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  • L'Uruguay U20 non è solo Bentancur: ecco gli altri gioielli pronti per l'Italia

    L'Uruguay U20 non è solo Bentancur: ecco gli altri gioielli pronti per l'Italia

    • Stefano Benzi
    Il campionato sudamericano Sub 20 è una di quelle gemme che rischia di passare nel marasma del calcio di oggi che ha tante, troppe offerte e spesso finisce per dimenticarsi di ciò che davvero conta: il divertimento. Nato nel 1954 con la precisa intenzione di obbligare le federazioni sudamericane a prestare maggiore attenzione ai propri talenti, è completamente diverso per formula e anche per l’interesse che suscita rispetto ai nostri campionati giovanili europei. Due gironi di qualificazione all’italiana portano a un ulteriore girone a sei, sempre all’italiana, con gare di sola andata. Il tutto ospitato da un unico paese che paradossalmente se stecca nelle eliminatorie rischia di restare fuori dalle finali. Quest’anno è toccato all’Ecuador che è arrivato per la prima volta in finale e vicinissimo alla conquista del suo primo trofeo continentale. Vittoria invece per l’Uruguay (2-0) che fin dalle amichevoli precedenti al torneo è sembrato fortissimo, nettamente superiore anche a Brasile e Argentina, di cui parleremo in altra occasione.

    Sarà perché l’ingegnere e progettista della squadra uruguaiana era Oscar Tabarez che ha seguito personalmente i progressi dei ragazzi e messo in panchina il fedelissimo Fabiàn Coito; il risultato, indipendentemente dalla vittoria finale, l’ottava per l’albiceleste ma la prima da 35 anni a questa parte, è una squadra di qualità stratosfericaArdaiz (sua la doppietta in finale) e De La Costa sono due attaccanti già maturi per il salto di qualità, come Viña, centrale difensivo roccioso ed elegante, e Bentancur, splendido play con il passo del mediano e la testa di una mezzapunta. Come spesso accade i due giocatori più divertenti hanno lasciato il passo a compagni più pratici: Gustavo Pereiro, è una raffinatissima mezza punta con piedi davvero fatati e il passo del fuoriclasse. Ama far coppia con Rodrigo Amaral (19 anni). Ma alla fine delle due scelte tattiche Coito ha preferito quella meno rischiosa. Pereiro è stato acquistato in volata dal PSV poco prima del torneo a 7 milioni di euro. L’Arsenal si è fatto avanti ma si è sentito raddoppiare la cifra. Rodrigo Amaral potrebbe anche arrivare in Italia se qualcuno si muovesse per tempo: il suo procuratore è Daniel Fonseca. Servono non meno di due milioni di dollari ma è una scommessa davvero invitante. Su Joaquin Ardaiz si è scatenata un’asta davvero interessante: Bayern, Barcellona e Tottenham. Il ragazzo prima del torneo Concacaf era valutato 800mila dollari. L’impressione è che resterà al Danubio ancora poco: ha soltanto 18 anni… i suoi genitori sono spaventati dalla rissa di procuratori che si è scatenata sulla testa del loro ragazzo e hanno chiesto a Tabarez in persona di sorvegliare. Ha già esordito in prima squadra e segnato quattro gol. Ha fisico, testa, cattiveria e un colpo di testa da sogno.

    L’Uruguay che ritorna alla conquista del titolo juniores continentale dopo un quinto di secolo non è solo una bella squadra: piuttosto un concentrato di talenti di valore davvero strepitoso.

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