrambi. A Napoli (complice la guerriglia De Laurentiis-parte dei tifosi) il partito di maggioranza relativa è quello dei delusi. Sì, a Napoli anche se secondi si sentono vinti. E' tutto un...Ancelotti, sì, va bene, ma...Dopo stasera mugugno sospeso ma non estirpato.

    Spalletti che era terzo e l'Inter addirittura già forse lo voleva cambiare, prenderne un altro in panchina. Spalletti stasera con l'abito e il possibile futuro del vinto. Inter, qui la tifoseria ha masticato fiele pro e contro Icardi, pro e contro Spalletti. E qui il guaio non è la delusione, qui il guaio è che non ci si fida l'uno dell'altro. Di solito in questi casi ci si lascia,




    IL TABELLINO

    Napoli-Inter 4-1 (primo tempo 1-0)

    Marcatori: 16' pt Zielinski, 16' st Mertens, 26' st Fabian, 33' st Fabian, 36' st rig. Icardi

    Assist: 16' pt Fabian, 16' st Callejon, 26' st Malcuit, 33' st Mertens

    NAPOLI (4-4-2): Karnezis; Malcuit, Albiol, Koulibaly (39' st Luperto), Ghoulam; Callejon, Allan, Fabian Ruiz, Zielinski; Milik (31' st Milik), Mertens (35' st Younes). A disp.: Meret, Piai, Mario Rui, Verdi, Maksimovic, Hysaj, Insigne, Younes. All. Ancelotti

    INTER (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Skriniar, Miranda, Asamoah; Gagliardini (13' st Vecino), Brozovic; Politano (1' st Icardi), Nainggolan, Perisic (34' st Candreva); Lautaro. A disp.: Padelli, Keita, Ranocchia, Joao Mario, Borja Valero, Cedric Soares, Dalbert. All. Spalletti

    Arbitro: Doveri di Roma 1

    Ammoniti: 9' pt Koulibaly, 3' st Nainggolan, 4' st Allan, 46' st Ghoulam

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