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  • L'Inter è cotta, Lautaro non penserai mica alla Spagna?

    L'Inter è cotta, Lautaro non penserai mica alla Spagna?

    • Filippo Tramontana
      Filippo Tramontana
    L'Inter perde la tramontana. Perdonerete il gioco di parole ma alle volte gli incubi dopo una sconfitta fanno brutti scherzi. L’Inter esce a testa bassa dallo Stadium deserto e, a meno di incredibili ribaltoni, abbandona il sogno scudetto lasciando a Lazio e Juve la battaglia finale (se mai questo campionato riprenderà).
    Ovvio che gli zero punti pesano sulla testa di Conte e della squadra come macigni ma forse ancora più pesante è il modo in cui i nerazzurri si sono sciolti dopo il gol di Ramsey. 

    Facce sperdute, sguardi persi nel vuoto, confusione mentale e mancanza di carattere. Risultato: nessuna reazione e partita finita li. Dal gol dell’ex Arsenal l’Inter si è consegnata all’avversario, si è arresa e ha aspettato la rete che avrebbe chiuso i conti definitivamente. E’ strano, questa non è l’Inter di Conte, non è lo specchio del carattere e della voglia del suo allenatore. L’Inter si è persa, ha perso le staffe e ha perso la stella polare che la guidava: ha perso la Tramontana come si dice in gergo. Perché? Com’è possibile? La debacle contro la Juve non è un fulmine a ciel sereno. I nerazzurri sono usciti sconfitti anche da Roma nell’altro scontro diretto con la Lazio, hanno perso a San Siro contro il Napoli in coppa, hanno faticato contro Lecce, Atalanta e Cagliari e hanno recuperato il derby dopo un primo tempo trasparente. 

    Cosa succede all’Inter quindi? Difficile dare una risposta ma ci provo. Finchè il fisico ha retto e finchè Conte ha avuto a disposizione un giocatore chiave come Sensi la squadra ha girato a mille, ha viaggiato a giri di motore più alti rispetto alla reale capacità dello stesso.  Poi il motore ha fuso e la macchina non poteva più essere in grado di spingere così tanto. Tutti hanno tirato la carretta finchè hanno retto poi il buio o comunque la penombra. Tutto questo va al di là del confronto con la Juve che ad oggi continua ad essere improponibile. Puoi trasformare i giocatori, puoi lavorare sulla loro testa e sul loro fisico ma alla fine il talento e l’esperienza dei più forti viene fuori. In una competizione lunga come il campionato vince quasi sempre la squadra più forte. La Juve ha una rosa incredibile. I giocatori bianconeri hanno troppo talento ed esperienza rispetto a quelli dell’Inter. La rosa juventina è composta da persone capaci di mettere insieme 275 trofei in carriera, quella dell’Inter raggiunge solo quota 58 e quasi tutti sono di Godin, Sanchez e Asamoah. Che si può dire di più? 

    Alle volte viene fuori il Leicester della situazione o magari potrà concretizzarsi il miracolo Lazio ma sarebbe comunque un’eccezione. Quando ha cominciato a perdere le sue certezze la squadra di Conte si è affidata ai due davanti. Lukaku e Lautaro hanno dato tutto e hanno reso come meglio non si poteva. Ma nell’ultimo periodo sembra che qualcosa in Lautaro si sia spezzato. Colpa delle voci dalla Spagna? Può essere ma l’atteggiamento mostrato contro la Juve e in Europa League non è da lui: molle, svogliato, supponente nel prendere il pallone e dire a Brozovic di allontanarsi dalla “sua” punizione. Speriamo siano solo due casi isolati ma ad oggi l’argentino sembra lontano dalla “cattiveria” agonistica e dalla dedizione che fino ad ora lo avevano contraddistinto. Per ora rimandiamo i giudizi aspettando di vedere cosa succederà contro il Getafe e soprattutto cosa ne sarà del nostro campionato da qui in poi. Forza Inter sempre!

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